Quanti UFO in Europa nel 2023?

Come ogni anno, le associazioni ufologiche che partecipano al collettivo EuroUfo.net hanno messo insieme i dati relativi alle segnalazioni di avvistamento raccolte.

Le tabelle e i grafici seguenti rappresentano i dati grezzi delle osservazioni UFO/IFO segnalate nel 2023 a diciassette organizzazioni ufologiche  da undici diversi paesi europei.

Questi dati grezzi sono forniti grazie ai contributi delle seguenti organizzazioni elencate nella Tabella 1, che fanno parte della comunità virtuale EufoUfo.net, nonché di enti istituzionali come il GEIPAN (Francia) e l’Aeronautica Militare Italiana, che hanno pubblicato le loro statistiche online.
TABELLA 1
Organizzazioni ufologiche europee
Queste 11 nazioni rappresentano circa il 69% della popolazione europea e coprono il 49% della superficie europea (escluse Russia e Turchia). Da un punto di vista numerico, il set di dati comprende oltre 23.847 casi segnalati dal 2019 al 2023.
Come avvertenza, è possibile che alcune segnalazioni raccolte all’interno di un singolo paese, nel quale sono attive più organizzazioni (ad esempio: Regno Unito, Italia, Germania), includano casi duplicati.  Le organizzazioni partecipanti ritengono però che tale sovrapposizione sia marginale. È inoltre importante fare presente che la maggior parte delle segnalazioni non viene sottoposta a indagini complete e che mancano contributi significativi da alcuni Paesi (ad esempio: Spagna, Portogallo e Francia) a causa dell’attuale mancanza di organizzazioni private che siano attive nella raccolta di testimonianze. Per la Francia, ci sono le statistiche del GEIPAN, ma non i dati delle associazioni.
Nonostante l’incompletezza dei dati, che potrebbero non cogliere appieno la portata totale degli avvistamenti a causa delle mancate segnalazioni, essi forniscono indicazioni preziose sulla frequenza degli avvistamenti di UAP (identificati o meno) in Europa negli ultimi cinque anni.
Ci auguriamo che nel prossimo futuro altri paesi come la Repubblica Ceca (che ha cessato la raccolta dei dati alla fine del 2020 per mancanza di risorse), la Spagna (dove l’unica organizzazione attualmente attiva è il Centre d’Estudis Interplanetaris (CEI) che copre solo la  Catalogna), il Portogallo, la Grecia e la Polonia possano contribuire a questo prezioso “Barometro europeo degli UFO/IFO”.
TABELLA 2
Numero totale annuale di eventi segnalati
Complessivamente, e un po’ inaspettatamente, il numero di eventi segnalati è rimasto abbastanza stabile nel periodo, per un totale di circa 4.400 all’anno. Il numero di eventi nel 2023 è paragonabile a quello del 2019 (vedi Tabella 2).
Tuttavia, si nota un picco notevole nel 2020. Una ragione molto probabile di questo aumento potrebbe essere l’inizio dei lanci operativi dei satelliti Starlink da parte di SpaceX, con 60 satelliti lanciati contemporaneamente ogni volta. Come si nota nella Tabella 3, il forte aumento nel 2020 è attribuito a tre paesi: Belgio, Germania e Paesi Bassi. Se si esclude questo aumento del 2020,  i totali rimangono relativamente costanti a livello globale nell’arco del quinquennio.
TABELLA 3
Numero totale annuale di eventi segnalati per Paese
Nel 2023 il numero di casi UFO registrati è variato significativamente tra i diversi paesi europei.
I Paesi Bassi hanno riportato il numero più alto, con 1.418 casi, il che indica un livello molto alto di avvistamenti. Va però notatoche la raccolta di segnalazioni nei Paesi Bassi avviene esclusivamente attraverso il sito web dell’unica organizzazione attualmente attiva in questo Paese. Inoltre, i Paesi Bassi hanno una delle più alte densità di popolazione dell’Europa occidentale, con oltre 500 persone per chilometro quadrato (ad esempio il Belgio ha una densità di 380 persone per chilometro quadrato, il Regno Unito di 280, la Germania di 240, l’Italia di 200 e la Francia di 120).
La Germania segue con 1.146 casi, mentre anche il Regno Unito ha registrato un numero notevole di segnalazioni, con 564 casi. L’Italia e il Belgio hanno registrato rispettivamente 439 e 274 casi, dimostrando una notevole attività. La Svezia ha eguagliato il Belgio con 274 casi, evidenziando livelli simili di avvistamenti. Nel frattempo, il numero di casi in Danimarca (92), Finlandia (75) e Norvegia (101) è stato inferiore ma comunque significativo. La Romania ha riportato 43 casi, mentre la Francia,  attraverso il solo GEIPAN, ha registrato il totale  più basso con soli 19 casi, che è anche il più basso in quel paese dal 2006. Questo dato va interpretato con cautela, poiché non è chiaro cosa includa o escluda esattamente questa statistica online: il GEIPAN ha ammesso di aver ricevuto numerose chiamate o e-mail che non compaiono nei suoi dati annuali. Va anche precisato che negli anni precedenti, quando i gruppi privati attivi disponevano di solidi meccanismi di raccolta segnalazioni, il GEIPAN non ha mai ricevuto un numero di segnalazioni pari a quello delle associazioni ufologiche.
Nell’insieme, la distribuzione illustrata nella Tabella 3 riporta  livelli diversi di attività UFO e di meccanismi di segnalazione in Europa.

