37° Convegno nazionale di ufologia del CISU «CAIPAN-2. Il presente e il futuro dell’ufologia» Sabato 26 novembre 2022

Come abbiamo già riportato, il 13 e 14 ottobre a Tolosa si è tenuta la seconda edizione del seminario CAIPAN (Collecte et Analyse des Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), organizzato dal GEIPAN, il gruppo di studi sugli UAP del Centre National d’Etudes Spatiales (CNES).

La prima edizione si era svolta, sempre a Tolosa, nel 2014 ed aveva rappresentato un’importante occasione di coinvolgimento tra l’ufologia pubblica francese e il mondo dei ricercatori privati. Visto l’interesse per le relazioni presentate avevamo dedicato al tema il nostro 29° convegno nazionale intitolato “Dopo il CAIPAN 2014. Resoconto,  discussione e prospettive per l’ufologia scientifica” e svoltosi a Bologna, il 22 novembre 2014.

I testi di alcune relazioni e la presentazione dell’evento sono stati poi pubblicati sul n. 41 della nostra rivista UFO – Rivista di informazione ufologica

Dopo otto anni il GEIPAN ha deciso di replicare l’iniziativa con un incontro che ha visto la partecipazione di un centinaio di studiosi, esperti e inquirenti strettamente selezionati, per confrontare e discutere  su due aree tematiche specifiche:

– indagini su casi,  ritenute interessanti per le modalità di  spiegazione (conoscenze multidisciplinari,  utilizzo di conoscenze specifiche o di specifici strumenti di analisi);

– metodologie, approcci scientifici e competenze coinvolte nell’analisi dei fenomeni; metodologie e strumenti utilizzati e da sviluppare per l’analisi e la classificazione degli UAP.

Anche in questo caso il seminario ha rappresentato forse ciò che di meglio si può fare al giorno d’oggi in ufologia, con relazioni di ambito scientifico e di ottimo livello.

Ci è sembrato quindi giusto, ancora una volta, focalizzare sul seminario francese  il nostro convegno annuale, giunto quest’anno alla 37° edizione, per condividere i contenuti degli interventi più interessanti e coinvolgere i partecipanti nelle discussioni che questi hanno prodotto.

Presentare il CAIPAN-2 significa anche ribadire cosa è oggi l’ufologia e cosa potrà esserlo domani. Mai come ora è ben chiaro che non esistono due, tre o mille ufologie, ma che da una parte c’è l’ufologia come studio serio, scientifico, paziente e caparbio del fenomeno UFO, e dall’altra solamente varie forme di “ufomania” che alla razionalità preferiscono il complottismo, la credenza e l’illusione.

Nel corso del nostro convegno, intitolato “CAIPAN-2: il presente e il futuro dell’ufologia” le relazioni più interessanti verranno illustrate dalla delegazione italiana che ha partecipato all’incontro: Giorgio Abraini, Giuseppe Santamaria, Paolo Toselli e Edoardo Russo (alla quale va aggiunto l’ufologo svizzero Bruno Mancusi, anche lui socio del CISU).

Fra i temi trattati:

– Come ottenere e identificare i dati utili dai testimoni di avvistamento

– La metodologia  del GEIPAN per la classificazione ed analisi della casistica

– Le possibilità di incrocio di dati strumentali diversi per le indagini sugli UAP

– L’attendibilità delle testimonianze (intervista cognitiva, eventi di osservazione di massa, analisi dei casi di rientro atmosferico)

– Strumenti di intelligenza artificiale per l’analisi dei database casistici

Non mancherà una sintesi del provocatorio intervento di Vicente-Juan Ballester Olmos che ha dato vita ad un vivace dibattito sul senso stesso del fare ufologia oggi.

Il Convegno si svolgerà sabato 26 novembre dalle ore  15 alle 19, con accesso da remoto in modalità virtuale attraverso la piattaforma Zoom Metting.

L’inconto è riservato a soci e collaboratori del Centro Italiano Studi Ufologici.

Chi desiderasse partecipare come spettatore può farne richiesta alla segreteria del CISU (cisu@ufo.it), compatibilmente con le disponibilità di connessione.

