NASA: i dettagli della commissione di studio e la nomina di un direttore

UN DIRETTORE PER GLI STUDI UAP DELLA NASA

In un briefing tenutosi il 14 settembre 2023 per discutere il primo rapporto pubblico del suo Gruppo di Studio Indipendente  sugli UAP (UAPIST), i dirigenti della NASA hanno annunciato la nomina di Mark McInerney a direttore del programma di ricerca UAP.

McInerney dal 1996 ha ricoperto vari incarichi presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, l’Amministrazione nazionale per l’oceano e l’atmosfera e il Centro nazionale degli uragani. In precedenza ha svolto il ruolo di collegamento della NASA con il Dipartimento della Difesa per le attività di ricerca sugli UAP.

Nel ruolo di direttore avrà l’obiettivo di creare un database per la valutazione dei futuri casi UAP coordinando le comunicazioni, le risorse e le capacità di analisi dei dati della NASA e sfruttando anche l’esperienza nell’intelligenza artificiale, nell’apprendimento automatico e negli strumenti di osservazione.

Qui trovate il testo completo del comunicato stampa della NASA.

E’ interessante notare come il responsabile della commissione indipendente (UAPIST) per la NASA, Daniel Evans, in un primo tempo avesse segnalato che non avrebbero comunicato immediatamente il nome del direttore per non esporlo alle molestie e minacce che avevano avuto come oggetto alcuni degli esperti membri della commissione stessa.

«Alcune delle minacce e delle molestie sono state francamente oltre ogni limite nei confronti di alcuni dei nostri relatori», ha rimarcato Evans. «La scienza deve essere libera, la scienza deve sottoporsi a un processo reale, rigoroso e razionale e per poterlo fare è necessaria la libertà di pensiero».

Questo è uno degli aspetti che è stato più volte sottolineato nel corso dell’incontro pubblico svoltosi il 31 maggio scorso e trasmesso on line in diretta. L’altro tema più volte ripetuto è stato quello di ridurre o eliminare (“destigmatizzare”) il discredito che caratterizza lo studio degli UAP/UFO.

Che l’argomento sia da sempre accompagnato da un certo scetticismo, spesso condito da ironie e ridicolizzazioni, è un fatto che ben conosciamo da sempre. Certamente stupisce che, ancora oggi, quando gli UFO sono stati da tempo “sdoganati” presso l’opinione pubblica, ci sia ancora negli Stati Uniti un atteggiamento così fortemente contrario da sfociare in quelle che vengono ben più seriamente definite come “molestie” e “minacce”.

 

LA COMMISSIONE INDIPENDENTE

Per capire come si è arrivati a questo importante coinvolgimento della NASA nello studio degli UFO/UAP, occorre fare un passo indietro all’ottobre del 2022, quando è stata istituita una commissione indipendente con lo scopo di «esaminare gli UAP da una prospettiva scientifica, concentrandosi su come la NASA può utilizzare i dati e gli strumenti della scienza, per portare avanti la conoscenza sull’argomento».

Pochi giorni prima dell’ufficializzazione dell’organismo, che iniziò i suoi lavori il 24 ottobre 2022, il responsabile del progetto per la NASA, Daniel Evans, partecipò in videoconferenza al seminario “CAIPAN 2” organizzato a Tolosa dal suo omologo francese, il GEIPAN (Gruppo di studio e informazione sui fenomeni aerospaziali non identificati), che opera in seno al Centre National d’Etudes Spatiales. (Una sintesi in italiano del suo intervento è stata presentata nel corso del 37° Convegno nazionale di ufologia, organizzato dal CISU il  26 novembre 2022: è disponibile la registrazione video di quella presentazione)

In quell’occasione Evans presentò l’iniziativa con alcuni particolari significativi. Innanzitutto per la NASA si trattava di quella che lui stesso definì un’operazione «ad alto rischio e ad alto rendimento, con un prezzo modesto e con un rischio di fallimento accettabile», paragonandolo al drone Ingenuity utilizzato dal rover Perseverance nell’ambito della missione Mars 2020 della NASA: anche in quel caso veniva accettato il rischio che non desse i risultati sperati in cambio delle risorse limitate investite su di esso.

Evans spiegò poi che la NASA si sarebbe coordinata con tutte le componenti del governo degli Stati Uniti attraverso l’“All-domain Anomaly Resolution Office”(AARO), sottolineando però che i due gruppi avevano diversi obiettivi: la NASA si sarebbe concentrata sugli aspetti scientifici, l’AARO su quelli legati alla sicurezza nazionale.

