Rivista “UFO”: uscito il nuovo numero

Dopo una lunga attesa, è finalmente uscito il n. 46 di UFO – Rivista di informazione ufologica a cura del Centro Italiano Studi Ufologici.

Il piatto forte di questo fascicolo è costituito da due lunghi articoli, firmati rispettivamente da Paolo Fiorino e da Gian Paolo Grassino.

Il primo ripropone ed amplia alcune riflessioni sul problema degli incontri ravvicinati del terzo tipo, presentate nel corso del 35° convegno nazionale di ufologia, e riassunte in un titolo provocatorio (“Perché gli extraterrestri ci vengono a trovare?”) con uno svolgimento ed un finale spiazzanti.

Il secondo ripercorre analiticamente il percorso legislativo ed amministrativo che tra il 2020 e il 2021 ha portato negli Stati Uniti alla rinascita di una commissione militare di studio sugli UFO (ribattezzati UAP nell’ennesimo tentativo di trovare un’espressione semanticamente neutra), oltre mezzo secolo dopo la chiusura del mitico Project Blue Book.

Per l’ampia parte dedicata alla casistica italiana, si spazia da una curiosa serie di IR3 nelle campagne piemontesi ad una coppia di avvistamenti viterbesi relativi a un anello luminoso in cielo (a distanza di un anno l’uno dall’altro), dalla spettacolare osservazione di un oggetto semitrasparente in Sicilia al riesame di un atterraggio avvenuto a Tarquinia e già oggetto di una nostra indagine, con testi e interventi di Andrea Bovo, Emanuela De Vincenzo, Angelo Ferlicca, Paolo Fiorino,  Salvatore Foresta, Matteo Leone e Gilberto Paganin.

Sul versante internazionale, Bruno Mancusi riassume le conclusioni del monumentale rapporto che la commissione ufologica dell’associazione aerotecnica francese 3AF (Sigma2) ha redatto dopo sei anni di studi, Marco Orlandi presenta un nuovo libro dedicato interamente agli avvistamenti di foo-fighters sui cieli europei nella seconda guerra mondiale, mentre un trio di recensori esamina il ritorno in libreria di Jacques Vallée con la traduzione del suo  classico Passaporto per Magonia e con il recente, controverso volume sul caso di un oggetto precipitato nel New Mexico “prima di Roswell”.

La rivista, inviata gratuitamente a soci e collaboratori del CISU, è disponibile in abbonamento o può essere acquistata direttamente dalla libreria ufologica on line Upiar Store.

2021: tante parole, pochi UFO

di Stefano Innocenti e Gian Paolo Grassino

 

Il 2021, è stato un anno dal punto di vista ufologico decisamente contraddittorio. Da una parte gli UFO sono tornati ad occupare le pagine dei giornali con gli articoli sui nuovi studi “ufficiali” promossi dal Pentagono, dall’altra tutto questo clamore non si è tradotto in un aumento degli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati, che sono rimasti in numeri paragonabili a quelli degli ultimi anni.

Da un primissimo elenco delle sole segnalazioni giunte direttamente sul sito del CISU, Andrea Bovo ha conteggiato 78 avvistamenti con la curiosa caratteristica di un sensibile calo ad agosto, che di solito è invece un mese “ricco”, nonostante la ripartenza e le prime vacanze dopo il lockdown.

E’ un po’ prematuro fare ragionamenti generali, ma probabilmente anche questo secondo anno di Covid-19 ha fatto sì che si uscisse poco di casa e conseguentemente ci fossero meno occasioni per guardare il cielo.

Le caratteristiche delle osservazioni sono state quelle ormai costanti negli ultimi tempi: luci misteriose che di volta in volta si rivelavano essere satelliti artificiali, bolidi o razzi di segnalazione, quando li si è visti ad occhio nudo, oppure riflessi nelle lenti delle fotocamere dei cellulari o quando sono apparsi a sorpresa nelle fotografie.

L’anno era iniziato infatti con una nuova ondata di avvistamenti dei satelliti Starlink di Elon Musk, a formare lunghi “trenini” di luci che riempivano di stupore chi, ancora, non era a conoscenza della loro esistenza.

L’unico fatto originale dell’anno è stato forse il ritorno degli “UFO triangolari” che per un po’ si sono visti in tutti i cieli italiani, come nel caso delle luci a triangolo osservate nella zona del poligono di Monteromano con il conseguente tam tam su Youtube che, come gli altri social media, è stato uno dei canali preferenziali di diffusione delle notizie, ma più spesso delle “emozioni”, di avvistamenti ufologici.

https://www.ilfaroonline.it/2021/10/16/un-ufo-triangolare-avvistato-a-trastevere-lanalisi-del-caso/442127/

 

Intanto negli USA…

Come si diceva, nell’anno appena concluso gli UFO sono ritornati improvvisamente di moda grazie all’interesse mostrato dal Pentagono in seguito agli avvistamenti che negli ultimi anni hanno avuto come protagonisti i piloti di aerei militari statunitensi, spesso durante missioni di addestramento.