CAIPAN-2: presente e futuro dell’ufologia

Il 13 e 14 ottobre si è svolta a Tolosa la seconda edizione del seminario CAIPAN (Collecte et Analyse des Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), una conferenza internazionale organizzata dal GEIPAN (l’ente ufficiale francese di studio sugli UFO) dedicata alla presentazione di studi e proposte per l’analisi delle testimonianze di avvistamento.

La prima conferenza CAIPAN si era tenuta nel 2014 e a suo tempo ne abbiamo dato ampia documentazione sulle pagine della nostra rivista. Si era trattato di un evento importantissimo nel quale era stato presentato lo “stato dell’arte” dell’ufologia scientifica con un approccio all’argomento che era stata una boccata d’ossigeno per tutti quelli che intendono l’ufologia come uno studio serio e razionale.


Dopo otto anni, la seconda conferenza CAIPAN ha rinnovato questo messaggio mirando ancora di più a come affrontare in modo pratico e concreto lo studio della casistica e le metodologie per analizzare gli avvistamenti come singoli casi e i casi nel loro insieme.

All’incontro, a porte chiuse con selezione dei partecipanti, sono stati invitati diversi soci del CISU: Stavros Hatzopoulos e Matteo Leone (che non hanno potuto partecipare), Giorgio Abraini, Bruno Mancusi, Edoardo Russo, Giuseppe Santamaria e Paolo Toselli (che erano invece presenti).

Giuseppe Santamaria ha presentato nella sezione poster uno studio intitolato  “Il ritorno della discernibilità statistica tra UFO e IFO” che si è proposto di verificare, utilizzando strumenti statistici appropriati, se le segnalazioni di UAP come insieme possono essere stratificate in sottoinsiemi distinti, contenenti caratteristiche intrinsecamente diverse.

Edoardo Russo ha invece portato una relazione dal titolo “Gli avvistamenti di massa come strumento per valutare l’affidabilità dei testimoni oculari di UFO” nella quale sono stati utilizzati alcuni esempi sia di fenomeni naturali sia di oggetti o fenomeni creati dall’uomo che hanno generato i flap UFO con centinaia di testimonianze, con riferimento sia alle variabili quantitative (es. ora, durata, direzione) che qualitative (es. colori, forme).

Russo è stato inoltre chiamato dal GEIPAN  a partecipare al comitato organizzatore del seminario, in virtù della sua esperienza e dei contatti in campo internazionale, ed è stato uno dei quattro componenti la sessione di riepilogo della prima giornata (confrontando le tecniche di indagine del GEIPAN con quelle delle associazioni ufologiche internazionali).

In attesa, anche questa volta, di riportare maggiori informazioni sugli studi presentati nel corso del nostro prossimo convegno e sulla rivista UFO, riportiamo di seguito il comunicato ufficiale conclusivo del CAIPAN. Due sono però le considerazioni che già possiamo fare. La prima che – anche questa volta – il GEIPAN ha aperto le porte agli studiosi privati, riconoscendone nuovamente il ruolo e valorizzando la qualità del loro contributo. Si tratta della dimostrazione che, al di là dei riconoscimenti “formali” che alcuni da una vita inutilmente inseguono, l’ufologia privata ha saputo crescere ed è oggi in grado di portare validi contributi alla ricerca.

La seconda osservazione è che questo CAIPAN-2 ribadisce che l’ufologia non è affatto morta, come alcuni amano ripetere, ma ha ancora molto da dire e da studiare. Soprattutto ci ricorda che non esiste una divisione tra ufologia “seria” e non, ma esistono invece da una parte questa che “è” l’ufologia, da un’altra parte  altre cose che, pur cercando di spacciarsi come ufologia, rappresentano frange sconnesse che vanno dall’ufomania alla cialtroneria vera e propria.

Per capire cosa significa ufologia per l’oggi e anche per il domani ci affidiamo al GEIPAN che nel suo comunicato descrive così il suo approccio che è anche, da sempre, anche il nostro: “È scienza al servizio della società con la particolarità di essere in diretta interfaccia con il grande pubblico, per ascoltare i testimoni”.