È noto tra i ricercatori europei che la stragrande maggioranza dei casi di UFO è dovuta alla mancata  identificazione di fenomeni naturali o artificiali, come i satelliti Starlink, la Stazione Spaziale Internazionale, gli aerei e i corpi celesti come stelle e pianeti, da parte dei testimoni. Sarebbe particolarmente utile un’analisi separata che si concentri sugli eventi attualmente inspiegabili degli ultimi 5-10 anni in ciascun Paese.Come si può vedere nelle tabelle che seguono, gli avvistamenti di UFO nei vari Paesi europei dal 2019 al 2023 mostrano fluttuazioni significative.

TABELLA 4
Numero totale annuale di eventi segnalati per paese

TABELLA 5
Variazioni annuali (per paese/anno)

 

Nel 2023, il Belgio ha mantenuto un numero costante di segnalazioni senza variazioni rispetto al 2022, ma aveva registrato una notevole variabilità negli anni precedenti, tra cui una diminuzione del 54% nel 2021 seguita da un aumento del 59% nel 2020.
La Danimarca ha registrato un leggero calo del 6% nel 2023, continuando una tendenza di fluttuazioni miste con una diminuzione complessiva del 10% dal 2018.
La Finlandia, nonostante un aumento del 15% nel 2023, mostra un calo complessivo del 18% dal 2018.
La Francia (GEIPAN) ha registrato una sostanziale diminuzione del 53% nel 2023, segnando un continuo declino al 61% rispetto ai livelli del 2018. È importante notare che molte osservazioni fatte dai cittadini francesi non si riflettono nelle statistiche GEIPAN, quindi sarebbe interessante conoscere il numero medio di chiamate e richieste che il GEIPAN gestisce per telefono, lettera o e-mail.
La Germania ha registrato un aumento del 6% nel 2023, contribuendo a un significativo aumento del 108% dal 2018, in netto contrasto con gli altri Paesi.
Le segnalazioni dall’Italia sono calate del 31% nel 2023 dopo un consistente aumento del 128% nel 2022.
La Norvegia ha registrato un notevole aumento del 63% nel 2023, con un incremento del 60% dal 2018.
La Romania ha registrato un aumento del 59% nel 2023, mantenendo una tendenza generale all’aumento con un incremento del 34% dal 2018.
Gli avvistamenti in Svezia sono aumentati del 14% nel 2023, ma sono rimasti relativamente stabili nel corso del quinquennio, con un aumento solo dell’1% dal 2018.
Il Regno Unito ha registrato un calo del 19% nel 2023, allineandosi con un calo complessivo del 19% dal 2018.
I Paesi Bassi hanno registrato un calo del 15% nel 2023, pur mostrando un aumento del 49% dal 2018.
Complessivamente, il numero totale di avvistamenti UFO in questi 11 Paesi europei è diminuito del 9% nel 2023 rispetto all’anno precedente, ma è aumentato del 30% rispetto al 2018, indicando un modello complesso di tendenze di segnalazione in tutta la regione.
Certamente, la maggior parte degli osservatori non ha l’esperienza necessaria per interpretare accuratamente il cielo e distinguere tra fenomeni naturali e artificiali. Questo rende difficile per i ricercatori isolare le anomalie reali e dedicare le loro limitate risorse ai casi più complessi.