Dopo aver elencato le otto domande alle quali la commissione ha poi risposto nel suo rapporto finale, Evans ha spiegato da quale tipo di esperti sarebbe stata composto il team. «I membri del gruppo di studio provengono in gran parte da università e da operatori privati con sede negli Stati Uniti. Il team è composto da esperti in: astrofisica, big data, intelligenza artificiale e machine learning, astrobiologia, osservazioni della Terra dallo spazio, sicurezza dello spazio aereo, fisica dei sensori, fisica atmosferica, astronautica».

Questo elenco aiuta a comprendere il ragionamento che ha portato alla scelta dei 16 esperti che per nove mesi si sono confrontati sull’argomento.

Mentre abbiamo già dato conto del rapporto finale dello UAPIST, vale la pena soffermarsi ancora sulla riunione pubblica del 31 maggio 2023 (non una conferenza, ma una vera e propria sessione di lavoro aperta) per valutare il percorso che ha condotto la NASA a decidere di essere coinvolta in uno studio ufficiale sugli UAP.

Come abbiamo già scritto, il Centro Italiano Studi Ufologici ha dedicato due serate in videoconferenza, per un totale di oltre 6 ore, durante i quali Fabrizio Massi ha presentato, sintetizzato e analizzato per i nostri soci il workshop del 31 maggio, con una terza serata di discussione tecnica e storica.

Per una versione più sintetica di quella riunione, ci affidiamo ora all’amico Baptiste Friscourt (redattore capo del sito UAP Check) che ha riepilogato gli interventi dei vari componenti e le risposte alle domande giunte in diretta dal pubblico, in un suo lungo e dettagliato articolo intitolato “La NASA scopre che gli UAP esistono”.

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I fatti salienti del 2022 in Europa

Il Center for UFO Studies è la storica organizzazione americana a lungo diretta dall’astronomo  J. Allen Hynek e  rappresenta il punto di riferimento per l’ufologia scientifica americana. Gli attuali componenti del CUFOS   si incontrano una o due volte all’anno per scambiarsi informazioni e documentazione.

 

L’ultima riunione si è tenuta sabato 20 maggio, con un collegamento da remoto che quest’anno per la prima volta è stato esteso ad alcuni ufologi europei che fanno parte del collettivo EuroUfo.net

Per l’occasione il Centro Italiano Studi Ufologici aveva  chiesto ai colleghi  europei di indicare quale fatto o evento saliente ritenessero quello principale dell’anno 2022 nel loro paese,  allo scopo di fornire ai colleghi americani una breve presentazione riassuntiva, la cui versione in italiano è visionabile sul canale YouTube del CISU.

La domanda era: “se vi venisse chiesto di dire quale evento UFO o ufologico (notizia, studio, pubblicazione, avvistamento, incontro) sia stato quello più importante o rilevante nel vostro paese nel 2022, quale scegliereste?”

Hanno risposto una decina di esponenti delle varie organizzazioni ufologiche europee.

Per il Belgio, il fatto saliente  è stato il conferimento del Premio “La sesta vite”, messo annualmente in palio dall’organizzazione STEPP per premiare chi meglio studia  in maniera scientifica i fenomeni misteriosi: il premio è stato conferito agli ufologi del Belgisch UFO-Meldpunt, che per la parte di lingua fiamminga di quel paese  raccoglie e analizza testimonianze di avvistamento, raccogliendole poi  un rapporto annuale.

 

 

 

Per  la Danimarca è stata la pubblicazione di un libro da parte del SUFOI (Skandinavisk UFO Information), intitolato “Gli X-files danesi” a firma di Ole Henningsen, che dal 2019 ha esaminato gli archivi ufologici dell’Aeronautica Militare di quel paese.

 

 

Il fatto ufologico più importante del 2022 in Francia  è stato indubbiamente il seminario CAIPAN-2, organizzato dal noto  Gruppo di studio sui fenomeni aerospaziali non identificati (GEIPAN) che opera all’interno del Centro nazionale di studi spaziali (CNES) per raccogliere le testimonianze di cittadini francesi,  le analizza  e pubblica i risultati. Si è trattato della seconda edizione di questo convegno a porte chiuse, riservato a un centinaio di scienziati, tecnici e  ufologi di orientamento scientifico, prevalentemente francesi  ma con la presenza e la partecipazione anche di ufologi e scienziati  europei e americani.

