Il rapporto della commissione francese 3AF Sigma2

Il 23 giugno 2021, la commissione Sigma2 della 3AF ha pubblicato un Rapport d’avancement 2021  di 377 pagine sugli UFO (1).  Ma cos’è questa commissione Sigma2 e cos’è la 3AF?

L’Associazione Aeronautica e Astronautica di Francia (Association Aéronautique et Astronautique de France o AAAF, poi 3AF) è stata creata nel 1972 per: “riunire le persone (…) interessate alle scienze e alle tecniche dell’aeronautica e dell’astronautica (…); promuovere i contatti tra i suoi membri (…); sviluppare un’importante fonte di informazioni specializzate (…); rappresentare tutti i suoi membri nei rapporti con altre società scientifiche e tecniche francesi o straniere e con le federazioni aerospaziali”. Si compone di 16 gruppi regionali, 3 comitati e 22 commissioni tecniche (aviazione commerciale, droni, elicotteri, storia, ecc.).

Una di queste commissioni, la Sigma2 , riguarda gli UFO. È stata creata nel 2008, prima con il nome “PAN” (Phénomènes Aérospatiaux Non identifiés), poi “Sigma”. Nell’aprile 2013, è diventata “Sigma2” in seguito al riorientamento del suo mandato verso l’analisi scientifica e tecnica dei casi di tipo D (inspiegabili secondo la terminologia GEIPAN). Il suo presidente è Luc Dini, ingegnere in costruzioni aeronautiche, specializzato in radar, microonde, missili e spazio, attualmente direttore dell’Integrated Air and Missile Defense (IAMD) alla Thales. I 21 membri di Sigma2 (tra i quali solo due donne) sono principalmente militari o provengono dall’industria della difesa. Tra gli altri: Raymond Piccoli, direttore del Laboratorio di ricerca sui fulmini e François Louange, specialista in analisi delle immagini.

Contenuto del rapporto

Dopo l’elenco dei membri della commissione e un’introduzione sugli UFO, il rapporto elenca i contatti realizzati in Francia (GEIPAN, l’esercito e IMCCE) e all’estero (CEFAA in Cile, NARCAP e SCU negli Stati Uniti,  CEFAE in Argentina). Poi arriva la parte più interessante: l’analisi delle osservazioni selezionate. I casi a cui la commissione è interessata sono quelli in cui sono stati misurati valori o raccolte prove: casi con foto o video, radar-visuali, effetti elettromagnetici, atterraggi con tracce (eccetto quelli con umanoidi).

A differenza del GEIPAN, Sigma2 non si limita alla Francia e i casi che ha trovato più interessanti sono all’estero: Lakenheath-Bentwaters 1956, Nimitz 2004, Aguadilla 2013, RB-47 1957, Canada (caso con EM) 2013, Cougar 2014. Vengono inoltre spiegati due casi famosi: le foto del lago Chauvet nel 1952 (un piattello) (2) e il video a infrarossi e visibile preso da un elicottero Cougar della marina cilena nel 2014 (un Airbus A340).
Per quanto riguarda i video della marina americana recentemente pubblicati, dopo aver giustamente notato “uno strano silenzio da parte dell’US Air Force” (p. 85), la commissione rimane cauta (p. 89): “Ci sono rivelazioni contraddittorie, affermazioni in interviste, ma nessun dato oggettivo utilizzabile… anche i video non possono provare nulla. Tuttavia, nessun rapporto è stato diffuso dalla TTSA o da chiunque altro (…), che ci permetterebbe di analizzare i video IR (2D) con informazioni contestuali, in particolare radar… Non siamo in grado di dare un parere a causa della mancanza di dati, anche se, naturalmente, ciò che viene riportato è difficile da spiegare (non si tratta solo di osservazioni a infrarossi, ma anche di osservazioni radar e visive).”

La commissione conclude (pp. 28 e 309): “Alla domanda: esistono gli UAP? Lasciamo al lettore il giudizio, ma la risposta è sì, in forme multiple e anche mutevoli durante le osservazioni.”