In conclusione, è importante anche riconoscere il ruolo significativo svolto dalle organizzazioni non governative e dalla società civile. Questi gruppi nazionali attivi da molti anni, diffusi in tutta Europa, svolgono un ruolo cruciale nel servire il pubblico. Fornendo una piattaforma ai testimoni di fenomeni aerei non identificati (UAP) per comunicare le loro testimonianze e le loro segnalazioni, offrono ai cittadini una via essenziale per far sentire la loro voce e far riconoscere le loro esperienze. Le attività vanno dalla raccolta di testimonianze all’indagine sul campo, dall’analisi dei singoli casi  alla documentazione e archiviazione, dal supporto allo studio  fino alla divulgazione verso il  pubblico. I gruppi ufologici concretizzano la “citizen science” applicata ai dati sugli UAP. Attraverso uno sforzo collettivo, queste organizzazioni consento una comprensione complessiva del panorama ufologico a livello europeo e apportano una grande esperienza sul campo. Si spera che in futuro altri Paesi europei assumano questo ruolo, sia attraverso enti pubblici che con gruppi privati, ed espandano le loro attività di ricerca su questi fenomeni, migliorando così la nostra conoscenza collettiva e le nostre capacità di indagine.

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Philippe Ailleris  è francese ma lavora in Olanda come  Senior Project Controller presso lo Space Research and Technology Centre della European Space Agency (ESA). Interessato agli UFO dal 1977, ha fondato lo  UAP Observations Reporting Scheme Project nel 2009 e dal 2015 è attivo nel progetto  UFODATA, che ha lo scopo di creare una rete internazionale di stazioni automatiche di sorveglianza del cielo per raccogliere dati strumentali sui fenomeni aerei anomali.  Fa parte del collettivo EuroUfo.net

GLI UAP AL PARLAMENTO EUROPEO

Il 20 marzo si è svolto, dalle 16 alle 18, l’atteso incontro presso il Parlamento Europeo per presentare il fenomeno UFO/UAP e i motivi per un interesse e coinvolgimento delle istituzioni europee.

Presentati dall’europarlamentare portoghese Francisco Guerreiro, si sono succeduti cinque relatori che hanno illustrato i vari aspetti del fenomeno e del suo studio, con riferimenti alle commissioni ufficiali statunitensi e alla problematiche legate alla sicurezza del volo, come sottolineato dai due piloti  presenti.

Si è trattato di un evento “storico” per l’ufologia privata europea, che ha avuto modo di presentarsi al massimo livello istituzionale e uscire dall’alone di discredito che da sempre la circonda.

E’ evidente che si tratta di un primo, piccolo passo per arrivare a collaborazioni concrete, a coinvolgimenti costanti e coordinati, ma l’importanza dell’evento è evidente e, più che alla recente udienza presso la Camera dei Rappresentanti negli USA,  fa tornare alla mente la famosa sessione presso le Nazioni Unite nel 1978, con la presenza attiva degli ufologi  Allen Hynek e Jacques Vallée.

Avremo modo di riportare ampiamente le relazioni e il dibattito che ha concluso l’incontro, oltre che le reazioni e le prospettive di sviluppo.

Per ora presentiamo il testo di Edoardo Russo che, parlando a nome di tutti gli ufologi europei, ha sintetizzato la storia e la situazione degli UAP nel nostro continente ed  i motivi per i quali l’argomento ha una sua rilevanza, a vari livelli.

