UFO – Rivista di Informazione ufologica: un altro numero online per voi!

UFO – Rivista di Informazione Ufologica è il principale periodico del Centro Italiano Studi Ufologici. Esce dal 1986 ed è arrivato al n. 43.

In maniera progressiva il CISU sta mettendo a disposizione di tutti, in formato pdf, i numeri arretrati di UFO.

Quelli più recenti sono però riservati ad iscritti alla nostra associazione e agli abbonati alla rivista. Sostenete la ricerca razionale sul fenomeno UFO in Italia aderendo al Centro Italiano Studi Ufologici! Potete farlo a questa pagina.

Questa volta potete scaricare il n. 41, uscito nel luglio 2016.

Vi segnaliamo soltanto il contenuto della prima parte, che presenta in dettaglio il quadro delineatosi nel corso del seminario CAIPAN, tenutosi a Parigi sotto l’egida del gruppo GEIPAN del Centro Nazionale Studi Spaziali francese e nel quale il CISU ha avuto larga parte.

 

++SABATO 7 OTTOBRE: 32° CONVEGNO NAZIONALE DI UFOLOGIA A TORINO!++

Il Centro Italiano Studi Ufologici, in occasione del 70° anniversario della “nascita” del fenomeno UFO, dedicherà alla ricorrenza il suo 32° Convegno Nazionale di Ufologia che si terrà a Torino, sabato 7 ottobre 2017, con inizio alle ore 10 presso Palazzo Capris, in Via Santa Maria 1, nel centro cittadino.

Fin dal 1986, il CISU organizza annualmente la principale occasione di incontro fra gli studiosi del settore che nel nostro paese si riconoscono nell’orientamento scientifico.
Sarà Xavier Passot l’ospite d’onore del convegno. Ingegnere informatico e appassionato di astronomia, Passot è stato per cinque anni (sino al 2016) direttore del GEIPAN, il gruppo di studio e informazione sui fenomeni aerospaziali non identificati, che dal 1977 opera all’interno dell’agenzia spaziale francese (il CNES) per raccogliere ed analizzare le segnalazioni UFO in Francia.

Sotto la sua direzione, il GEIPAN ha accelerato la pubblicazione su internet dei propri archivi, rivitalizzato le attività di indagine e aperto ad un’inedita collaborazione con gli ufologi privati, per mettere insieme competenze ed esperienze di scienziati e appassionati sulle tecniche di raccolta e analisi dei dati.

Marco Ciardi sarà il secondo relatore di prestigio. Professore di Storia della scienza all’Università di Bologna, Ciardi si interessa allo studio dei rapporti tra scienza, filosofia e letteratura, pseudoscienza e magia, ed è fra l’altro reduce dal notevole successo ottenuto dal suo ultimo libro Il mistero degli antichi astronauti (Carocci Editore), dedicato a quella che anni fa veniva chiamata archeologia spaziale ed oggi paleo-astronautica, ovvero la tesi secondo cui visitatori extraterrestri avrebbero interagito con le civiltà del passato.

Il convegno, che si protrarrà per tutta la giornata, sarà anche l’occasione per dibattere, a distanza di settant’anni, su come si è evoluto lo studio degli UFO e cosa è cambiato dal quel lontano 1947.

“Oggi celebriamo il quarantesimo anniversario della produzione del capolavoro di Steven Spielberg, Incontri ravvicinati del terzo tipo, che si avvalse della collaborazione dell’ufologo ed astronomo statunitense Josef Allen Hynek, a cui si deve la classificazione degli avvistamenti in categorie ben distinte tuttora impiegate dagli addetti ai lavori”. A ricordarlo è uno dei soci fondatori del CISU, Paolo Toselli. “Eppure i dischi volanti, quelli classici, “dadi e bulloni” per intenderci, si vedono sempre meno. In Italia, ma anche nel resto del mondo, negli ultimi anni gli avvistamenti di UFO sono diminuiti, e gli episodi di “incontro ravvicinato” si sono quasi azzerati”. Gli studiosi riuniti a Torino riusciranno a dare una risposta?

Concluderà la manifestazione una tavola rotonda sul tema Gli UFO in tempi di fake news a cui parteciperanno, tra l’altro, Massimo Centini, antropologo, e Andrea Ferrero, coordinatore e responsabile della formazione del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze.

