Uno strano oggetto in un bosco… 55 anni dopo

Alla fine di luglio, una notizia proveniente dal Canada ha riportato all’attenzione sia gli anni della prima Guerra Fredda fra blocco comunista e quello occidentale, sia una delle cause per un certo numero di avvistamenti UFO – anche fra quelli classici – avvenuti nel periodo che va fra il 1948 e i primi anni anni ’60 del secolo scorso.

La stampa canadese ha spiegato che, dopo tanti anni, i McPherson, una famiglia di Moncton, nella provincia del New Brunswick, erano riusciti a risalire all’origine del ritrovamento di una grande, misteriosa “capsula” caduta fra i rami di un albero presso monte Lutes, una quindicina di chilometri a nord di Moncton.

Si trattava di un oggetto metallico pesante 181 kg, dotato di grandi lenti, dall’aspetto palesemente “spaziale”. Portato alla fattoria dei McPherson e soggetto alla curiosità locale, fu preso in consegna prima dalla Polizia a cavallo e poi dall’esercito.

I sospetti e le recriminazioni negli anni successivi furono alimentati da un paio di richieste di notizie sulla natura dell’oggetto da loro recuperato respinte dalle Forze armate.

Ora i McPherson sono soddisfatti: la declassificazione di alcuni documenti d’archivio della CIA ha chiarito in via definitiva all’intera cittadina canadese ciò che agli occhi dello storico era già prima altamente plausibile. Quella “capsula” in realtà era il complesso fotografico per ricognizione strategica di un pallone operante ad altissima quota, parte del Programma Genetrix dello Strategic Air Command (SAC) statunitense, programma rivolto ad aumentare le capacità di intelligence aerea sull’Unione Sovietica e sui suoi paesi satellite.

Il Programma Genetrix è da considerarsi il culmine qualitativo dell’impiego di palloni stratosferici a fini di ricognizione militare: esso prende le mosse nell’autunno del 1947, con il primo lancio dello Skyhook e prosegue per tutto il decennio successivo (Progetti Mogul, Moby Dick, ecc.), a volte usando come copertura l’impiego scientifico di quegli enormi aerostati.

L’uso dei palloni stratosferici per scopi di intelligence cominciò a declinare a partire dal 1956, quando gli Stati Uniti introdussero l’aereo da ricognizione U-2 e, anni dopo, l’ineguagliato SR-71 Blackbird. Lo sviluppo della ricognizione via satellite fece il resto.

Per restare a un esempio italiano di avvistamenti UFO di quegli anni probabilmente dovuti a cause di questo tipo, si possono menzionare le osservazioni che furono fatte il 28 gennaio 1956 su tutta la Puglia. E’ altamente probabile che quegli episodi fossero dovuti ad un’ondata di lanci di Genetrix fatta dall’aeroporto militare di Giebelstadt, nel sud della Germania.

Oggi l’uso a fini militari dei palloni stratosferici è scomparso e quello scientifico ha perso gran parte della sua importanza. Sotto il profilo dell’indagine dei casi ufologici, è assai più probabile che siano scambiati per UFO aerostati di grandi dimensioni come le mongolfiere, oggi sempre più tecnicamente sofisticate, dalle forme improbabili e dotate di superfici altamente riflettenti.

Un bellissimo esempio di questo tipo è costituito dalle osservazioni che il 20 settembre 2016 interessarono una parte non piccola del territorio italiano.

[Nell’immagine in evidenza: uno dei primi lanci operativi del Programma Genetrix, il 10 gennaio 1956. Fonte: account Twitter del “National Reconnaissance Office”, NRO]

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