 

Fenomeni anomali non identificati – Il contesto storico dell’UE

di Edoardo Russo

Gli UAP non sono un fenomeno solo americano. È sempre stato un fenomeno globale, con avvistamenti e testimonianze da tutto il mondo, e l’Europa è sempre stata in una posizione centrale per quanto riguarda gli avvistamenti, anche prima che il pubblico americano scoprisse i “dischi volanti” nell’estate del 1947: la prima ondata di fenomeni aerei non identificati nel dopoguerra furono i “razzi fantasma” sulla Scandinavia (ma anche su Italia e Grecia) nel 1946.

E le testimonianze europee sono tante: parliamo di milioni di persone. I sondaggi d’opinione alla domanda “pensi di aver visto un UFO” hanno ottenuto nei vari in diversi paesi europei una media del 6,5% di “sì”, che ammontano a ben 29 milioni di testimoni solo per i paesi dell’Unione Europea.

Ma non tutti i testimoni riferiscono le loro segnalazioni: le nostre stime sono che meno di 1 testimone su 100 si fa avanti e segnala il proprio avvistamento, dal momento che i database dei casi raccolti dalle organizzazioni civili UAP comprendono attualmente circa 170.000 segnalazioni dal Portogallo all’Ucraina, dalla Norvegia a Malta: un numero più alto rispetto ad analoghe raccolte di dati negli USA.

I fenomeni aerei non identificati non sono regolari nelle loro apparizioni: le segnalazioni di avvistamenti arrivano a ondate, con anni ricchi e anni poveri. La prima grande ondata di avvistamenti avvenne nella primavera del 1950 e fu veramente europea, coinvolgendo diversi paesi (Belgio, Italia, Spagna, Regno Unito). Un “panico da UAP” ancora più grande si verificò nell’autunno del 1954, con migliaia di casi concentrati principalmente sulla Francia e un clamore mediatico senza precedenti. Nel 1967 fu il Regno Unito, nel 1968 la Spagna, nel 1973 l’Italia, nel 1974 la Francia e così via: importanti ondate di avvistamenti di UAP si sono verificate nella maggior parte dei paesi europei negli ultimi 75 anni. Il mio paese, l’Italia, ha subito una “ondata UAP” così forte alla fine del 1978 che i pescatori si rifiutarono di uscire a pescare, furono inviate pattuglie di polizia a fotografare strane luci, furono presentate interrogazioni parlamentari e il governo incaricò l’Aeronautica Militare italiana di avviare una raccolta formale di testimonianze del pubblico. Anche se il 90-95% di tutti questi UAP viene successivamente identificato e spiegato con fenomeni naturali conosciuti o con oggetti artificiali noti (e questa è proprio l’attività di base di noi “investigatori UAP”), ci rimane un piccola (ma non trascurabile) residuo di casi anomali, per un totale di migliaia di “fenomeni aerei non identificati” in senso stretto su scala europea.

Cosa vedono le persone? La maggior parte degli avvistamenti riguarda luci distanti nel cielo notturno (75%) o oggetti volanti diurni distanti (15%), e questi sono quelli più facili da identificare con cause note. Ma abbiamo anche rapporti con maggiore stranezza e maggiore credibilità come incontri ravvicinati (10%); avvistamenti in volo di piloti militari, civili o privati (1%); effetti fisici temporanei o tracce al suolo (2%); rilevamenti radarici (per non parlare degli oggetti subacquei non identificati).

E ci sono effetti sociali collaterali, che sono stati oggetto di studi accademici da parte di psicologi, sociologi, antropologi. Anche se non possiamo parlare in questa sede  delle vere e proprie situazioni di panico che ci sono state, ci ritroviamo con un gran numero di persone che si chiedono cosa hanno visto, che hanno diritto a una risposta (se ce n’è una) ma non riescono a trovare nessuno ufficialmente incaricato di fornirne, e sono schiacciati tra chi dice loro “eravate ubriachi” e chi crede si tratti di visitatori extraterrestri. Sono solo le organizzazioni private che si prendono carico di quelle persone e delle loro testimonianze, cercando di trovare e offrire quelle risposte ai testimoni: sono (siamo) volontari non retribuiti che lo fanno per passione.

