20 marzo 2024: La prima giornata europea degli UAP? – Parte 1

Mercoledì 20 marzo 2024, il Parlamento europeo ha ospitato a Bruxelles un meeting sui Fenomeni Anomali Non Identificati (abbreviato UAP, o PAN in francese). L’evento, il primo sugli UFO al Parlamento europeo in oltre 30 anni, è stato organizzato su iniziativa dell’eurodeputato Francisco Guerreiro, membro del gruppo politico dei Verdi (Greens/EFA). Tra i relatori e i partecipanti registrati, una dozzina di organizzazioni ufologiche europee e internazionali, presenti o rappresentate, si sono riunite in una sala del parlamento europeo. Quasi 150 persone hanno seguito le discussioni online. Quale seguito possiamo aspettarci o immaginare da questa giornata memorabile? “Il mio lavoro come membro del Parlamento europeo si concentra sulla creazione di un sistema europeo unificato, per il monitoraggio, la raccolta e l’analisi dei dati sugli UAP. L’Unione Europea, composta istituzionalmente da 27 Stati membri, non ha un sistema di questo tipo. Di conseguenza, migliaia di cittadini e professionisti esperti non sanno o non si sentono sicuri nel segnalare eventi che non riescono a spiegare”, ha dichiarato l’eurodeputato Francisco Guerreiro nella sua introduzione all’evento “Fenomeni anomali non identificati, spazio aereo dell’UE: segnalazione e valutazione scientifica” che si è tenuta il 20 marzo 2024 presso il Parlamento europeo a Bruxelles. (1) Questo politico portoghese indipendente, femminista, vegano, figlio di un biologo e molto impegnato per il benessere degli animali, la causa LGBT e contro ogni forma di discriminazione, siede come membro del gruppo Verde/EFA al Parlamento europeo e nelle commissioni Pesca, Agricoltura, Bilancio e Mercato interno del Parlamento europeo. (2) Sul tema degli UAP, Francisco Guerreiro era inizialmente molto scettico, come ha riconosciuto in numerose occasioni. Fino ad allora, gli UAP non erano stati un problema per questo rappresentante, uno dei 21 eurodeputati portoghesi al Parlamento europeo. La questione non sembrava né importante né credibile. Per Guerreiro, tutto è iniziato con le audizioni del Congresso degli Stati Uniti nella primavera del 2023. Queste discussioni pubbliche, ufficiali, bicamerali e bipartisan hanno attirato la sua attenzione, mostrandogli che al di là dell’Atlantico la questione non solo era presa sul serio, ma era anche altamente politica e ampiamente trattata dai media nazionali. L’opinione di Francisco Guerreiro sugli UAP a quel punto è cambiata. L’incontro con il team della Coalizione UAP dei Paesi Bassi ha rafforzato il suo nuovo punto di vista: “Tutto il mondo ne parla, il Congresso degli Stati Uniti se ne è occupato, ma nell’UE non ho ancora sentito alcun dibattito in merito” ha dichiarato. (3) Così Francisco Guerreiro ha iniziato a porre domande, prima di tutto per iscritto, sotto forma di interrogazioni parlamentari rivolte ai servizi della Commissione. La Commissione era tenuta a rispondere per iscritto a tali interrogazioni scritte entro un massimo di sei settimane.    