Dopo annunci ed attesa, il 25 giugno è stato reso noto il rapporto preliminare sugli UAP (Unidentified Aerial Phenomena) che i militari hanno presentato al Senato degli Stati Uniti.

Al di là della genericità delle affermazioni e dei dati riportati, l’affermazione di aver registrato più di cento casi ritenuti non spiegabili in termini convenzionali è stata generalmente letta come la definitiva certificazione della realtà del fenomeno UFO e – secondo alcuni un po’ più fantasiosi – della sua natura non terrestre.

Come però molti ufologi un po’ meno ingenui avevano pronosticato, finora la montagna ha partorito il topolino: il 23 novembre è stata infatti annunciata l’istituzione di un “gruppo di coordinamento per l’identificazione e la gestione degli oggetti aerei” (AOIMSG) con lo scopo di analizzare ed identificare gli oggetti volanti rilevati nelle zone aeree dedicate alle esercitazioni militari e più in generale di prevenire i rischi per la sicurezza del volo e per quella nazionale.

In poche parole il tutto sembra ricondotto a problematiche molto “terrestri”, a capire cosa ci può essere dietro ad intrusioni negli spazi aerei di interesse militare.

A differenza di quanto molti auspicavano – e speravano – siamo quindi molto distanti dal famoso Project Blue Book che dal 1951 al 1969 raccolse ed indagò migliaia di casi di avvistamenti UFO da parte di militari e soprattutto di privati cittadini. Casomai questa commissione fa tornare alla memoria i primi uffici di studio degli UFO, a cavallo tra gli Anni 4O e l’inizio dei 50, che si avvicinavano al fenomeno con la sola preoccupazione di trovarsi di fronte a qualche arma segreta straniera.

https://www.defense.gov/News/Releases/Release/Article/2853121/dod-announces-the-establishment-of-the-airborne-object-identification-and-manag/

Inoltre, trattandosi di una commissione che opererà nell’ambito dell’intelligence militare, si tratterà di un lavoro coperto da regole di segretezza molto restrittive e al pubblico finiranno per arrivare poche informazioni, lasciando purtroppo lo spazio per voci e illazioni come quelle che ancora circondano il fantomatico Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP) sul quale un personaggio come Luis Elizondo ha costruito tutte le sue attività para-ufologiche.

E i militari italiani?

Volendo guadare a cosa succede nel nostro Paese nell’ambito degli interessi delle Forze Armate, a fine anno è stato reso pubblico il consueto report del Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, che quest’anno ha raccolto 9 segnalazioni di privati cittadini, due delle quali facilmente attribuite ai satelliti Starlink. Sia da questa, sia dalle altri fonti a disposizione non emerge quindi nessuna similitudine con le osservazioni durante le esercitazioni navali USA, che finiscono per sembrare come un’anomalia nel pur articolato mondo ufologico.

http://www.aeronautica.difesa.it/organizzazione/loStatoMaggiore/organigramma/RGS/Oggetti%20Volanti%20Non%20Identificati/Documents/OVNI_202108.pdf

 

Il tempo dei complotti

In mancanza di fatti salienti è rimasto quindi spazio per le parole, spesso diventate chiacchiere sui social, non di rado a sfondo complottistico.

Anche nel 2021 si è infatti parlato molto di complotti, dai no-vax che insistono a negare l’epidemia e purtroppo ne muoiono, ai terrapiattisti che per loro fortuna rischiano solo la derisione, seppure pesante, fino ad arrivare a coloro che insistono col dire che la Terra è in mano ad extraterrestri “rettiliani” che insieme ai poteri forti ci comandano a bacchetta e leggono i nostri pensieri. Senza dimenticare quelli che – ancora oggi – vedono costruzioni su Marte e sulla Luna ma al tempo stesso negano che l’uomo ci sia mai stato.

Proprio su questo argomento, di stringente attualità, Paolo Toselli, nella sua attività di studioso ed esperto di leggende contemporanee, ha pubblicato il volume Complottismi (Editrice Bibliografca) che si occupa dei meccanismi che, partendo dalla sfiducia nella scienza e nelle istituzioni, portano a immaginare gruppi occulti di potere, in combutta con forze demoniache o razze aliene. Nel libro non mancano infatti i riferimenti ai complotti di ambito extraterrestre che hanno accompagnato la storia dell’ufologia fino dai suoi albori.

https://www.letture.org/complottismi-paolo-toselli

 

Per il CISU un altro anno di lavoro

Come già per il 2020, anche lo scorso anno il lockdown ha portato  la nostra comunità ad avere più tempo da dedicare all’ufologia e così, registriamo – piccolo fatto positivo in un altro anno negativo – un incremento delle attività di raccolta, catalogazione della casistica ed avanzamento dei vari progetti di ricerca del CISU.