 

Per la Germania la scelta è invece caduta sul convegno organizzato per il cinquantesimo anniversario dalla costituzione del GEP (Società per la ricerca sui fenomeni UFO).

 

 

 

 

Il fatto più rilevante avvenuto in Italia nel 2022 a livello di pubblico e mass media è stata la pubblicazione del romanzo “Ufo 78”  firmato dal collettivo autoriale Wu Ming:  oltre 500 pagine che intorno agli UFO forniscono  un ritratto di quell’anno eccezionale sotto il profilo storico, sociale, antropologico, culturale e politico che fu il 1978, incorporando fatti,  personaggi ed eventi ufologici di quel periodo, con un successo commerciale amplificato da una serie di conferenze di presentazione in tutta Italia.

 

 

 

I colleghi del Norsk UFO Senter sono rimasti indecisi su quale indicare come fatto principale dell’anno scorso in Norvegia: se la mostra fotografica che a febbraio hanno organizzato e che ha avuto un enorme successo di pubblico in quel paese e un risalto mediatico senza precedenti o invece la presentazione di una tesi di secondo livello universitario che ha avuto per oggetto proprio  la storia dell’ufologia norvegese

 

 

Anche  per la Spagna è stato suggerito un libro, per la precisione la “Storia culturale degli UFO in Spagna” dal 1950 al 1990, a firma di Ignacio Cabria.

 

 

 

 

Parlando infine della Svezia, il fatto più clamoroso del  2022 è stata la realizzazione e la messa in onda su Netflix di un film a tema ufologico intitolato “UFO Sweden”, ovvero esattamente il nome dell’organizzazione ufologica nazionale svedese: non un documentario ma una storia per certi versi simile al film Incontri ravvicinati del terzo tipo dove però oltre a testimoni ed eventi ufologici fanno una parte di primo piano proprio gli ufologi dell’associazione svedese, con la loro sede e con le attività effettivamente svolte. Anche in questo caso si tratta della celebrazione di un cinquantennale di attività ufologica ininterrotta.

 

37° Convegno nazionale di ufologia del CISU «CAIPAN-2. Il presente e il futuro dell’ufologia» Sabato 26 novembre 2022

Come abbiamo già riportato, il 13 e 14 ottobre a Tolosa si è tenuta la seconda edizione del seminario CAIPAN (Collecte et Analyse des Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), organizzato dal GEIPAN, il gruppo di studi sugli UAP del Centre National d’Etudes Spatiales (CNES).

La prima edizione si era svolta, sempre a Tolosa, nel 2014 ed aveva rappresentato un’importante occasione di coinvolgimento tra l’ufologia pubblica francese e il mondo dei ricercatori privati. Visto l’interesse per le relazioni presentate avevamo dedicato al tema il nostro 29° convegno nazionale intitolato “Dopo il CAIPAN 2014. Resoconto,  discussione e prospettive per l’ufologia scientifica” e svoltosi a Bologna, il 22 novembre 2014.

I testi di alcune relazioni e la presentazione dell’evento sono stati poi pubblicati sul n. 41 della nostra rivista UFO – Rivista di informazione ufologica

Dopo otto anni il GEIPAN ha deciso di replicare l’iniziativa con un incontro che ha visto la partecipazione di un centinaio di studiosi, esperti e inquirenti strettamente selezionati, per confrontare e discutere  su due aree tematiche specifiche:

– indagini su casi,  ritenute interessanti per le modalità di  spiegazione (conoscenze multidisciplinari,  utilizzo di conoscenze specifiche o di specifici strumenti di analisi);

– metodologie, approcci scientifici e competenze coinvolte nell’analisi dei fenomeni; metodologie e strumenti utilizzati e da sviluppare per l’analisi e la classificazione degli UAP.

Anche in questo caso il seminario ha rappresentato forse ciò che di meglio si può fare al giorno d’oggi in ufologia, con relazioni di ambito scientifico e di ottimo livello.

Ci è sembrato quindi giusto, ancora una volta, focalizzare sul seminario francese  il nostro convegno annuale, giunto quest’anno alla 37° edizione, per condividere i contenuti degli interventi più interessanti e coinvolgere i partecipanti nelle discussioni che questi hanno prodotto.