PRIMA LE DOMANDE SCRITTE DEL MEP

La prima interrogazione scritta di Francisco Guerreiro è stata pubblicata il 28 luglio 2023. È stata protocollata nei giorni successivi alle audizioni della Sottocommissione per la Sicurezza Nazionale della “Commissione per la Supervisione e la Responsabilità della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti”, dell’ex ufficiale dei servizi segreti dell’Aeronautica Militare David Grusch, dell’ex comandante della Marina Militare David Fravor e di Ryan Graves, direttore esecutivo di Americans for Safe Aerospace (ASA, la prima associazione statunitense dedicata agli UAP e guidata da un ex ufficiale militare, tenente e pilota di F-18 con oltre 10 anni di servizio nell’Aeronautica Militare). La domanda di Guerreiro alla Commissione riguardava gli eventuali rapporti e protocolli europei esistenti sugli UAP. In particolare è stato chiesto “la Commissione dispone di conoscenze o di documentazione raccolta dagli Stati membri o dalle agenzie dell’UE, come l’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale?”. E ancora “L’Agenzia europea per la difesa (EDA) ha rapporti sugli UAP e l’EDA ha protocolli interni per ricevere rapporti sugli UAP dagli Stati membri in modo trasparente e responsabile?” – “L’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) dispone di rapporti sugli UAP e di protocolli interni per ricevere rapporti sugli UAP da parte di piloti e operatori radar? (4) Il 9 novembre 2023, poco più di tre mesi dopo (invece delle sei settimane massime previste dal Regolamento del Parlamento europeo), la Commissione ha dato prova della sua ignoranza per voce del commissario francese Thierry Breton, le cui competenze comprendono lo spazio e la difesa. Egli ha sottolineato, ad esempio, che l’EDA “non possiede alcun documento che corrisponda al tema dei fenomeni anomali non identificati (UAP)“. O, ancora, che “la raccolta di conoscenze o documentazione sui fenomeni anomali non identificati non è comunque uno degli obiettivi del Programma spaziale dell’UE, attuato dall’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale (EUSPA)”. (5)  Il 31 gennaio 2024, Guerreiro ha presentato altre due interrogazioni scritte alla Commissione. Una riguarda l’aggiornamento del regolamento UE sull’aviazione civile per includere la rendicontazione degli UAP (6), l’altra il monitoraggio e la rendicontazione degli UAP nella legge spaziale dell’UE (7). All’interrogazione sull’aviazione civile ha risposto undici settimane dopo la rumena Adina-Iona Valean, commissario europeo per i trasporti. Questa risposta dell’11 aprile 2024 – che sottolinea che le conclusioni dello studio di valutazione del regolamento sull’aviazione civile, pubblicato nel 2020, non menzionano la necessità di tenere conto degli UAP – è in linea con le precedenti dichiarazioni della Commissione, che afferma di non sapere e di non voler sapere nulla su UFO, UAO (Unidentified Aerial Objects) e UAP…(8). La risposta del commissario francese Thierry Breton, pubblicata infine il 23 aprile, cerca di chiudere il dibattito: “L’inclusione del sistema di segnalazione dei fenomeni anomali non identificati (UAP) va oltre le capacità tecnologiche dell’UE e la base giuridica della legislazione. Il settore degli UAP è considerato una competenza degli Stati membri, che consente loro di affrontare questi fenomeni in base alle esigenze di sicurezza nazionale (…). Non è quindi incluso nell’ambito dei servizi di sorveglianza e tracciamento spaziale (SST) dell’UE né nelle attività relative agli oggetti in prossimità della Terra (NEO)”. (9) Tra l’altro, il 9 aprile 2024, la Commissione europea ha anche annunciato che qualsiasi futura proposta di legislazione spaziale sarà pubblicata, al più presto, nell’autunno del 2024. (10)

INTERVENTO IN PLENARIA DELLA DURATA DI UN MINUTO

Torniamo al Parlamento europeo. Appena una settimana dopo le due interrogazioni scritte del 31 gennaio, l’eurodeputato Guerreiro ha preso la parola sul tema degli UAP in una sessione plenaria a Strasburgo. Questo intervento pubblico sull’argomento, il primo videoregistrato, ha fatto scalpore e ha reso Francisco Guerreiro famoso tra le reti ufologiche paneuropee e internazionali. Il suo discorso del 5 febbraio 2024, della durata di un minuto, è stato molto semplice: ha passato in rassegna il progetto di legislazione spaziale europea, facendo un collegamento con i dibattiti negli Stati Uniti e sottolineando la minaccia alla sicurezza rappresentata dall’assenza di relazioni europee sulla questione UFO. Nel suo discorso mirato egli ha sostenuto gli emendamenti che ha presentato. Un secondo intervento è seguito alla sessione plenaria successiva, l’11 marzo, il giorno dopo la pubblicazione del rapporto AARO. Un rapporto pubblico che Guerreiro, citando Luis Elizondo, ha definito “intenzionalmente disonesto, impreciso e pericolosamente fuorviante”. 

 “Per me e per molti altri, una cosa sembra razionale e ovvia: qualcuno sta nascondendo qualcosa, e non sono quelli che stanno cercando le risposte” ha dichiarato. (11) (12)  Una dozzina di interviste, metà delle quali trasmesse in podcast, hanno accompagnato a febbraio e marzo 2024 la copertura mediatica degli interventi dell’eurodeputato Francisco Guerreiro.(13) Il suo feed X (ex-Twitter) comprende una dozzina di tweet sugli UAP. I suoi video del 5 febbraio (83.500 visualizzazioni, 451 Mi piace e 170 ReTweet) e ancora di più quelli dell’11 marzo (138.000 visualizzazioni, 969 Mi piace, 351 ReTweet) hanno fatto audience. A questo podio è seguito l’annuncio dell’evento del 20 marzo (76.000 visualizzazioni, 376 Mi piace e 174 ReTweet) e il suo replay, pubblicato il 21 marzo (72.600 visualizzazioni, 724 Mi piace, 220 ReTweet).(14) (15) (16) (17) L’argomento UFO “è un buzz”, popolare e unificante, utilizzando tag come #UFOTwitter e #UFOx. I maggiori influencer UFO americani hanno sostenuto l’europarlamentare, ma che dire del suo impatto politico?

