Il GEIPAN (“Groupe d’Études et d’Information sur les Phénomènes Aérospatiaux Non Identifiés”) del “Centre National d’Études Spatiales” (CNES) francese ha da poco compiuto quarant’anni, resistendo a cambi di denominazione, di orientamenti e personalità dei suoi direttori e sempre soggetto alle oscillazioni della linea generale del CNES riguardo a un argomento controverso come i fenomeni UFO.
E’ ben noto che il GEIPAN classifica quelli che definisce “Fenomeni aerei non identificati” (PAN, in francese) raggruppandoli in quattro categorie da “A” a “D” in base a criteri di crescente qualità del contenuto informativo della testimonianza e di crescente difficoltà a spiegare le testimonianze in termini “banali” (i casi “C” sono quelli in cui mancano informazioni sufficienti per un giudizio).
I casi “D” del GEIPAN, dunque, sono quelli che restano non identificati dopo lo svolgimento di adeguate indagini (e dunque sono i resoconti UFO in senso stretto).
Di recente, però, i francesi hanno affinato la loro classificazione dividendo i casi “D” in due sottocategorie, i “D1” e i “D2”.
In questo modo, si hanno dei casi “strani” (quelli col cosiddetto “coefficiente di stranezza” compreso fra 0,5 e 0,75, i “D1”) e i casi “stranissimi” (quelli col coefficiente di stranezza fra 0,76 ed 1 , ossia i “D2”).
Insomma, il GEIPAN fa comparire un insieme casistico che parrebbe puntare all’idea che nella casistica ufologica ci siano casi non identificati le cui caratteristiche fenomenologiche divergerebbero in modo assai forte da quelle necessarie per ricondurli a cause convenzionali.
Insomma, i “D2” sarebbero dei rapporti UFO… più UFO di altri.
Per quanto l’iniziativa possa prestarsi ad osservazioni critiche (la cosa è già avvenuta, ad esempio su questo forum di studiosi scettici sui nostri fenomeni), l’idea del GEIPAN offre parecchi spunti di analisi.
Ci sono davvero, fra i casi che noi ufologi di orientamento scientifico consideriamo “non identificati” casi “più strani” di altri? E, nel caso dei grandi archivi del GEIPAN, quali eventi gli studiosi francesi considererebbero tali (cioè, dei supposti “D2”?)
E, infine, questi supposti casi “stranissimi” potrebbero condurre gli studiosi di ufologia e gli scienziati in qualche direzione precisa circa la natura degli eventi?