Presentare il CAIPAN-2 significa anche ribadire cosa è oggi l’ufologia e cosa potrà esserlo domani. Mai come ora è ben chiaro che non esistono due, tre o mille ufologie, ma che da una parte c’è l’ufologia come studio serio, scientifico, paziente e caparbio del fenomeno UFO, e dall’altra solamente varie forme di “ufomania” che alla razionalità preferiscono il complottismo, la credenza e l’illusione.

Nel corso del nostro convegno, intitolato “CAIPAN-2: il presente e il futuro dell’ufologia” le relazioni più interessanti verranno illustrate dalla delegazione italiana che ha partecipato all’incontro: Giorgio Abraini, Giuseppe Santamaria, Paolo Toselli e Edoardo Russo (alla quale va aggiunto l’ufologo svizzero Bruno Mancusi, anche lui socio del CISU).

Fra i temi trattati:

– Come ottenere e identificare i dati utili dai testimoni di avvistamento

– La metodologia  del GEIPAN per la classificazione ed analisi della casistica

– Le possibilità di incrocio di dati strumentali diversi per le indagini sugli UAP

– L’attendibilità delle testimonianze (intervista cognitiva, eventi di osservazione di massa, analisi dei casi di rientro atmosferico)

– Strumenti di intelligenza artificiale per l’analisi dei database casistici

Non mancherà una sintesi del provocatorio intervento di Vicente-Juan Ballester Olmos che ha dato vita ad un vivace dibattito sul senso stesso del fare ufologia oggi.

Il Convegno si svolgerà sabato 26 novembre dalle ore  15 alle 19, con accesso da remoto in modalità virtuale attraverso la piattaforma Zoom Metting.

L’inconto è riservato a soci e collaboratori del Centro Italiano Studi Ufologici.

Chi desiderasse partecipare come spettatore può farne richiesta alla segreteria del CISU (cisu@ufo.it), compatibilmente con le disponibilità di connessione.

Un premio internazionale al CISU

Nel corso del seminario di studi CAIPAN-2, organizzato a Tolosa dal Centre National d’Etudes Spatiales, è stato annunciato un premio internazionale al Centro Italiano Studi Ufologici.

L’iniziativa è stata comunicata dall’ufologo canadese Yann Vadnais, direttore del   Groupe d’assistance et de recherche sur les phénomènes aérospatiaux non identifiés (GARPAN), a margine dell’annuncio circa il lancio promozionale di  una cripto-valuta denominata “UFO-Coin“, con una sovvenzione che la società finanziaria americana ha deciso di assegnare ad organizzazioni ufologiche particolarmente meritevoli nell’ambito della conservazione documentaria.

La sovvenzione è stata assegnata a quattro beneficiari: l’associazione francese SCEAU (Sauvegarde et Conservation des Etudes et Archives Ufologiques), l’organizzazione svedese AFU (Archives for the Unexplained), l’iniziativa francese ODH-TV (Ovni dans l’histoire Tv) e il Centro Italiano Studi Ufologici.

Un’altra sovvenzione è stata assegnata alla neonata Società internazionale di studi trans-disciplinari in ufologia (SIETO), per una borsa di studio destinata a una tesi universitaria sull’argomento UFO.

 

 

CAIPAN-2: presente e futuro dell’ufologia

Il 13 e 14 ottobre si è svolta a Tolosa la seconda edizione del seminario CAIPAN (Collecte et Analyse des Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), una conferenza internazionale organizzata dal GEIPAN (l’ente ufficiale francese di studio sugli UFO) dedicata alla presentazione di studi e proposte per l’analisi delle testimonianze di avvistamento.

La prima conferenza CAIPAN si era tenuta nel 2014 e a suo tempo ne abbiamo dato ampia documentazione sulle pagine della nostra rivista. Si era trattato di un evento importantissimo nel quale era stato presentato lo “stato dell’arte” dell’ufologia scientifica con un approccio all’argomento che era stata una boccata d’ossigeno per tutti quelli che intendono l’ufologia come uno studio serio e razionale.


Dopo otto anni, la seconda conferenza CAIPAN ha rinnovato questo messaggio mirando ancora di più a come affrontare in modo pratico e concreto lo studio della casistica e le metodologie per analizzare gli avvistamenti come singoli casi e i casi nel loro insieme.

All’incontro, a porte chiuse con selezione dei partecipanti, sono stati invitati diversi soci del CISU: Stavros Hatzopoulos e Matteo Leone (che non hanno potuto partecipare), Giorgio Abraini, Bruno Mancusi, Edoardo Russo, Giuseppe Santamaria e Paolo Toselli (che erano invece presenti).