Per partecipare al convegno, ad ingresso gratuito, è richiesta l’iscrizione scrivendo a cisu@ufo.it

Ufficio Stampa:
Gian Paolo Grassino, 011.8127475, gp.grassino@iol.it
Edoardo Russo, 011.538125, edoardo.russo@libero.it

CENTRO ITALIANO STUDI UFOLOGICI
www.cisu.org
www.upiar.com
www.ufo.it

Meno casi non identificati per il GEIPAN francese

L’ufologo francese Gilles Fernandez di recente ha attirato l’attenzione nel gruppo Facebook UFO-Pragmatism sul fatto che il GEIPAN, il piccolo organismo di studio sugli UFO del Centro Nazionale di Studi Spaziali francese, ha rivisto al ribasso il totale dei casi classificati secondo i propri criteri come “D”, ossia come non identificati dopo adeguata indagine: essi sono ora scesi a 169 da 234 che erano soltanto nel novembre 2016 (si sono comunque aggiunti tre casi “D” del 2014 – 2015).

Ulteriori verifiche, ri-valutazioni e nuove indagini avrebbero permesso di considerare come spiegabili con un grado più o meno elevato di confidenza un numero notevole di episodi.

L’affinarsi delle tecniche d’indagine e la possibilità senza pari di verificare informazioni, controllare possibili cause convenzionali e di analizzare testimonianze ed immagini ormai acquisita dagli ufologi di orientamento scientifico ha condotto un po’ dappertutto al ridimensionamento numerico della casistica inspiegata.

Occorre comunque aggiungere (e la cosa vale anche per l’Italia) che la scarsa disponibilità di inquirenti qualificati e di indagini compiute sulle segnalazioni rende sovente difficile esprimere valutazioni adeguate anche in occasione di notizie preliminari relative ad osservazioni in apparenza non identificabili in prima battuta.

L’ufologia seria vive della presenza di indagatori sul campo ben attrezzati concettualmente e dal punto di vista delle tecniche.

A queste persone si rivolge anche il Centro Italiano Studi Ufologici.

Se volete esser parte di questa intrapresa della curiosità, della cultura e della scienza, aderite alla nostra associazione.

Xavier Passot, dal GEIPAN al convegno del CISU

Sarà Xavier Passot l’ospite d’onore del 32°convegno nazionale di ufologia, organizzato dal CISU a Torino, sabato 7 ottobre.
Ingegnere informatico e appassionato di astronomia, Passot è stato per cinque anni (dal 2011 al 2016) direttore del GEIPAN, il gruppo distudio e informazione sui fenomeni aerospaziali non identificati, che dal 1977 opera all’interno dell’agenzia spaziale francese (il CNES) per raccogliere ed analizzare le segnalazioni UFO in Francia.
Sotto la sua direzione, il GEIPAN ha accelerato la pubblicazione su Internet dei propri archivi, rivitalizzato le attività di indagine e aperto ad un’inedita collaborazione con gli ufologi privati, culminata nel seminario CAIPAN, tenutosi a Parigi nel 2014 per mettere insieme competenze ed esperienze di scienziati e ufologi sulle tecniche di raccolta ed analisi dei dati in ambito ufologico.
Proprio sul suo quinquennio alla guida del GEIPAN Passot sta scrivendo un libro e verrà a relazionare al convegno torinese, in occasione della sua visita alla sede e agli archivi del CISU.
Per partecipare al convegno è richiesta l’iscrizione (gratuita) scrivendo a: cisu@ufo.it

 

I casi UFO “D2” del GEIPAN francese: ci sono UFO… più UFO degli altri?

Il GEIPAN (“Groupe d’Études et d’Information sur les Phénomènes Aérospatiaux Non Identifiés”) del “Centre National d’Études Spatiales” (CNES) francese ha da poco compiuto quarant’anni, resistendo a cambi di denominazione, di orientamenti e personalità dei suoi direttori e sempre soggetto alle oscillazioni della linea generale del CNES riguardo a un argomento controverso come i fenomeni UFO.

E’ ben noto che il GEIPAN classifica quelli che definisce “Fenomeni aerei non identificati” (PAN, in francese) raggruppandoli in quattro categorie da “A” a “D” in base a criteri di crescente qualità del contenuto informativo della testimonianza e di crescente difficoltà a spiegare le testimonianze in termini “banali” (i casi “C” sono quelli in cui mancano informazioni sufficienti per un giudizio).