All’interno dell’Unione Europea ci sono alcune centinaia di studiosi privati seri dell’argomento, che cercano di applicare un approccio scientifico. E ci sono decine di associazioni razionali, una in quasi ogni paese europeo, alcune di loro attive da decenni, la maggior parte delle quali coopera all’interno di una rete ufologica europea (EuroUfo.net).  Per non dire che il più grande  archivio ufologico esistente al mondo si trova  in un paese europeo: la Svezia.

I militari: tradizionalmente raccolgono rapporti UFO/UAP nell’ambito della loro missione di controllo e difesa dello spazio aereo di ogni nazione. La maggior parte, se non tutti i paesi europei, hanno avuto i propri archivi militari di segnalazioni  (per lo più militari), proprio come negli Stati Uniti. E una decina di loro hanno declassificato o aperto i loro file UAP in tutto o in parte, per un totale di diverse migliaia di rapporti ora disponibili.

Per quanto riguarda le organizzazioni non militari ma comunque pubbliche che raccolgono e analizzano le segnalazioni di UAP, l’unica (non solo in Europa ma nel mondo) si trova in Francia: nel 1977 il Centro Nazionale di Studi Spaziali (CNES) ha creato un Gruppo di Studio sui Fenomeni Aerospaziali  Non Identificati (GEPAN, ora GEIPAN), che  non solo è ancora attivo ma offre proprio questo servizio al pubblico francese: raccogliere le testimonianze e cercare di identificare le cause, offrendo risposte al pubblico.

E la politica? Naturalmente è stata coinvolta fin dall’inizio: nella maggior parte dei paesi europei sono state presentate interrogazioni parlamentari almeno a partire dal 1950. E anche il Parlamento Europeo ne ha ricevute. Il coinvolgimento più massiccio si ebbe dopo che in Belgio alla fine del 1989 si verificò un’imponente ondata di avvistamenti di “triangoli volanti” e un deputato belga (Elio Di Rupo) ottenne che fosse aperta un’indagine in seno alla Commissione Energia, Ricerca e Tecnologia, la quale  incaricò un famoso scienziato ed eurodeputato, Tullio Regge, a svolgere quel lavoro e preparare una proposta, tra il 1991 e il 1993. La sua proposta di risoluzione era quella di dare al GEPAN francese uno status europeo, ma per alcune obiezioni politiche e un interesse politico troppo basso non ebbe successo. Da allora non è seguito alcun coinvolgimento concreto del Parlamento europeo. Fino ad oggi.

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Una registrazione della presentazione, illustrata e sottotitolata in lingua italiana, è visionabile a questo link sul nostro canale YouTube.
La versione integrale del testo, completa di note e bibliografia, è scaricabile da qui.

I fatti salienti del 2022 in Europa

Il Center for UFO Studies è la storica organizzazione americana a lungo diretta dall’astronomo  J. Allen Hynek e  rappresenta il punto di riferimento per l’ufologia scientifica americana. Gli attuali componenti del CUFOS   si incontrano una o due volte all’anno per scambiarsi informazioni e documentazione.

 

L’ultima riunione si è tenuta sabato 20 maggio, con un collegamento da remoto che quest’anno per la prima volta è stato esteso ad alcuni ufologi europei che fanno parte del collettivo EuroUfo.net

Per l’occasione il Centro Italiano Studi Ufologici aveva  chiesto ai colleghi  europei di indicare quale fatto o evento saliente ritenessero quello principale dell’anno 2022 nel loro paese,  allo scopo di fornire ai colleghi americani una breve presentazione riassuntiva, la cui versione in italiano è visionabile sul canale YouTube del CISU.

La domanda era: “se vi venisse chiesto di dire quale evento UFO o ufologico (notizia, studio, pubblicazione, avvistamento, incontro) sia stato quello più importante o rilevante nel vostro paese nel 2022, quale scegliereste?”

Hanno risposto una decina di esponenti delle varie organizzazioni ufologiche europee.