 

Commento

Con il “rapporto COMETA”, avevamo imparato a diffidare degli ex militari francesi. In effetti, il COMETA aveva preso sul serio le rivelazioni del colonnello Philip Corso, sostenendo che certi progressi tecnici americani erano dovuti a ciò che gli scienziati avevano imparato dall’UFO precipitato a Roswell. Il rapporto Sigma2 è su un altro livello: osservazioni analizzate con competenza e nessuna dichiarazione stravagante.

E per il futuro? Sigma2 propone l’organizzazione di un congresso internazionale che “permetterebbe uno scambio di punti di vista tra scienziati, in numero limitato, sui casi seri registrati e studiati con dati fisici, così come sulla loro interpretazione o sulle tecniche di osservazione. (…) 3AF e SIGMA2 potrebbero contribuire ad un tale workshop nello spirito del seminario sulle prove UFO di Pocantico organizzato da Peter Sturrock nel 1998.
Perché no? Ma gli ufologi con un po’ di esperienza ribatteranno che questo è già avvenuto alcune volte in passato senza risultati brillanti. Affinché una tale iniziativa sia efficace, il seminario dovrebbe essere tenuto regolarmente e le discussioni e i risultati pubblicati.

Note

(1) Il rapporto era inizialmente disponibile gratuitamente, ma da luglio o agosto 2021 costa € 22 per i non soci della 3AF.

 

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Foto in alto: il presidente della commissione Sigma2, Luc Dini
Al centro: il rapporto 2021 della commissione
Foto in basso: i membri della commissione Sigma2

40 anni di CNEGU

Nell’ultimo weekend di  maggio, il Comité Nord-Est des Groupes Ufologiques (CNEGU) ha festeggiato i suoi quarant’anni con  la 120° riunione quadrimestrale, tenutasi  a Chaux-la-Lotière (vicino a Besançon).

Il CNEGU venne infatti creato nell’ottobre 1978 a Nancy, come federazione delle associazioni ufologiche del nord-est della Francia e del Lussemburgo. I gruppi fondatori furono il GPUN (Groupe Privé Ufologique Nancéien),  il CVLDLN (Cercle Vosgien Lumières dans la Nuit), il Groupe 5255 (52 = Haute-Marne, 55 = Meuse), la CLEU (Commission Luxembourgeoise d’Etudes Ufologiques), ai quali negli anni si aggiunsero poi altre associazioni attive nei dipartimenti del quadrante nordorientale dell’Hexagone.

Poco per volta, nel corso degli anni  questi gruppi sono ormai tutti sciolti e non più in attività, ma il Comité Nord-Est des Groupes Ufologiques continua ad esistere (senza una vera e propria struttura formale) nelle persone di singoli studiosi sopravvissuti allo scioglimento dei rispettivi gruppi.

Tra le principali realizzazioni del CNEGU, a parte le numerose indagini, le ricerche d’archivio, i cataloghi e le varie pubblicazioni monografiche, vanno ricordati in particolare la rivista annuale Les Mystères de l’Est (pubblicata tra il 1996  e il 2012) e l’iniziativa denominata VECA (Voyage d’Etude des Cercles Anglais).

Membri del Comitato hanno preso parte a quasi tutte le iniziative più importanti dell’ufologia francese in questi 40 anni, dai coordinamenti europei (CECRU, EuroUfo) alla costituzione del SCEAU (l’associazione per la Salvaguardia e Conservazione degli Studi e Archivi Ufologici), dalla rete di inquirenti di primo intervento per conto del GEIPAN alla partecipazione al seminario di studi CAIPAN, continuando a condurre un attività caratterizzata da serietà e concretezza, non lasciando disperdere un bagaglio di competenze ed esperienza maturato in quattro decenni, sulla base dell’impegno e del lavoro di decine di persone.

 

Nella foto in alto: la 3° riunione del CNEGU, tenutasi in Lussemburgo nel maggio 1979.