UN CENNO ALLA PROPOSTA DI RISOLUZIONE INDIVIDUALE

L’11 marzo è anche il giorno in cui il Parlamento europeo registra la risoluzione presentata da Francisco Guerreiro sugli UAP. Questa proposta di risoluzione individuale riguarda l’aggiornamento del regolamento UE sulla segnalazione, l’analisi e il monitoraggio degli eventi nell’aviazione civile per includere le segnalazioni di fenomeni anomali non identificati. (18) Si tratta del regolamento n. 376/2014, che riguarda solo l’aviazione civile e non la legislazione sullo spazio.

Francisco Guerreiro non è nuovo a questo approccio, una leva politica che ha già utilizzato per chiedere “l’istituzione di un progetto pilota per il reddito universale in tutta l’UE”. Ma anche per “la creazione di un meccanismo di finanziamento della Palestina”. (19) Si tratta di uno strumento previsto dal Regolamento del Parlamento che ogni deputato può sfruttare… con il rischio di rimanere isolato! “Ai sensi dell’articolo 143 del regolamento del Parlamento, ogni singolo deputato può presentare una proposta di risoluzione su una questione che rientra nelle sfere di attività dell’UE”, spiega il Parlamento europeo sul suo sito web. Le mozioni ricevibili sono deferite alla commissione competente, che decide se dare seguito alla proposta di risoluzione e, in caso affermativo, quale procedura seguire”. La proposta di risoluzione sarà assegnata alla commissione Trasporti (TRAN)? E in particolare, sarà esaminata entro giugno 2024? O sarà respinta a priori dai coordinatori del TRAN? L’ufficio di Francisco Guerreiro ancora non lo sa.  

NESSUN RISULTATO POLITICO DA RIVEDERE?

Cosa dire di questa incursione dei domini UFO / UAP nel Parlamento europeo? Un emendamento sulla legislazione spaziale europea che gli altri deputati non hanno accettato? Interrogazioni scritte alle quali la Commissione risponde ripetutamente di non avere informazioni in merito? I riflettori puntati su un nome falsamente “nuovo”: “Unknown Airborne Objects” (UAO), una nomenclatura utilizzata dalla CIA già nel 1950 in un memo, il cui acronimo ricorda anche gli “Unconventional Aerial Objects” dell’era APRO negli anni 60 e 70? Una risoluzione individuale, soggetta alla buona volontà del Presidente del Parlamento europeo? Di fronte a questi risultati, il curriculum dell’eurodeputato Francisco Guerreiro sembra tutt’altro che positivo. Ma la verità, come sappiamo, è là fuori. Per me sono evidenti diverse cose. La prima è che Francisco Guerreiro è riuscito a suscitare un dibattito. Le sue manovre per politicizzare la questione UAP, cioè per riportarla in auge all’interno del Parlamento europeo – nonostante l’assenza di un’agenda legislativa dedicata – sono riuscite a sfruttare l’intera gamma di strumenti e mezzi istituzionali a sua disposizione: interrogazioni scritte, tempo di dibattito in plenaria, organizzazione di workshop, risoluzioni individuali. L’uso dei social network, rivolgendosi alle comunità UFO e agli influencer direttamente online, ha permesso all’eurodeputato portoghese “di creare un buzz”, cioè di guadagnare e imporre visibilità sul tema, aggirando così il disconoscimento che i suoi colleghi e i rappresentanti del Parlamento europeo hanno subito. Ottenendo e imponendo visibilità sull’argomento e aggirando così il licenziamento che i suoi colleghi e i rappresentanti delle istituzioni europee gli hanno formalmente rivolto. Un altro punto molto importante, che a mio avviso sarà ricordato dalla storia, è l’indiscutibile sostegno politico di Guerreiro ai testimoni di ogni ambito, passati, presenti e futuri. Questo impegno contro la stigmatizzazione dei testimoni e delle loro storie è in linea con la lotta dei Verdi europei per la dignità di ogni individuo e contro la discriminazione. Si tratta di rispettare i diritti fondamentali. Nessuno nell’Unione europea, compresi i testimoni e i contatti UAP, deve essere sottoposto a molestie o trattamenti degradanti. Soprattutto, al di là di ogni decifrazione della strategia di influenza e della dichiarazione politica a favore dei diritti umani fondamentali – una posizione costante dell’eurodeputato Francisco Guerreiro – la cosa più importante per me è là fuori – è l’emergere di una lobby UFO in Europa.  (continua nella parte 2)  