Per il Belgio, il fatto saliente  è stato il conferimento del Premio “La sesta vite”, messo annualmente in palio dall’organizzazione STEPP per premiare chi meglio studia  in maniera scientifica i fenomeni misteriosi: il premio è stato conferito agli ufologi del Belgisch UFO-Meldpunt, che per la parte di lingua fiamminga di quel paese  raccoglie e analizza testimonianze di avvistamento, raccogliendole poi  un rapporto annuale.

 

 

 

Per  la Danimarca è stata la pubblicazione di un libro da parte del SUFOI (Skandinavisk UFO Information), intitolato “Gli X-files danesi” a firma di Ole Henningsen, che dal 2019 ha esaminato gli archivi ufologici dell’Aeronautica Militare di quel paese.

 

 

Il fatto ufologico più importante del 2022 in Francia  è stato indubbiamente il seminario CAIPAN-2, organizzato dal noto  Gruppo di studio sui fenomeni aerospaziali non identificati (GEIPAN) che opera all’interno del Centro nazionale di studi spaziali (CNES) per raccogliere le testimonianze di cittadini francesi,  le analizza  e pubblica i risultati. Si è trattato della seconda edizione di questo convegno a porte chiuse, riservato a un centinaio di scienziati, tecnici e  ufologi di orientamento scientifico, prevalentemente francesi  ma con la presenza e la partecipazione anche di ufologi e scienziati  europei e americani.

 

Per la Germania la scelta è invece caduta sul convegno organizzato per il cinquantesimo anniversario dalla costituzione del GEP (Società per la ricerca sui fenomeni UFO).

 

 

 

 

Il fatto più rilevante avvenuto in Italia nel 2022 a livello di pubblico e mass media è stata la pubblicazione del romanzo “Ufo 78”  firmato dal collettivo autoriale Wu Ming:  oltre 500 pagine che intorno agli UFO forniscono  un ritratto di quell’anno eccezionale sotto il profilo storico, sociale, antropologico, culturale e politico che fu il 1978, incorporando fatti,  personaggi ed eventi ufologici di quel periodo, con un successo commerciale amplificato da una serie di conferenze di presentazione in tutta Italia.

 

 

 

I colleghi del Norsk UFO Senter sono rimasti indecisi su quale indicare come fatto principale dell’anno scorso in Norvegia: se la mostra fotografica che a febbraio hanno organizzato e che ha avuto un enorme successo di pubblico in quel paese e un risalto mediatico senza precedenti o invece la presentazione di una tesi di secondo livello universitario che ha avuto per oggetto proprio  la storia dell’ufologia norvegese

 

 

Anche  per la Spagna è stato suggerito un libro, per la precisione la “Storia culturale degli UFO in Spagna” dal 1950 al 1990, a firma di Ignacio Cabria.

 

 

 

 

Parlando infine della Svezia, il fatto più clamoroso del  2022 è stata la realizzazione e la messa in onda su Netflix di un film a tema ufologico intitolato “UFO Sweden”, ovvero esattamente il nome dell’organizzazione ufologica nazionale svedese: non un documentario ma una storia per certi versi simile al film Incontri ravvicinati del terzo tipo dove però oltre a testimoni ed eventi ufologici fanno una parte di primo piano proprio gli ufologi dell’associazione svedese, con la loro sede e con le attività effettivamente svolte. Anche in questo caso si tratta della celebrazione di un cinquantennale di attività ufologica ininterrotta.

 

UFO nel 2018: risale il numero degli avvistamenti in Europa

Dopo quelli sulla raccolta del Centro Italiano Studi Ufologici, cominciano ad arrivare i primi dati sul numero degli avvistamenti UFO nel 2018 dagli altri paesi europei. интернет заявки на дебетовую карту

Da alcuni anni, infatti, già nel mese di gennaio le organizzazioni nazionali che fanno parte del network EuroUfo mettono in comune i totali annuali per avere un quadro comune a livello continentale.