 

IL COMUNICATO STAMPA DEL GEIPAN

CAIPAN II, colloquio internazionale dedicato ai PAN organizzato da GEIPAN a Tolosa

Giovedì 13 e venerdì 14 ottobre 2022 il Gruppo Studi e Informazione sui Fenomeni Unidentified Aerospace (GEIPAN), servizio tecnico CNES, ha organizzato la conferenza CAIPAN II a Tolosa, simposio internazionale dedicato a indagini, conoscenze e competenze sugli UAP.

Durante questi due giorni, più di 100 partecipanti tra scienziati, esperti tecnici, ricercatori e associazioni legate ai campi dell’ufologia  hanno presentato il loro lavoro. Gli argomenti trattati sono stati le indagini condotte sugli avvistamenti UAP e sui mezzi, le tecniche e le conoscenze utilizzate nell’analisi delle testimonianze.

La partecipazione è stata internazionale con rappresentanti 13 paesi. In particolare l’intervento di Daniel A. Evans, Vice Direttore R&D per i programmi scientifici della NASA e capo progetto del nuovo gruppo studio condotto dalla NASA sugli UAP, ha presentato la tabella di marcia dell’agenzia spaziale americana in materia di UAP. Un team indipendente e dedicato è stato istituito dalla NASA con  obiettivi «l’analisi degli UAP con un approccio scientifico e l’utilizzo da parte della NASA dei dati e strumenti scientifici per approfondire la conoscenza».

In occasione di questi due giorni di scambi e incontri di comunità dedicati alle competenze sui PAN, il GEIPAN ha esposto un fenomeno molto originale e poco conosciuto che riguarda diverse discipline tecniche. Se questo è già stato riscontrato da GEIPAN, ora viene spiegato, chiarito e reso popolare.

Questo tipo di fenomeno è nuovo per GEIPAN. Illustra molto bene l’approccio di GEIPAN e la diversità e complementarietà delle discipline. Astronomi, ingegneri ottici e medici hanno particolarmente richiesto. Alcune testimonianze di avvistamenti nel cielo possono ora essere spiegate dall’osservatore stesso.

Ricordiamo che il GEIPAN spiega razionalmente le strane osservazioni riportate dai testimoni.

La sua missione è raccogliere, analizzare, anonimizzare, archiviare e pubblicare le testimonianze di osservazione di PAN. È scienza al servizio della società con la particolarità di essere in diretta interfaccia con il grande pubblico, per ascoltare i testimoni. Per questa missione, il CNES fa affidamento sulle abilità e competenze interne ed esterne: volontari formati che indagano, esperti in discipline scientifiche e partner istituzionali molto Gendarmeria Nazionale, Aeronautica Militare, Aviazione Civile, Marina Militare, Meteo Francia, CNRS, ecc.).

Informare il testimone e il pubblico in generale è un punto molto importante. È un’opera in totale trasparenza che mostra l’integrità tecnica del GEIPAN e consente alla comunità scientifica e a tutti di analizzare e dare seguito a osservazioni e studi. Le relazioni sono pubblicate sul sito https://www.cnes-geipan.fr.

Il GEIPAN è supervisionato da un comitato direttivo presieduto da una personalità riconosciuta nel mondo aerospaziale e composto da rappresentanti delle autorità civili e militari del Paese (Gendarmeria Nazionale, Aviazione Civile, Meteo, Aeronautica, Ricerca Scientifica) e CNES. Questo comitato è responsabile analizzare i risultati del GEIPAN e formulare raccomandazioni al CNES sui suoi orientamenti.

Francia: nuovo direttore del GEIPAN

Il 3 novembre è stato annunciato il nome del nuovo direttore del GEIPAN, Vincent Costes.

Nato nel 1971,  ingegnere diplomato all’Ecole Supérieure d’Optique, lavora al Centre National D’Etudes Spatiales (CNES) da 27 anni, partecipando a numerosi programmi e progetti di osservazione della Terra da satellite.

Il Groupe d’Etude et d’Information sur les Phénomènes Aérospatiaux Non identifiés (GEIPAN) è l’ufficio di studio e informazione sui fenomeni ufologici istituito nel 1977 presso il CNES ed attualmente l’unico ente pubblico di ricerca scientifica che si occupa dell’argomento nel Vecchio Continente.