Giuseppe Santamaria ha presentato nella sezione poster uno studio intitolato  “Il ritorno della discernibilità statistica tra UFO e IFO” che si è proposto di verificare, utilizzando strumenti statistici appropriati, se le segnalazioni di UAP come insieme possono essere stratificate in sottoinsiemi distinti, contenenti caratteristiche intrinsecamente diverse.

Edoardo Russo ha invece portato una relazione dal titolo “Gli avvistamenti di massa come strumento per valutare l’affidabilità dei testimoni oculari di UFO” nella quale sono stati utilizzati alcuni esempi sia di fenomeni naturali sia di oggetti o fenomeni creati dall’uomo che hanno generato i flap UFO con centinaia di testimonianze, con riferimento sia alle variabili quantitative (es. ora, durata, direzione) che qualitative (es. colori, forme).

Russo è stato inoltre chiamato dal GEIPAN  a partecipare al comitato organizzatore del seminario, in virtù della sua esperienza e dei contatti in campo internazionale, ed è stato uno dei quattro componenti la sessione di riepilogo della prima giornata (confrontando le tecniche di indagine del GEIPAN con quelle delle associazioni ufologiche internazionali).

In attesa, anche questa volta, di riportare maggiori informazioni sugli studi presentati nel corso del nostro prossimo convegno e sulla rivista UFO, riportiamo di seguito il comunicato ufficiale conclusivo del CAIPAN. Due sono però le considerazioni che già possiamo fare. La prima che – anche questa volta – il GEIPAN ha aperto le porte agli studiosi privati, riconoscendone nuovamente il ruolo e valorizzando la qualità del loro contributo. Si tratta della dimostrazione che, al di là dei riconoscimenti “formali” che alcuni da una vita inutilmente inseguono, l’ufologia privata ha saputo crescere ed è oggi in grado di portare validi contributi alla ricerca.

La seconda osservazione è che questo CAIPAN-2 ribadisce che l’ufologia non è affatto morta, come alcuni amano ripetere, ma ha ancora molto da dire e da studiare. Soprattutto ci ricorda che non esiste una divisione tra ufologia “seria” e non, ma esistono invece da una parte questa che “è” l’ufologia, da un’altra parte  altre cose che, pur cercando di spacciarsi come ufologia, rappresentano frange sconnesse che vanno dall’ufomania alla cialtroneria vera e propria.

Per capire cosa significa ufologia per l’oggi e anche per il domani ci affidiamo al GEIPAN che nel suo comunicato descrive così il suo approccio che è anche, da sempre, anche il nostro: “È scienza al servizio della società con la particolarità di essere in diretta interfaccia con il grande pubblico, per ascoltare i testimoni”.

 

IL COMUNICATO STAMPA DEL GEIPAN

CAIPAN II, colloquio internazionale dedicato ai PAN organizzato da GEIPAN a Tolosa

Giovedì 13 e venerdì 14 ottobre 2022 il Gruppo Studi e Informazione sui Fenomeni Unidentified Aerospace (GEIPAN), servizio tecnico CNES, ha organizzato la conferenza CAIPAN II a Tolosa, simposio internazionale dedicato a indagini, conoscenze e competenze sugli UAP.

Durante questi due giorni, più di 100 partecipanti tra scienziati, esperti tecnici, ricercatori e associazioni legate ai campi dell’ufologia  hanno presentato il loro lavoro. Gli argomenti trattati sono stati le indagini condotte sugli avvistamenti UAP e sui mezzi, le tecniche e le conoscenze utilizzate nell’analisi delle testimonianze.

La partecipazione è stata internazionale con rappresentanti 13 paesi. In particolare l’intervento di Daniel A. Evans, Vice Direttore R&D per i programmi scientifici della NASA e capo progetto del nuovo gruppo studio condotto dalla NASA sugli UAP, ha presentato la tabella di marcia dell’agenzia spaziale americana in materia di UAP. Un team indipendente e dedicato è stato istituito dalla NASA con  obiettivi «l’analisi degli UAP con un approccio scientifico e l’utilizzo da parte della NASA dei dati e strumenti scientifici per approfondire la conoscenza».

In occasione di questi due giorni di scambi e incontri di comunità dedicati alle competenze sui PAN, il GEIPAN ha esposto un fenomeno molto originale e poco conosciuto che riguarda diverse discipline tecniche. Se questo è già stato riscontrato da GEIPAN, ora viene spiegato, chiarito e reso popolare.

