Tre dischi volanti sulla Tuscia

Tra gli avvistamenti segnalati al CISU nel primo trimestre del 2021, pochi meritano di essere raccontati ed esaminati in dettaglio.  Due di questi sono, fra loro correlati nel tempo e nello spazio, sono avvenuti a febbraio in provincia di Viterbo. микрозайм без процентов и отказов на карту

Giovedì 11, alle ore 20,  un automobilista nei pressi di Tuscania osserva un oggetto di “forma sferica piatta con luci verdi tutte intorno al suo perimetro ed una luce bianca nel centro” più grande della Luna piena (che non è visibile nel cielo sereno). Nell’arco di pochi secondi l’oggetto si allontana con  luminosità fissa e moto uniforme al di sopra della Strada Castel di Salce, senza nessun rumore.

Esattamente una settimana dopo, giovedì 18 febbraio, sempre alle ore 20, una signora di Montefiascone che sta cucinando sente chiedere ad alta voce dalla figlia, che si trova nella sua cameretta, cosa sia il forte rumore che proviene dall’esterno. Uscita per controllare, la donna e le sue due figlie osservano due grandi dischi rotondi, ad un’altezza come quella a cui volano gli elicotteri. Tutt’intorno al bordo dei dischi si vedono luci verdi vicine tra loro, come fossero faretti ma senza fasci di luce, ben distinti e distinguibili nel cielo sereno e senza Luna. Inoltre è visibile un’altra luce più in alto, piccola e rossa. Il movimento degli oggetti è uniforme da est a ovest, dove scompaiono dopo circa 45 secondi, accompagnati da un rumore simile a quello di elicotteri, ma non proprio lo stesso. Nei giorni successivi viene a sapere che anche altri compaesani hanno udito il forte rumore,  senza però vedere nulla.

Sono evidenti lo somiglianze fra i due avvistamenti, avvenute in due zone abbastanza vicine in linea d’aria: le luci perimetrali ed una centrale, di colori simili. Diverse invece le segnalazioni circa l’aspetto uditivo: silenziosa la prima, rumorosa la seconda. La prima ipotesi che viene in mente è quella di elicotteri militari, specialmente per il secondo caso.  Non solo per il rumore  che sembrava quello di un elicottero, ma anche per le dimensioni e la quota. Ci risulta infatti che lungo quel percorso  (la rotta denominata “Romeo53”) ci sono voli diurni e notturni di elicotteri militari che hanno luci verdognole sulla pale del rotore orizzontale ed una luce centrale. Si tratta di elicotteri stealth che, oltre ad avere una minore traccia radar, hanno anche degli schermi che attutiscono il rumore delle pale, costruite in materiale composito.

Un primo problema per questa ipotesi sta però nel fatto che le luci sulle pale, una volta in veloce rotazione, risultano come un’aureola luminosa e non come punti fissi o in movimento, a meno che si tratti di luci pulsanti stroboscopiche, che possono sembrare fisse o in lento movimento.

Un secondo problema riguarda invece il primo caso:  il rumore non si sentiva, anche se non è detto non ci sia stato e non sia stato percepito a causa delle condizioni ambientali (ad esempio un forte vento in direzione contraria).

Casi risolti quindi? Non è detto, in quanto come si è visto non tutti i particolari delle testimonianze combaciano con l’ipotesi esplicativa più probabile. Rimangono quindi casi aperti, nella speranza che ci arrivino altre testimonianze.

 

 

 

 

UFO a Roma sulla strada del mare

La notte del 3 marzo scorso, intorno alle ore 22, una guardia giurata che si sta recando al lavoro percorrendo in auto la strada a scorrimento veloce (Cristoforo Colombo) che unisce Roma a Ostia, nota alcune luci in cielo all’altezza dell’EUR. срочный круглосуточный займ онлайн

Si tratta di tre luci rosse, osservate dapprima in lontananza e attribuite ad uno stesso oggetto volante. Mentre continua a procedere, il testimone  ha l’impressione che l’oggetto stia procedendo ad una velocità costante con moto uniforme, molto vicino alla sua sinistra. Per guardarlo meglio, abbassa il finestrino e lo osserva mentre l’oggetto lo sorvola lentamente in diagonale, come se gli tagliasse la strada. Non potendosi fermare in quel tratto di strada, l’uomo nota nel buio quello  che definisce un contorno pentagonale di un oggetto che gli sembra decisamente piatto, con una dimensione apparente pari a due volte l’ampiezza della Luna piena e dimensioni reali che lui stima all’incirca 5 metri di lunghezza, ad un’altezza di un centinaio di metri. L’avvistamento dura in tutto un minuto circa, iniziando da sud e finendo a nord. Il cielo è sereno e la Luna non si vede (in effetti compare un’ora più tardi).

I nostri archivi contengono numerose testimonianze da parte di guardie giurate notturne, che proprio per il lavoro che fanno hanno non poche probabilità di osservare fenomeni ufologici: sono ben 138 i casi nel catalogo specialistico curato per il CISU da Camillo Michieletto. Per quanto riguarda le condizioni ambientali, non pochi avvistamenti da parte di automobilisti, soprattutto se avvenuti su strade fuori città, riportano qualche effetto su motori e apparati elettrici dell’auto (perdita di colpi, addirittura spegnimento del motore, oppure spegnimento o abbassamento dei fari). In questo caso, nulla di tutto ciò. C’è da dire però che questi fenomeni stanno diventando sempre più rari nella casistica moderna: 85 casi italiani censiti nell’EmCat, il  catalogo degli effetti elettromagnetici prodotti dagli UFO, fino al 1999, contro 4 casi solamente negli ultimi vent’anni.

La spiegazione più semplice dell’avvistamento fuori Roma sembrerebbe quella di un aereo in avvicinamento all’aeroporto di Fiumicino. il testimone descrive tre luci dello stesso colore, ma in particolari condizioni meteo (ad esempio in caso di  foschia) i colori potrebbero essere alterati. Il dubbio viene   per il riferimento alla forma pentagonale dell’oggetto, che potrebbe indicare piuttosto la sagoma di un ultraleggero visto lateralmente. In questa seconda ipotesi, al di là della strana disposizione delle luci, mancherebbe però il rumore del motore che, benché attutito dall’abitacolo dell’automobile nella prima parte dell’osservazione, avrebbe dovuto sentirsi quando il guidatore ha abbassato il finestrino. Per le stesse ragioni, anche l’ipotesi (avanzata dallo stesso testimone) che potesse trattarsi di un drone di grandi dimensioni (non certo di un piccolo quadricottero radiocomandato) presenta incongruenze con parte della descrizione.

Al momento non risulta ci siano stati altri testimoni, nonostante la strada in questione sia abbastanza trafficata anche nelle ore notturne, e per questo motivo non possiamo andare oltre con le ipotesi.