NOTE E RIFERIMENTI

(1) «UAP: Reporting and Scientific Assessment in the European Parliament» on 20 March 2024, EuroUFO, published on 22 March 2024, https://www.youtube.com/watch?v=puUeTG8_ctw&t=1s

(2) https://www.europarl.europa.eu/meps/en/197645/FRANCISCO_GUERREIRO/home

(3) https://www.msn.com/en-ie/news/world/ufos-over-europe-inside-the-eu-s-first-conference-on-unidentified-aerial-phenomena/ar-BB1kuS4I

(4) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2023-002375_EN.html

(5) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2023-002375-ASW_EN.html

(6) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2024-000314_EN.html

(7) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2024-000318_EN.html

(8) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2024-000314-ASW_EN.html

(9) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2024-000318-ASW_EN.html

(10) https://www.euractiv.com/section/industrial-strategy/news/thierry-breton-says-european-space-law-might-be-presented-after-the-summer/

(11) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/CRE-9-2024-02-05-INT-1-203-0000_EN.html

(12) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/CRE-9-2024-03-11-INT-1-227-0000_EN.html

(13) https://www.franciscoguerreiro.eu/pt/entrevista

  Traduzione di Matteo Marrocu

 

 

Charles-Maxence Layet

Assistente parlamentare europeo tra il 2009 e il 2024,  Charles-Maxence Layet è uno scrittore e giornalista scientifico freelance, specialista di nuove tecnologie energetiche, caporedattore ed editore del volume “Orbs Special Contact” dedicato agli UFO e all’ipotesi extraterrestre. Il suo percorso si concentra principalmente sulla dimensione umana del fenomeno UAP.

Bologna, 18 novembre – “L’ufologia al tempo degli UAP”

Il 38° Convegno nazionale di ufologia, organizzato come ogni anno dal Centro Italiano Studi Ufologici, si svolgerà a Bologna sabato 18 novembre 2023.

L’incontro, che dopo tre anni di convegni “virtuali” sarà nuovamente in presenza, avrà come titolo L’ufologia al tempo degli UAP – Lavori in corso, aperture ufficiali  e nuovi organismi per affrontare nuovi e vecchi UFO”.

L’ultimo convegno tenutosi dal vivo, proprio a Bologna nel 2019, era stato dedicato agli “UFO del Pentagono” analizzando la fase iniziale del coinvolgimento nello studio degli UFO/UAP da parte degli enti pubblici statunitensi.

Dopo quattro anni, quella che sembrava un’iniziativa poco più che embrionale si è trasformata in una realtà concreta ed importante con l’All-domain Anomaly Resolution Office (AARO), che si sta mostrando come una vera e propria versione Anni 2000 dello storico Project Blue Book. A questo si sta ora aggiungendo il coinvolgimento – questo invece del tutto inedito – del mondo scientifico, rappresentato della NASA, con prospettive dalle potenzialità notevoli.

Siamo quindi nel pieno dell’era degli UAP, anche se non deve sfuggire che dietro la nuova sigla e i nuovi organismi di studio quello che troviamo sono pur sempre i nostri vecchi UFO, accompagnati da tutte le problematiche, le contraddizioni e gli spunti di interesse con i quali l’ufologia ha cercato di confrontarsi in oltre sette decenni.

Nel convegno di Bologna si parlerà quindi degli sviluppi continui e tumultuosi di questa nuova ufologia “ufficiale”, ma non perdendo di vista gli studi e gli approfondimenti che il nostro centro conduce da tempo e che, anzi, risultano ancora più interessanti da proporre oggi, a fronte di una sorta di “rigenerazione” dell’argomento e della sua immagine pubblica.

Parleremo quindi di lavori in corso e di progetti futuri, oltre che del rinnovato interesse per l’argomento ufologico che gli UAP stanno generando.