I casi “D” del GEIPAN, dunque, sono quelli che restano non identificati dopo lo svolgimento di adeguate indagini (e dunque sono i resoconti UFO in senso stretto).

Di recente, però, i francesi hanno affinato la loro classificazione dividendo i casi “D” in due sottocategorie, i “D1” e i “D2”.

In questo modo, si hanno dei casi “strani” (quelli col cosiddetto “coefficiente di stranezza” compreso fra 0,5 e 0,75, i “D1”) e i casi “stranissimi” (quelli col coefficiente di stranezza fra 0,76 ed 1 , ossia i “D2”).

Insomma, il GEIPAN fa comparire un insieme casistico che parrebbe puntare all’idea che nella casistica ufologica ci siano casi non identificati le cui caratteristiche fenomenologiche divergerebbero in modo assai forte da quelle necessarie per ricondurli a cause convenzionali.

Insomma, i “D2” sarebbero dei rapporti UFO… più UFO di altri.

Per quanto l’iniziativa possa prestarsi ad osservazioni critiche (la cosa è già avvenuta, ad esempio su questo forum di studiosi scettici sui nostri fenomeni), l’idea del GEIPAN offre parecchi spunti di analisi.

Ci sono davvero, fra i casi che noi ufologi di orientamento scientifico consideriamo “non identificati” casi “più strani” di altri? E, nel caso dei grandi archivi del GEIPAN, quali eventi gli studiosi francesi considererebbero tali (cioè, dei supposti “D2”?)

E, infine, questi supposti casi “stranissimi” potrebbero condurre gli studiosi di ufologia e gli scienziati in qualche direzione precisa circa la natura degli eventi?

François Louange, gli UFO e Ipaco, programma di analisi foto-video

Il 27 febbraio il sito francese Franceinfo ha dedicato largo spazio ed un’intervista video alle attività di uno studioso francese, l’ingegner François Louange.

L’articolo di Franceinfo che vi segnaliamo descrive con sufficiente dettaglio alcune delle procedure d’analisi che Louange utilizza per il suo ambito specialistico: le foto e le riprese video di presunti fenomeni UFO.

Settantun anni, l’ing. Louange ha lavorato per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a Darmstadt (Germania), dove si è occupato di elaborazione dati trasmessi da satelliti e poi a Madrid, dove si è occupato per l’IUE (International Ultraviolet Explorer), satellite condiviso fra NASA ed ESA, al processamento d’immagini nello spettro ultravioletto.

Lasciata l’ESA nel 1980 è stato consulente del Ministero della Difesa francese per un programma di ricognizione satellitare. Da lì ha fondato la FLEXIMAGE, società dedicata all’analisi delle immagini riprese dallo spazio a fini d’intelligence.

 Dal 2007 è tornato consulente indipendente ed è in questo periodo che ha preso a collaborare in maniera più ampia col GEIPAN del Centre National d’Etudes Spatiales (CNES) francese all’analisi di foto e video ufologici.

In realtà Louange si occupa di UFO dal 1975. Tentò invano di creare un gruppo di lavoro sul fenomeno nell’ambito dell’ESA, poi nel 1997 prese parte al cosiddetto seminario di Pocantico, un workshop di ufologi e scienziati  di complessivo orientamento extraterrestrialista, cosa per la quale ricevette anche diverse critiche pure da parte degli studiosi di ufologia.

Oggi Loaunge critica in modo aperto le posizioni apertamente filo-ET della maggior associazione ufologica statunitense, il MUFON, ma al contempo non concorda con i debunkers il cui obiettivo unico, a suo avviso, sarebbe quello di contrastare ad ogni costo i “credenti” negli alieni.

Secondo lui – ha dichiarato a Franceinfo – “ci sono migliaia di testimonianze e di registrazioni di fenomeni in atmosfera che non si riesce a spiegare. Trovare delle spiegazioni a questi casi è quello che mi motiva”.

Nel 2001 le sue raccomandazioni avrebbero avuto un ruolo nella trasformazione dell’originario GEPAN, allora in fase di agonia, nell’attuale GEIPAN, organismo per il quale ha prodotto in tempi più recenti una dozzina di rapporti d’analisi.