Nel corso del 2021 sono state molte le occasioni di incontro virtuale fra gli studiosi e i collaboratori del Centro Italiano Studi Ufologici:   oltre all’assemblea degli iscritti si sono tenute altre dieci riunioni periodiche di aggiornamento e due incontri dedicati all’approfondimento di argomenti specifici (l’indagine su un complesso caso di abduction, un incontro di formazione su “Indagine, raccolta, archiviazione, catalogazione, analisi dei casi di avvistamento”).

Infine è stato tenuto in modalità virtuale “da remoto” anche il nostro 36° convegno annuale che è stato dedicato – volutamente in controtendenza – agli avvistamenti tratti dai nostri archivi, al trovare e riscoprire quei casi che dovrebbero essere sempre il nostro principale focus di interesse.

Un modo, anche questo, per rispondere al clima di “follia” collettiva di questo periodo: noi, che nella scienza crediamo, cerchiamo una spiegazione razionale che possa farci comprendere quali siano i meccanismi che portano a mal interpretare fenomeni sociali o naturali, nella speranza che tutto questo serva sempre più a studiare nel migliore dei modi l’affascinante fenomeno degli Oggetti Volanti Non Identificati.

 

Nuovo statuto e nuovo direttivo del CISU

L’assemblea degli iscritti al Centro Italiano Studi Ufologici ha eletto un nuovo consiglio direttivo il 3 dicembre 2021.

Nel corso dell’annuale assemblea di soci e collaboratori per l’approvazione del bilancio, è stato approvato un nuovo testo dello statuto e del regolamento, per adattare la struttura del CISU  alla nuova normativa sulle associazioni.

Nella stessa occasione, come avviene con cadenza biennale, è stato eletto il consiglio direttivo per il periodo 2021-2023, nelle persone dei soci Andrea Bovo, Arcangelo Cassano, Paolo Fiorino, Gian Paolo Grassino, Edoardo Russo. Presidente è stato confermato Gian Paolo Grassino.

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Nella foto in evidenza: un momento dell’assemblea.

Nelle foto piccole: Andrea Bovo, Arcangelo Cassano, Paolo Fiorino, Gian Paolo Grassino, Edoardo Russo

IN AUMENTO NEL 2020 GLI AVVISTAMENTI UFO IN ITALIA

L’anno appena concluso ha registrato un leggero incremento delle segnalazioni di avvistamenti ufologici inviate direttamente dai testimoni al Centro Italiano Studi Ufologici. взять займ без процентов на месяц

A comunicarlo è Andrea Bovo che ha catalogato i questionari di raccolta delle testimonianze, compilabili direttamente sui siti web del CISU.

Nel 2020 sono state raccolte 158 segnalazioni, all’incirca il 13% in più rispetto ai due anni precedenti che avevano registrato 139 (2019) e 137 casi (2018).

Come da prassi consolidata, la maggior parte dei casi (75%) si riferisce a osservazioni di luci notturne. Sono solamente il 6% le osservazioni di “oggetti diurni” e poche unità i casi di incontri ravvicinati, anche questa una tendenza costante negli ultimi anni, in cui scarseggiano le osservazioni di fenomeni anomali da distanza ravvicinata o con effetti fisici sull’ambiente.

Altra costante ormai stabile è il gran numero di avvistamenti accompagnati da riprese fotografiche o filmate, soprattutto tramite l’uso di telefoni cellulari, che rappresentano oltre un quarto (28%) delle segnalazioni ricevute.

E’ bene ricordare che la stragrande maggioranza delle segnalazioni ufologiche trovano una spiegazione in termini convenzionali in seguito al lavoro di indagine e approfondimento dei casi. Si tratta di osservazioni di corpi astronomici, rientri meteorici, aeromobili o altri oggetti (lanterne cinesi, droni ecc.) che non vengono riconosciuti dai testimoni per le condizioni di osservazione o per la mancanza di riscontri, quali ad esempio la consultazione di mappe celesti o delle tabelle relative ai transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e di satelliti artificiali.

Nel 2020 sono diminuiti i casi riconducibili alle cosiddette “lanterne cinesi” (1%) ma sono stati ben il 25% gli avvistamenti causati dai treni di satelliti Starlink, in particolare nei mesi di marzo, aprile e maggio.

UFO in Italia 2018: stabile il numero di segnalazioni al CISU

Andrea Bovo, responsabile del sito web UfoTuscia, ha fornito il primo dato quantitativo circa le segnalazioni di avvistamento UFO raccolte nel 2018 dal Centro Italiano Studi Ufologici mediante compilazione diretta del questionario online da parte di testimoni: sono state 137 contro le 139 dell’anno precedente. карта рассрочки с 18 лет

Il dato è del tutto provvisorio in quanto non tiene conto degli altri canali di raccolta della casistica e si riferisce non tanto agli avvistamenti avvenuti nell’anno quanto a quelli segnalati nello stesso periodo (compresi quelli  relativi ad anni precedenti).

Nelle prossime settimane seguiranno i consueti aggiornamenti per fare il punto sull’annata ufologica 2018, in Italia e nel mondo.