L’incontro, con inizio alle ore 15, è come sempre gratuito ed è aperto a tutti gli iscritti del Centro Italiano Studi Ufologici. I non associati che desiderassero partecipare possono farne richiesta alla segreteria del CISU (cisu@ufo.it).

È inoltre previsto un collegamento in streaming attraverso la piattaforma Zoom Meeting (con modalità comunicate dalla segreteria ai nostri soci e collaboratori). Alcune delle relazioni del convegno saranno successivamente rese disponibili sul canale YouTube del CISU.

 

2021: tante parole, pochi UFO

di Stefano Innocenti e Gian Paolo Grassino

 

Il 2021, è stato un anno dal punto di vista ufologico decisamente contraddittorio. Da una parte gli UFO sono tornati ad occupare le pagine dei giornali con gli articoli sui nuovi studi “ufficiali” promossi dal Pentagono, dall’altra tutto questo clamore non si è tradotto in un aumento degli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati, che sono rimasti in numeri paragonabili a quelli degli ultimi anni.

Da un primissimo elenco delle sole segnalazioni giunte direttamente sul sito del CISU, Andrea Bovo ha conteggiato 78 avvistamenti con la curiosa caratteristica di un sensibile calo ad agosto, che di solito è invece un mese “ricco”, nonostante la ripartenza e le prime vacanze dopo il lockdown.

E’ un po’ prematuro fare ragionamenti generali, ma probabilmente anche questo secondo anno di Covid-19 ha fatto sì che si uscisse poco di casa e conseguentemente ci fossero meno occasioni per guardare il cielo.

Le caratteristiche delle osservazioni sono state quelle ormai costanti negli ultimi tempi: luci misteriose che di volta in volta si rivelavano essere satelliti artificiali, bolidi o razzi di segnalazione, quando li si è visti ad occhio nudo, oppure riflessi nelle lenti delle fotocamere dei cellulari o quando sono apparsi a sorpresa nelle fotografie.

L’anno era iniziato infatti con una nuova ondata di avvistamenti dei satelliti Starlink di Elon Musk, a formare lunghi “trenini” di luci che riempivano di stupore chi, ancora, non era a conoscenza della loro esistenza.

L’unico fatto originale dell’anno è stato forse il ritorno degli “UFO triangolari” che per un po’ si sono visti in tutti i cieli italiani, come nel caso delle luci a triangolo osservate nella zona del poligono di Monteromano con il conseguente tam tam su Youtube che, come gli altri social media, è stato uno dei canali preferenziali di diffusione delle notizie, ma più spesso delle “emozioni”, di avvistamenti ufologici.

https://www.ilfaroonline.it/2021/10/16/un-ufo-triangolare-avvistato-a-trastevere-lanalisi-del-caso/442127/

 

Intanto negli USA…

Come si diceva, nell’anno appena concluso gli UFO sono ritornati improvvisamente di moda grazie all’interesse mostrato dal Pentagono in seguito agli avvistamenti che negli ultimi anni hanno avuto come protagonisti i piloti di aerei militari statunitensi, spesso durante missioni di addestramento.

Dopo annunci ed attesa, il 25 giugno è stato reso noto il rapporto preliminare sugli UAP (Unidentified Aerial Phenomena) che i militari hanno presentato al Senato degli Stati Uniti.

Al di là della genericità delle affermazioni e dei dati riportati, l’affermazione di aver registrato più di cento casi ritenuti non spiegabili in termini convenzionali è stata generalmente letta come la definitiva certificazione della realtà del fenomeno UFO e – secondo alcuni un po’ più fantasiosi – della sua natura non terrestre.

Come però molti ufologi un po’ meno ingenui avevano pronosticato, finora la montagna ha partorito il topolino: il 23 novembre è stata infatti annunciata l’istituzione di un “gruppo di coordinamento per l’identificazione e la gestione degli oggetti aerei” (AOIMSG) con lo scopo di analizzare ed identificare gli oggetti volanti rilevati nelle zone aeree dedicate alle esercitazioni militari e più in generale di prevenire i rischi per la sicurezza del volo e per quella nazionale.

In poche parole il tutto sembra ricondotto a problematiche molto “terrestri”, a capire cosa ci può essere dietro ad intrusioni negli spazi aerei di interesse militare.