Il CISU ha partecipato nel 2014 al seminario internazionale CAIPAN organizzato dal GEIPAN a Parigi, e l’allora direttore del GEIPAN  è poi stato ospite al 32° Convegno nazionale di ufologia organizzato dal CISU a Torino nel 2017.

Esce il libro di Passot, ex-direttore del GEIPAN

E’ finalmente uscito il libro in cui Xavier Passot racconta i cinque anni della sua direzione del GEIPAN (Groupe d’études et d’information sur les phénomènes aérospatiaux non identifiés), l’ufficio di raccolta ed analisi degli avvistamenti UFO istituito nel 1977 in Francia dal Centre National d’Etudes Spatiales, unico ente pubblico non militare al mondo ad occuparsene da oltre 40 anni.

Del GEIPAN abbiamo già avuto modo di scrivere più volte, e lo stesso Passot è stato ospite e relatore al nostro ultimo convegno nazionale, dove ci ha presentato proprio la sua esperienza in quella posizione di “ufologo ufficiale”.

Il libro si intitola “J’ai vu un OVNI: Perceptions et réalités” (“Ho visto un UFO: percezioni e realtà”, edizioni Cherche Midi, 142 pagine), con una prefazione firmata dal sociologo Pierre Lagrange.

Non è il primo libro scritto da un direttore del Gruppo di Studio dei Fenomeni Aerospaziali Non-identificati, in quanto già lo avevano preceduto Jean-Jacques Velasco (“Ovnis: La science avance”, 1993; “Ovnis: L’évidence”, 2004) e Jacques Patenet (nel libro collettivo “Phénomènes aérospatiaux non identifiés, un défi à la science”, 2007). In effetti ogni direttore del GEPAN (poi ribattezzato SEPRA, infine GEIPAN) ha dato la sua impronta a quell’ufficio, e di ciascuno è quindi interessante conoscere la percezione “dal di dentro”.

L’era-Passot (in questo proseguendo l’inziativa avviata nel 2006 dal suo predecessore Jacques Patenet) ha segnato la fase di massima apertura sia al pubblico (con la pubblicazione progressiva dell’intero archivio degli avvistamenti raccolti) sia agli ufologi privati (perlomeno a quelli di orientamento scientifico) culminata nel 2014 con il seminario CAIPAN (Collecte et l’Analyse des Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés)

Il libro si rivolge non agli specialisti ma ad un pubblico generico, è scritto in un linguaggio semplice, con intento più pedagogico che divulgativo, ed è diviso in tre parti.
La prima sezione (“I dossier del GEIPAN”) racconta una dozzina di casi significativi, fra quelli raccolti e indagati, riportando anche le conclusioni laddove è stato possibile raggiungerne una.
Nella seconda parte (“Complementi d’inchiesta”) l’autore entra nel merito della complessità dell’indagine ufologica, passando in rassegna (veloce ma completa) le componenti concettuali del problema: cosa si trova (e si vede) in cielo, il peso dei fattori culturali, il testimone al cuore dell’inchiesta, il concetto di prova e il peso dell’immagine fotografica, il ruolo dell’inquirente.
La terza sezione (“La sfida degli ufo”) passa in rapido esame le ipotesi interpretative più diffuse, l’interazione con gli strumenti della scienza, il rapporto con i mass media, gli aspetti legati alla difesa, il peso delle credenze.
Chiudono il libro un capitoletto di conclusioni, un’analisi critica del “rapporto COMETA” ed una bibliografia essenziale commentata.
Se lo scopo di Passot era quello di fare il punto sul suo quinquennio alla guida del GEIPAN e riportare la sua esperienza personale nel mondo dell’ufologia, pur nella brevità del testo il risultato è una sintesi efficace del problema UFO e del suo studio oggi.