Questo tipo di fenomeno è nuovo per GEIPAN. Illustra molto bene l’approccio di GEIPAN e la diversità e complementarietà delle discipline. Astronomi, ingegneri ottici e medici hanno particolarmente richiesto. Alcune testimonianze di avvistamenti nel cielo possono ora essere spiegate dall’osservatore stesso.

Ricordiamo che il GEIPAN spiega razionalmente le strane osservazioni riportate dai testimoni.

La sua missione è raccogliere, analizzare, anonimizzare, archiviare e pubblicare le testimonianze di osservazione di PAN. È scienza al servizio della società con la particolarità di essere in diretta interfaccia con il grande pubblico, per ascoltare i testimoni. Per questa missione, il CNES fa affidamento sulle abilità e competenze interne ed esterne: volontari formati che indagano, esperti in discipline scientifiche e partner istituzionali molto Gendarmeria Nazionale, Aeronautica Militare, Aviazione Civile, Marina Militare, Meteo Francia, CNRS, ecc.).

Informare il testimone e il pubblico in generale è un punto molto importante. È un’opera in totale trasparenza che mostra l’integrità tecnica del GEIPAN e consente alla comunità scientifica e a tutti di analizzare e dare seguito a osservazioni e studi. Le relazioni sono pubblicate sul sito https://www.cnes-geipan.fr.

Il GEIPAN è supervisionato da un comitato direttivo presieduto da una personalità riconosciuta nel mondo aerospaziale e composto da rappresentanti delle autorità civili e militari del Paese (Gendarmeria Nazionale, Aviazione Civile, Meteo, Aeronautica, Ricerca Scientifica) e CNES. Questo comitato è responsabile analizzare i risultati del GEIPAN e formulare raccomandazioni al CNES sui suoi orientamenti.

Esce il libro di Passot, ex-direttore del GEIPAN

E’ finalmente uscito il libro in cui Xavier Passot racconta i cinque anni della sua direzione del GEIPAN (Groupe d’études et d’information sur les phénomènes aérospatiaux non identifiés), l’ufficio di raccolta ed analisi degli avvistamenti UFO istituito nel 1977 in Francia dal Centre National d’Etudes Spatiales, unico ente pubblico non militare al mondo ad occuparsene da oltre 40 anni.

Del GEIPAN abbiamo già avuto modo di scrivere più volte, e lo stesso Passot è stato ospite e relatore al nostro ultimo convegno nazionale, dove ci ha presentato proprio la sua esperienza in quella posizione di “ufologo ufficiale”.

Il libro si intitola “J’ai vu un OVNI: Perceptions et réalités” (“Ho visto un UFO: percezioni e realtà”, edizioni Cherche Midi, 142 pagine), con una prefazione firmata dal sociologo Pierre Lagrange.

Non è il primo libro scritto da un direttore del Gruppo di Studio dei Fenomeni Aerospaziali Non-identificati, in quanto già lo avevano preceduto Jean-Jacques Velasco (“Ovnis: La science avance”, 1993; “Ovnis: L’évidence”, 2004) e Jacques Patenet (nel libro collettivo “Phénomènes aérospatiaux non identifiés, un défi à la science”, 2007). In effetti ogni direttore del GEPAN (poi ribattezzato SEPRA, infine GEIPAN) ha dato la sua impronta a quell’ufficio, e di ciascuno è quindi interessante conoscere la percezione “dal di dentro”.

L’era-Passot (in questo proseguendo l’inziativa avviata nel 2006 dal suo predecessore Jacques Patenet) ha segnato la fase di massima apertura sia al pubblico (con la pubblicazione progressiva dell’intero archivio degli avvistamenti raccolti) sia agli ufologi privati (perlomeno a quelli di orientamento scientifico) culminata nel 2014 con il seminario CAIPAN (Collecte et l’Analyse des Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés)