A differenza di quanto molti auspicavano – e speravano – siamo quindi molto distanti dal famoso Project Blue Book che dal 1951 al 1969 raccolse ed indagò migliaia di casi di avvistamenti UFO da parte di militari e soprattutto di privati cittadini. Casomai questa commissione fa tornare alla memoria i primi uffici di studio degli UFO, a cavallo tra gli Anni 4O e l’inizio dei 50, che si avvicinavano al fenomeno con la sola preoccupazione di trovarsi di fronte a qualche arma segreta straniera.

https://www.defense.gov/News/Releases/Release/Article/2853121/dod-announces-the-establishment-of-the-airborne-object-identification-and-manag/

Inoltre, trattandosi di una commissione che opererà nell’ambito dell’intelligence militare, si tratterà di un lavoro coperto da regole di segretezza molto restrittive e al pubblico finiranno per arrivare poche informazioni, lasciando purtroppo lo spazio per voci e illazioni come quelle che ancora circondano il fantomatico Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP) sul quale un personaggio come Luis Elizondo ha costruito tutte le sue attività para-ufologiche.

E i militari italiani?

Volendo guadare a cosa succede nel nostro Paese nell’ambito degli interessi delle Forze Armate, a fine anno è stato reso pubblico il consueto report del Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, che quest’anno ha raccolto 9 segnalazioni di privati cittadini, due delle quali facilmente attribuite ai satelliti Starlink. Sia da questa, sia dalle altri fonti a disposizione non emerge quindi nessuna similitudine con le osservazioni durante le esercitazioni navali USA, che finiscono per sembrare come un’anomalia nel pur articolato mondo ufologico.

http://www.aeronautica.difesa.it/organizzazione/loStatoMaggiore/organigramma/RGS/Oggetti%20Volanti%20Non%20Identificati/Documents/OVNI_202108.pdf

 

Il tempo dei complotti

In mancanza di fatti salienti è rimasto quindi spazio per le parole, spesso diventate chiacchiere sui social, non di rado a sfondo complottistico.

Anche nel 2021 si è infatti parlato molto di complotti, dai no-vax che insistono a negare l’epidemia e purtroppo ne muoiono, ai terrapiattisti che per loro fortuna rischiano solo la derisione, seppure pesante, fino ad arrivare a coloro che insistono col dire che la Terra è in mano ad extraterrestri “rettiliani” che insieme ai poteri forti ci comandano a bacchetta e leggono i nostri pensieri. Senza dimenticare quelli che – ancora oggi – vedono costruzioni su Marte e sulla Luna ma al tempo stesso negano che l’uomo ci sia mai stato.

Proprio su questo argomento, di stringente attualità, Paolo Toselli, nella sua attività di studioso ed esperto di leggende contemporanee, ha pubblicato il volume Complottismi (Editrice Bibliografca) che si occupa dei meccanismi che, partendo dalla sfiducia nella scienza e nelle istituzioni, portano a immaginare gruppi occulti di potere, in combutta con forze demoniache o razze aliene. Nel libro non mancano infatti i riferimenti ai complotti di ambito extraterrestre che hanno accompagnato la storia dell’ufologia fino dai suoi albori.

https://www.letture.org/complottismi-paolo-toselli

 

Per il CISU un altro anno di lavoro

Come già per il 2020, anche lo scorso anno il lockdown ha portato  la nostra comunità ad avere più tempo da dedicare all’ufologia e così, registriamo – piccolo fatto positivo in un altro anno negativo – un incremento delle attività di raccolta, catalogazione della casistica ed avanzamento dei vari progetti di ricerca del CISU.

Nel corso del 2021 sono state molte le occasioni di incontro virtuale fra gli studiosi e i collaboratori del Centro Italiano Studi Ufologici:   oltre all’assemblea degli iscritti si sono tenute altre dieci riunioni periodiche di aggiornamento e due incontri dedicati all’approfondimento di argomenti specifici (l’indagine su un complesso caso di abduction, un incontro di formazione su “Indagine, raccolta, archiviazione, catalogazione, analisi dei casi di avvistamento”).

Infine è stato tenuto in modalità virtuale “da remoto” anche il nostro 36° convegno annuale che è stato dedicato – volutamente in controtendenza – agli avvistamenti tratti dai nostri archivi, al trovare e riscoprire quei casi che dovrebbero essere sempre il nostro principale focus di interesse.

Un modo, anche questo, per rispondere al clima di “follia” collettiva di questo periodo: noi, che nella scienza crediamo, cerchiamo una spiegazione razionale che possa farci comprendere quali siano i meccanismi che portano a mal interpretare fenomeni sociali o naturali, nella speranza che tutto questo serva sempre più a studiare nel migliore dei modi l’affascinante fenomeno degli Oggetti Volanti Non Identificati.