Scendono al 7% i “veri UFO” francesi

Come abbiamo già avuto modo di segnalare, il GEIPAN (Groupe d’Études et d’Information sur les Phénomènes Aérospatiaux Non identifiés) non si limita a raccogliere ed esaminare le segnalazioni recenti di avvistamenti UFO in Francia, ma sta procedendo alla pubblicazione di tutti i dossier sui casi raccolti in 40 anni dall’unico ente ufologico “ufficiale”, costituito ed operante in seno al Centro nazionale di studi spaziali (CNES).
Alla fine di dicembre il totale dei casi così resi pubblici sul sito Internet del GEIPAN ha così raggiunto quota 2.704.
Parallelamente a quest’opera di informazione, è in corso un laborioso riesame dei casi a suo tempo classificati in categoria “D”, ovvero quelli per i quali non è stato possibile trovare una spiegazione nonostante la qualità dei dati e delle testimonianze: i veri UFO insomma, che i francesi chiamano PAN (Fenomeni Aerospaziali Non-identificati).
Allo scopo di rendere maggiormente omogeneo e consistente questo residuo di casi inspiegati, che rappresentano il nocciolo duro e la ragion d’essere dell’ufologia, sono stati e sono riesaminati i casi classificati “D” nel periodo precedente la riorganizzazione e rivitalizzazione del GEIPAN nel 2005, quando l’attuale “gruppo di studio e informazione sui fenomeni aerospaziali non identificati” si chiamava invece “Servizio d’Analisi dei Fenomeni di Rientro Atmosferico” (SEPRA).
Le maggiori competenze acquisite, l’uso di strumenti informatici ed una più stringente definizione dei criteri per considerare un caso come “non identificato” hanno finora portato al declassamento di una cinquantina di casi da “D” ad altre categorie (A = casi identificati con certezza, B = casi probabilmente identificabili, C = casi non utilizzabili per insufficienza di dati).
Di conseguenza è scesa la percentuale di PAN di livello “D” sul totale dei casi pubblicati, che in questo momento è pari al 7% (183 casi), una percentuale consistente con analoghi campioni di casistica di altri paesi, che risulta bassa soprattutto perché calcolata su un gran numero di testimonianze “grezze” che risultano per la maggior parte spiegabili con cause note.
Proprio il lavoro di separazione “del grano dal loglio” rappresenta la fase iniziale e la parte principale dell’attività degli studiosi di ufologia, che proprio in questo si differenziano dai vari appassionati e dai non pochi fanatici che, oltre a non saper andare oltre una collezione aneddotica, hanno come scopo principale quello di apparire con affermazioni tanto clamorose quanto infondate, con l’effetto concreto di ridicolizzare (oltre a se stessi) l’intero argomento e chi se ne occupa in maniera seria e scientifica.

UFO – Rivista di Informazione ufologica: un altro numero online per voi!

UFO – Rivista di Informazione Ufologica è il principale periodico del Centro Italiano Studi Ufologici. Esce dal 1986 ed è arrivato al n. 43.

In maniera progressiva il CISU sta mettendo a disposizione di tutti, in formato pdf, i numeri arretrati di UFO.

Quelli più recenti sono però riservati ad iscritti alla nostra associazione e agli abbonati alla rivista. Sostenete la ricerca razionale sul fenomeno UFO in Italia aderendo al Centro Italiano Studi Ufologici! Potete farlo a questa pagina.

Questa volta potete scaricare il n. 41, uscito nel luglio 2016.

Vi segnaliamo soltanto il contenuto della prima parte, che presenta in dettaglio il quadro delineatosi nel corso del seminario CAIPAN, tenutosi a Parigi sotto l’egida del gruppo GEIPAN del Centro Nazionale Studi Spaziali francese e nel quale il CISU ha avuto larga parte.

 

++SABATO 7 OTTOBRE: 32° CONVEGNO NAZIONALE DI UFOLOGIA A TORINO!++

Il Centro Italiano Studi Ufologici, in occasione del 70° anniversario della “nascita” del fenomeno UFO, dedicherà alla ricorrenza il suo 32° Convegno Nazionale di Ufologia che si terrà a Torino, sabato 7 ottobre 2017, con inizio alle ore 10 presso Palazzo Capris, in Via Santa Maria 1, nel centro cittadino.

Fin dal 1986, il CISU organizza annualmente la principale occasione di incontro fra gli studiosi del settore che nel nostro paese si riconoscono nell’orientamento scientifico.
Sarà Xavier Passot l’ospite d’onore del convegno. Ingegnere informatico e appassionato di astronomia, Passot è stato per cinque anni (sino al 2016) direttore del GEIPAN, il gruppo di studio e informazione sui fenomeni aerospaziali non identificati, che dal 1977 opera all’interno dell’agenzia spaziale francese (il CNES) per raccogliere ed analizzare le segnalazioni UFO in Francia.