Negli ultimi anni si è però fatto conoscere soprattutto per IPACO, un programma specificamente dedicato all’analisi delle foto e delle riprese di supposti UFO derivato dal software OCAPI per l’analisi delle immagini a fini di intelligence strategica che aveva sviluppato per i militari francesi.

Il software IPACO viene continuamente sviluppato ed aggiornato da Louange, che di recente si è fatto di nuovo conoscere dall’opinione pubblica per l’analisi critica della ripresa video del supposto UFO dell’elicottero cileno risalente all’11 novembre 2014.

 

Per il GEIPAN in Francia diminuiscono i casi inspiegati

A metà dicembre il GEIPAN ha diffuso alcuni dati riepilogativi della casistica UFO francese raccolta in quaranta anni, secondo i quali sono in costante diminuzione sia l’incidenza percentuale dei casi che rimangono inspiegati, sia il loro numero.

Il GEIPAN è il “Gruppo  di studio e di informazione sui fenomeni aerospaziali” attivo dal 1977 in seno al CNES (Centre National d’études spatiales) per raccogliere ed esaminare le testimonianze ufologiche francesi, inizialmente pervenute tramite i verbali della Gendarmeria, poi anche direttamente dal pubblico. In quarant’anni ha analizzato circa 2300 avvistamenti, il 10% dei quli sono rimasti non identificati.

La ripartizione nel tempo di questi veri UFO non è però costante e la loro percentuale sembra essere diminuita nel corso dei decenni, passando dal 20% al 2%. Una probabile causa è il forte aumento delle segnalazioni diretta da parte del pubblico, triplicate a partire dal 2007, quando il GEIPAN attivò il proprio sito Internet, con la conseguente valanga di osservazioni di oggetti banalmente identificabili.

Anche tenendo conto di questo minor rapporto segnale/rumore, però, i casi UFO in senso stretto (i “non identificati”) risultano in diminuzione non solo in percentuale ma anche in valore assoluto, dagli 8-9 casi all’anno del periodo 1975-1984 agli attuali 2-3 casi all’anno.

Le ragioni possono essere diverse, collegate al funzionamento del GEIPAN oltre che all’andamento del fenomeno: una classificazione più precisa dei casi, che vengono suddivisi in quattro categorie, sulla base della quantità e qualità dei dati, una miglior capacità di analisi e identificazione delle possibili cause degli avvistamenti.

 

E’ uscito il n. 41 di “UFO – Rivista di informazione ufologica”

E’ in fase d’invio a tutti gli iscritti al Centro Italiano Studi Ufologici l’ultimo numero della principale pubblicazione periodica dell’associazione, UFO – Rivista di informazione ufologica, che si pubblica dal 1986 ed  è giunta ora al n. 41.

Con quarantotto pagine ampiamente illustrate,  è in parte dedicata agli esiti del principale appuntamento fra gli studiosi di ufologia d’orientamento scientifico degli ultimi anni, il seminario CAIPAN, tenutosi a Parigi presso la sede del Centre National d’Etudes Spatiales (CNES) nel cui ambito opera il gruppo di studio sugli UFO GEIPAN. A questa due giorni il CISU ha partecipato con Edoardo Russo come relatore.

Il CISU ha peraltro giocato un ruolo importante nell’organizzazione di quest’assise.

Insieme a molti altri articoli, studi e notizie, il n. 41 di UFO offre esiti principali, retroscena e due fra le relazioni presentate al seminario CAIPAN, quella dello psicologo della percezione Richard F. Haines, leader del gruppo NARCAP che si occupa soltanto delle testimonianze rilasciate da personale aeronautico su casi d’incontro fra UFO e velivoli e quella di Edoardo Russo, concernente struttura e  storia dei database della casistica ufologica.

Notizie sulle attività associative, articoli di storiografia, su casistica ufologica italiana indagata secondo standard elevati, di psicologia della percezione e di psicologia sociale e un’importante intervista al giornalista investigativo Vincenzo Sinapi, autore insieme a Lao Petrilli del volume UFO – I dossier italiani (Mursia, 2014) che contiene una disamina generale dell’archivio casistico sugli UFO dell’Aeronautica Militare italiana completano questo numero della rivista.

Per ottenere gratis il n. 41 di UFO iscrivetevi al CISU e collaborate allo studio razionale dei fenomeni UFO.