Il libro si rivolge non agli specialisti ma ad un pubblico generico, è scritto in un linguaggio semplice, con intento più pedagogico che divulgativo, ed è diviso in tre parti.
La prima sezione (“I dossier del GEIPAN”) racconta una dozzina di casi significativi, fra quelli raccolti e indagati, riportando anche le conclusioni laddove è stato possibile raggiungerne una.
Nella seconda parte (“Complementi d’inchiesta”) l’autore entra nel merito della complessità dell’indagine ufologica, passando in rassegna (veloce ma completa) le componenti concettuali del problema: cosa si trova (e si vede) in cielo, il peso dei fattori culturali, il testimone al cuore dell’inchiesta, il concetto di prova e il peso dell’immagine fotografica, il ruolo dell’inquirente.
La terza sezione (“La sfida degli ufo”) passa in rapido esame le ipotesi interpretative più diffuse, l’interazione con gli strumenti della scienza, il rapporto con i mass media, gli aspetti legati alla difesa, il peso delle credenze.
Chiudono il libro un capitoletto di conclusioni, un’analisi critica del “rapporto COMETA” ed una bibliografia essenziale commentata.
Se lo scopo di Passot era quello di fare il punto sul suo quinquennio alla guida del GEIPAN e riportare la sua esperienza personale nel mondo dell’ufologia, pur nella brevità del testo il risultato è una sintesi efficace del problema UFO e del suo studio oggi.

In Francia un’altra tesi di dottorato sulla storia ufologica

Nuova tesi sugli UFO in Francia: il 21 febbraio è stata resa integralmente disponibile la dissertazione intitolata Le soucoupisme français: 1945-2012, con la quale l’8 dicembre scorso Thomas Margout ha ottenuto il dottorato in storia all’Università della Bretagna Occidentale.

A solo un anno da quella di Manuel Wiroth, è la seconda tesi universitaria sulla storia del movimento ufologico in Francia.

Margout non è sconosciuto nell’ambiente ufologico, dato che per la redazione della tesi aveva chiesto l’aiuto dei nostri colleghi del SCEAU e aveva anche partecipato al convegno CAIPAN nel luglio 2014, con un poster che illustrava il suo lavoro. Anche per questo è stata una sorpresa l’intervista da lui rilasciata al quotidiano Le Télégramme de Brest del 11 dicembre 2017, nella quale dichiarava fra l’altro: “La stragrande maggioranza degli ufologi sono persone perfettamente serie. Sono diventati così perché hanno osservato un fenomeno che non possono spiegare”, confondendo così ufologi e testimoni.

Dal testo ora disponibile si è potuto comprendere che la confusione tra ufologi, testimoni, contattisti e seguaci di una setta non è stato un errore ma una scelta. Infatti, Margout stesso spiega: “Nella maggior parte dei casi, questi investigatori erano anche testimoni, sono qui nel ruolo di raccolta per raccogliere testimonianze simili alle loro”.

Dunque un ufologo sarebbe semplicemente un testimone che interroga altri testimoni, seppure l’autore non citi nessuna statistica che dimostri la sua affermazione.

La tesi di Thomas Margout è divisa in due volumi, disponibili qui: con il vol. 1 e il vol. 2. Il primo contiene la tesi propriamente detta e il secondo contiene dati e statistiche in gran parte ricavate dalla rivista “Lumières dans la nuit”. Il primo volume si articola in quattro “generazioni”:
1. la nascita (1945-1977)
2. la nuova ufologia (1977-1993)
3. la generazione X-Files (1993-2000)
4. l’indipendenza (2000-2012).

Alcune scelte dei dati di partenza e delle interpretazioni dell’autore sono in effetti discutibili, e ne daremo quindi conto in una più articolata recensione.

[Nella foto in evidenza: Thomas Margout nel corso del suo intervento al CAIPAN 2014]

UFO – Rivista di Informazione ufologica: un altro numero online per voi!

UFO – Rivista di Informazione Ufologica è il principale periodico del Centro Italiano Studi Ufologici. Esce dal 1986 ed è arrivato al n. 43.

In maniera progressiva il CISU sta mettendo a disposizione di tutti, in formato pdf, i numeri arretrati di UFO.

Quelli più recenti sono però riservati ad iscritti alla nostra associazione e agli abbonati alla rivista. Sostenete la ricerca razionale sul fenomeno UFO in Italia aderendo al Centro Italiano Studi Ufologici! Potete farlo a questa pagina.

Questa volta potete scaricare il n. 41, uscito nel luglio 2016.

Vi segnaliamo soltanto il contenuto della prima parte, che presenta in dettaglio il quadro delineatosi nel corso del seminario CAIPAN, tenutosi a Parigi sotto l’egida del gruppo GEIPAN del Centro Nazionale Studi Spaziali francese e nel quale il CISU ha avuto larga parte.