Sotto la sua direzione, il GEIPAN ha accelerato la pubblicazione su internet dei propri archivi, rivitalizzato le attività di indagine e aperto ad un’inedita collaborazione con gli ufologi privati, per mettere insieme competenze ed esperienze di scienziati e appassionati sulle tecniche di raccolta e analisi dei dati.

Marco Ciardi sarà il secondo relatore di prestigio. Professore di Storia della scienza all’Università di Bologna, Ciardi si interessa allo studio dei rapporti tra scienza, filosofia e letteratura, pseudoscienza e magia, ed è fra l’altro reduce dal notevole successo ottenuto dal suo ultimo libro Il mistero degli antichi astronauti (Carocci Editore), dedicato a quella che anni fa veniva chiamata archeologia spaziale ed oggi paleo-astronautica, ovvero la tesi secondo cui visitatori extraterrestri avrebbero interagito con le civiltà del passato.

Il convegno, che si protrarrà per tutta la giornata, sarà anche l’occasione per dibattere, a distanza di settant’anni, su come si è evoluto lo studio degli UFO e cosa è cambiato dal quel lontano 1947.

“Oggi celebriamo il quarantesimo anniversario della produzione del capolavoro di Steven Spielberg, Incontri ravvicinati del terzo tipo, che si avvalse della collaborazione dell’ufologo ed astronomo statunitense Josef Allen Hynek, a cui si deve la classificazione degli avvistamenti in categorie ben distinte tuttora impiegate dagli addetti ai lavori”. A ricordarlo è uno dei soci fondatori del CISU, Paolo Toselli. “Eppure i dischi volanti, quelli classici, “dadi e bulloni” per intenderci, si vedono sempre meno. In Italia, ma anche nel resto del mondo, negli ultimi anni gli avvistamenti di UFO sono diminuiti, e gli episodi di “incontro ravvicinato” si sono quasi azzerati”. Gli studiosi riuniti a Torino riusciranno a dare una risposta?

Concluderà la manifestazione una tavola rotonda sul tema Gli UFO in tempi di fake news a cui parteciperanno, tra l’altro, Massimo Centini, antropologo, e Andrea Ferrero, coordinatore e responsabile della formazione del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze.

Per partecipare al convegno, ad ingresso gratuito, è richiesta l’iscrizione scrivendo a cisu@ufo.it

Ufficio Stampa:
Gian Paolo Grassino, 011.8127475, gp.grassino@iol.it
Edoardo Russo, 011.538125, edoardo.russo@libero.it

CENTRO ITALIANO STUDI UFOLOGICI
www.cisu.org
www.upiar.com
www.ufo.it

Meno casi non identificati per il GEIPAN francese

L’ufologo francese Gilles Fernandez di recente ha attirato l’attenzione nel gruppo Facebook UFO-Pragmatism sul fatto che il GEIPAN, il piccolo organismo di studio sugli UFO del Centro Nazionale di Studi Spaziali francese, ha rivisto al ribasso il totale dei casi classificati secondo i propri criteri come “D”, ossia come non identificati dopo adeguata indagine: essi sono ora scesi a 169 da 234 che erano soltanto nel novembre 2016 (si sono comunque aggiunti tre casi “D” del 2014 – 2015).

Ulteriori verifiche, ri-valutazioni e nuove indagini avrebbero permesso di considerare come spiegabili con un grado più o meno elevato di confidenza un numero notevole di episodi.

L’affinarsi delle tecniche d’indagine e la possibilità senza pari di verificare informazioni, controllare possibili cause convenzionali e di analizzare testimonianze ed immagini ormai acquisita dagli ufologi di orientamento scientifico ha condotto un po’ dappertutto al ridimensionamento numerico della casistica inspiegata.

Occorre comunque aggiungere (e la cosa vale anche per l’Italia) che la scarsa disponibilità di inquirenti qualificati e di indagini compiute sulle segnalazioni rende sovente difficile esprimere valutazioni adeguate anche in occasione di notizie preliminari relative ad osservazioni in apparenza non identificabili in prima battuta.