Nella foto in basso: i principali attivisti che hanno partecipato al quarantennale del CNEGU (da sinistra: Raoul Robé, Michel Piccin, Gilles Durand, Thierry Rocher, Gilles Munsch, Jean-Claude Leroy, Eric Maillot).

Geneviève Béduneau (1947-2018)

La studiosa francese Geneviève Béduneau è morta il 5 aprile per un attacco di cuore nella metropolitana parigina, pochi giorni dopo aver compiuto 71 anni.

Dottoressa in teologia ortodossa, insegnante di storia delle religioni, studiosa di esoterismo e società segrete, di storia e di stati alterati di coscienza, si era avvicinata all’ufologia all’inizio degli anni ’80, partecipando alle attività delle associazioni Crashes Réalités e CIGU (Comité Île-de-France des Groupements Ufologiques), scrivendo sulle riviste Annuaire du CIGU, Ovni-Présence e Lumières dans la nuit, partecipando a convegni e riunioni sotto lo pseudonimo di Anne Véve.

Negli anni successivi era poi uscita allo scoperto con il suo vero nome, pubblicando articoli su riviste come La Gazette fortéenne e UFOmania,  e partecipando a incontri e mailing list, con interventi che univano la sua grande erudizione ad un approccio non convenzionale del problema.

Autrice o co-autrice di vari  libri, aveva tra l’altro firmato la postfazione alla raccolta di lettere di Aimé Michel “L’apocalypse molle” (2008),  era direttrice della rivista Historia occultae e teneva il blog  Réflexions sur les temps qui courent peut-être.

In Francia un’altra tesi di dottorato sulla storia ufologica

Nuova tesi sugli UFO in Francia: il 21 febbraio è stata resa integralmente disponibile la dissertazione intitolata Le soucoupisme français: 1945-2012, con la quale l’8 dicembre scorso Thomas Margout ha ottenuto il dottorato in storia all’Università della Bretagna Occidentale.

A solo un anno da quella di Manuel Wiroth, è la seconda tesi universitaria sulla storia del movimento ufologico in Francia.

Margout non è sconosciuto nell’ambiente ufologico, dato che per la redazione della tesi aveva chiesto l’aiuto dei nostri colleghi del SCEAU e aveva anche partecipato al convegno CAIPAN nel luglio 2014, con un poster che illustrava il suo lavoro. Anche per questo è stata una sorpresa l’intervista da lui rilasciata al quotidiano Le Télégramme de Brest del 11 dicembre 2017, nella quale dichiarava fra l’altro: “La stragrande maggioranza degli ufologi sono persone perfettamente serie. Sono diventati così perché hanno osservato un fenomeno che non possono spiegare”, confondendo così ufologi e testimoni.

Dal testo ora disponibile si è potuto comprendere che la confusione tra ufologi, testimoni, contattisti e seguaci di una setta non è stato un errore ma una scelta. Infatti, Margout stesso spiega: “Nella maggior parte dei casi, questi investigatori erano anche testimoni, sono qui nel ruolo di raccolta per raccogliere testimonianze simili alle loro”.

Dunque un ufologo sarebbe semplicemente un testimone che interroga altri testimoni, seppure l’autore non citi nessuna statistica che dimostri la sua affermazione.

La tesi di Thomas Margout è divisa in due volumi, disponibili qui: con il vol. 1 e il vol. 2. Il primo contiene la tesi propriamente detta e il secondo contiene dati e statistiche in gran parte ricavate dalla rivista “Lumières dans la nuit”. Il primo volume si articola in quattro “generazioni”:
1. la nascita (1945-1977)
2. la nuova ufologia (1977-1993)
3. la generazione X-Files (1993-2000)
4. l’indipendenza (2000-2012).

Alcune scelte dei dati di partenza e delle interpretazioni dell’autore sono in effetti discutibili, e ne daremo quindi conto in una più articolata recensione.

[Nella foto in evidenza: Thomas Margout nel corso del suo intervento al CAIPAN 2014]