Il primo a farsi avanti è stato Jean-Marc Wattecamps per il COBEPS (Comité belge d’étude des phénomènes spatiaux) con i dati relativi alle province francofone del Belgio (76 segnalazioni nel 2018), cui ha fatto eco Frederick Delaere (Belgisch UFO-meldpunt) per dare conto di 179 avvistamenti nelle province fiamminghe, con tanto di rapporto dettagliato già disponibile e scaricabile, che portano il totale nazionale a 255  (in forte aumento rispetto all’anno precedente, che aveva invece visto una consistente diminuzione).

Dalla Germania è intanto arrivato il numero delle segnalazioni raccolte dal CENAP (Centrales Erforschungs-Netz außergewöhnlicher Himmels-Phänomene): 326, come riportato da Hansjürgen Kohler, anche qui in netto aumento rispetto al 2017, ma non ancora tornate al livello degli anni precedenti.

Björn Borg riferisce invece di 132 avvistamenti raccolti in Finlandia dalla Suomen  Ufotutktijat (Finnish UFO Research Association), una via di mezzo tra i 107 dell’anno 2017 e i 188 del 2015.

Si tratta ovviamente di dati provvisori e parziali, ed è ancora presto per un quadro completo e dettagliato, di cui daremo conto come al solito nei prossimi mesi. Il riepilogo relativo al 2017 e agli anni precedenti è consultabile qui.

Morto l’ufologo belga Franck Boitte

L’11 dicembre è morto a Challans, in Francia, l’ufologo belga Franck Boitte.
Nato nel 1940, appassionato di dischi volanti fin dall’adolescenza, nel 1972 fu tra i primi soci della SOBEPS (Société Belge d’Etudes sur les Phénomènes Spatiaux), per la quale in vent’anni condusse numerose indagini, intervistando oltre 250 testimoni (molti nel corso della grande ondata belga del 1989) e scrivendo decine di articoli sulla rivista Inforespace.
Laureato in ingegneria amministrativa e in informatica, nel 1992 si era trasferito a vivere in Francia. Dal 2009 ha fatto parte del collettivo EuroUfo.net
Fra le sue pubblicazioni monografiche, spiccano il catalogo degli avvistamenti nell’ondata-UFO belga del 1954 (2005), l’indice generale dei primi 100 numeri di Inforespace, il catalogo generale dei casi con umanoidi in Belgio (2010), una valutazione retrospettiva dell’ondata belga 20 anni dopo (2009).

Belgio: tutti i casi fotografici

E’ fresco di stampa per le Edizioni UPIAR il volume “Belgium in UFO Photographs”.
Lo firmano due ufologi veterani, lo spagnolo Vicente-Juan Ballester Olmos e il belga Wim van Utrecht, che hanno unito le loro competenze non solo per raccogliere e presentare, ma soprattutto per analizzare accuratamente l’insieme dei casi fotografici (84 in tutto) avvenuti in Belgio dal 1950 al 1988, subito prima della grande ondata di avvistamenti (che costituirà il piatto forte del successivo “secondo volume”).
Da oltre quindici anni Ballester Olmos si è concentrato sulla casistica fotografica, con un progetto di raccolta e catalogazione mondiale chiamato Fotocat, che ha finora raccolto 12.200 casi e pubblicato sette monografie e numerosi articoli.
Come in precedenza aveva già fatto per la Norvegia, per il catalogo belga si è appoggiato ad un esperto locale che come lui condivide l’approccio scientifico e la partecipazione al collettivo EuroUfo.net.
Il risultato di questa collaborazione trans-nazionale non è un semplice catalogo, ma un esempio di scuola di come si possa analizzare la casistica ufologica in maniera razionale, utilizzando varie competenze tecniche per estrarre i dati utili a cercare una spiegazione, ogni volta che questa è possibile.
Come i precedenti lavori del progetto Fotocat, l’opera è disponibile gratuitamente in formato digitale sulla piattaforma Academia.edu, mentre collezionisti e biblioteche possono procurarsi l’edizione cartacea (400 + XII pagine in grande formato a colori, con 366 foto e illustrazioni, grafici e statistiche, un’accurata bibliografia) ordinandola dal negozio on line UPIAR Store.