Capodanno 2017: dal cielo piovono UFO incendiari, pardon, lanterne cinesi.

Le cosiddette lanterne cinesi, soprattutto quelle di grandi dimensioni, che possono restare visibili anche per 5-10 minuti e che emettono una luce assai intensa ormai da più di dieci anni costituiscono una fonte frequentissima di errore per i testimoni UFO.

Nell’estate del 2009 forse alcune centinaia di avvistamenti – soprattutto in Campania – furono dovute a cause di questo tipo e contribuirono a generare una vera e propria ondata UFO propulsa (e fu la prima volta in quella misura) non più dai media tradizionali ma in larghissima parte dai social network e da Youtube oppure da altri strumenti di condivisione telematica.

Di là dall’impegno che provocano agli studiosi di ufologia, ne è sempre stato rimarcato il pericolo per la sicurezza dovuto ad incendi.

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I resti di una lanterna cinese con involucro verde nelle campagne di Buttigliera Alta (Torino), la mattina del 1° gennaio (foto Paolo Fiorino – CISU)

 

Complice le condizioni siccitose, a cavallo fra il 31 dicembre ed il 1° gennaio, stando alle notizie che abbiamo raccolto stavolta sono stati particolarmente  numerosi gli incendi provocati da lanterne usate magari in violazione di ordinanze comunali di divieto emesse in parecchie regioni.

Qui ricordiamo solo alcuni degli episodi della notte di Capodanno: il peggiore sembra essere quello verificatosi al porto di Napoli, dove al molo presso cui erano ormeggiate le imbarcazioni del “Circolo del Remo e della Vela Italia” sono cadute decine di lanterne ancora accese. Diciotto barche sono state distrutte o danneggiate dalle fiamme.

Incendi boschivi sono stati addebitati alle lanterne anche nell’Alta Bergamasca, dove il sostituto direttore della sala operativa dei Vigili del Fuoco di Curno ha auspicato che sull’uso di quegli aerostati sia imposto un divieto generalizzato.

Danni e piccoli incendi sono segnalati anche in Brianza e nella stessa Milano.

A Campedello (Vicenza), invece, un agricoltore ha mostrato sconsolato al quotidiano locale cinque lanterne cadute sui suoi appezzamenti coltivati e ora in parte bruciati – e l’elenco potrebbe continuare.

Il Centro Italiano Studi Ufologici  chiede prudenza nell’uso di questo strumento di divertimento, sia per senso civico sia perché provoca un enorme numero di segnalazioni da parte di gente stupita che invece guarda… dell’aria riscaldata.

Un ringraziamento per la collaborazione a Gildo Personè e Roberto Labanti.

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