L’ufologia seria vive della presenza di indagatori sul campo ben attrezzati concettualmente e dal punto di vista delle tecniche.

A queste persone si rivolge anche il Centro Italiano Studi Ufologici.

Se volete esser parte di questa intrapresa della curiosità, della cultura e della scienza, aderite alla nostra associazione.

Xavier Passot, dal GEIPAN al convegno del CISU

Sarà Xavier Passot l’ospite d’onore del 32°convegno nazionale di ufologia, organizzato dal CISU a Torino, sabato 7 ottobre.
Ingegnere informatico e appassionato di astronomia, Passot è stato per cinque anni (dal 2011 al 2016) direttore del GEIPAN, il gruppo distudio e informazione sui fenomeni aerospaziali non identificati, che dal 1977 opera all’interno dell’agenzia spaziale francese (il CNES) per raccogliere ed analizzare le segnalazioni UFO in Francia.
Sotto la sua direzione, il GEIPAN ha accelerato la pubblicazione su Internet dei propri archivi, rivitalizzato le attività di indagine e aperto ad un’inedita collaborazione con gli ufologi privati, culminata nel seminario CAIPAN, tenutosi a Parigi nel 2014 per mettere insieme competenze ed esperienze di scienziati e ufologi sulle tecniche di raccolta ed analisi dei dati in ambito ufologico.
Proprio sul suo quinquennio alla guida del GEIPAN Passot sta scrivendo un libro e verrà a relazionare al convegno torinese, in occasione della sua visita alla sede e agli archivi del CISU.
Per partecipare al convegno è richiesta l’iscrizione (gratuita) scrivendo a: cisu@ufo.it

 

I casi UFO “D2” del GEIPAN francese: ci sono UFO… più UFO degli altri?

Il GEIPAN (“Groupe d’Études et d’Information sur les Phénomènes Aérospatiaux Non Identifiés”) del “Centre National d’Études Spatiales” (CNES) francese ha da poco compiuto quarant’anni, resistendo a cambi di denominazione, di orientamenti e personalità dei suoi direttori e sempre soggetto alle oscillazioni della linea generale del CNES riguardo a un argomento controverso come i fenomeni UFO.

E’ ben noto che il GEIPAN classifica quelli che definisce “Fenomeni aerei non identificati” (PAN, in francese) raggruppandoli in quattro categorie da “A” a “D” in base a criteri di crescente qualità del contenuto informativo della testimonianza e di crescente difficoltà a spiegare le testimonianze in termini “banali” (i casi “C” sono quelli in cui mancano informazioni sufficienti per un giudizio).

I casi “D” del GEIPAN, dunque, sono quelli che restano non identificati dopo lo svolgimento di adeguate indagini (e dunque sono i resoconti UFO in senso stretto).

Di recente, però, i francesi hanno affinato la loro classificazione dividendo i casi “D” in due sottocategorie, i “D1” e i “D2”.

In questo modo, si hanno dei casi “strani” (quelli col cosiddetto “coefficiente di stranezza” compreso fra 0,5 e 0,75, i “D1”) e i casi “stranissimi” (quelli col coefficiente di stranezza fra 0,76 ed 1 , ossia i “D2”).

Insomma, il GEIPAN fa comparire un insieme casistico che parrebbe puntare all’idea che nella casistica ufologica ci siano casi non identificati le cui caratteristiche fenomenologiche divergerebbero in modo assai forte da quelle necessarie per ricondurli a cause convenzionali.

Insomma, i “D2” sarebbero dei rapporti UFO… più UFO di altri.

Per quanto l’iniziativa possa prestarsi ad osservazioni critiche (la cosa è già avvenuta, ad esempio su questo forum di studiosi scettici sui nostri fenomeni), l’idea del GEIPAN offre parecchi spunti di analisi.

Ci sono davvero, fra i casi che noi ufologi di orientamento scientifico consideriamo “non identificati” casi “più strani” di altri? E, nel caso dei grandi archivi del GEIPAN, quali eventi gli studiosi francesi considererebbero tali (cioè, dei supposti “D2”?)

E, infine, questi supposti casi “stranissimi” potrebbero condurre gli studiosi di ufologia e gli scienziati in qualche direzione precisa circa la natura degli eventi?