L’11 dicembre è morto a Challans, in Francia, l’ufologo belga Franck Boitte.
Nato nel 1940, appassionato di dischi volanti fin dall’adolescenza, nel 1972 fu tra i primi soci della SOBEPS (Société Belge d’Etudes sur les Phénomènes Spatiaux), per la quale in vent’anni condusse numerose indagini, intervistando oltre 250 testimoni (molti nel corso della grande ondata belga del 1989) e scrivendo decine di articoli sulla rivista Inforespace.
Laureato in ingegneria amministrativa e in informatica, nel 1992 si era trasferito a vivere in Francia. Dal 2009 ha fatto parte del collettivo EuroUfo.net
Fra le sue pubblicazioni monografiche, spiccano il catalogo degli avvistamenti nell’ondata-UFO belga del 1954 (2005), l’indice generale dei primi 100 numeri di Inforespace, il catalogo generale dei casi con umanoidi in Belgio (2010), una valutazione retrospettiva dell’ondata belga 20 anni dopo (2009).
Autore: Edoardo Russo
Belgio: tutti i casi fotografici
E’ fresco di stampa per le Edizioni UPIAR il volume “Belgium in UFO Photographs”.
Lo firmano due ufologi veterani, lo spagnolo Vicente-Juan Ballester Olmos e il belga Wim van Utrecht, che hanno unito le loro competenze non solo per raccogliere e presentare, ma soprattutto per analizzare accuratamente l’insieme dei casi fotografici (84 in tutto) avvenuti in Belgio dal 1950 al 1988, subito prima della grande ondata di avvistamenti (che costituirà il piatto forte del successivo “secondo volume”).
Da oltre quindici anni Ballester Olmos si è concentrato sulla casistica fotografica, con un progetto di raccolta e catalogazione mondiale chiamato Fotocat, che ha finora raccolto 12.200 casi e pubblicato sette monografie e numerosi articoli.
Come in precedenza aveva già fatto per la Norvegia, per il catalogo belga si è appoggiato ad un esperto locale che come lui condivide l’approccio scientifico e la partecipazione al collettivo EuroUfo.net.
Il risultato di questa collaborazione trans-nazionale non è un semplice catalogo, ma un esempio di scuola di come si possa analizzare la casistica ufologica in maniera razionale, utilizzando varie competenze tecniche per estrarre i dati utili a cercare una spiegazione, ogni volta che questa è possibile.
Come i precedenti lavori del progetto Fotocat, l’opera è disponibile gratuitamente in formato digitale sulla piattaforma Academia.edu, mentre collezionisti e biblioteche possono procurarsi l’edizione cartacea (400 + XII pagine in grande formato a colori, con 366 foto e illustrazioni, grafici e statistiche, un’accurata bibliografia) ordinandola dal negozio on line UPIAR Store.
La storia dell’ufologia francese in due volumi
La storiografia ufologica europea si arricchisce di un importante tassello.
Dopo il primo volume (di ben 513 pagine) uscito nel mese di giugno, è fresco di stampa anche il secondo tomo (209 pagine) del libro “Ovnis sur la France, des années 1940 à nos jours” (Ufo sulla Francia, dagli anni ‘40 ai nostri giorni”), che è la versione rivista e abbreviata di una tesi di laurea in storia contemporanea.
Ne è autore Manuel Wiroth, che sulla “Storia dell’ufologia in Francia (dalle prime ricerche individuali sui dischi volanti alla costituzione di reti di studio sugli UFO, dagli anni ’40 ai nostri giorni”) si è appunto laureato nell’ottobre del 2016 all’Università di Lione, davanti a una commissione che comprendeva fra gli altri lo scienziato-ufologo Jean-Pierre Rospars.
Da anni appassionato all’argomento UFO, per la realizzazione della sua tesi Wiroth ha potuto contare sull’imponente raccolta documentaria del gruppo archivistico-ufologico SCEAU (Sauvegarde et Conservation des Etudes et Archives Ufologiques), diretto da Gilles Durand.
La mole complessiva della dissertazione ha costretto le Edizioni JMG a suddividerla in due volumi, il primo dedicato ad “Apparizioni e ricercatori privati”, il secondo a “L’indagine scientifica e militare”.
“Il collegio invisibile” di Jacques Vallée: un altro classico dell’ufologia tradotto in italiano
Dopo oltre quaranta anni esce in traduzione italiana un altro dei libri seminali dell’ufologia: Il collegio invisibile venne infatti pubblicato nel 1975 a firma dell’astronomo e informatico franco-americano Jacques Vallée per riepilogare “quello che un gruppo di scienziati ha scoperto circa l’influenza degli UFO sulla razza umana”.
“Collegio invisibile” era infatti il nome scherzoso che si era dato un collettivo informale di docenti universitari e ricercatori scientifici che a partire dalla fine degli anni ’50 avevano formato una rete di corrispondenza internazionale attorno all’ingegnere francese Aimé Michel, poi (dopo il trasferimento di Vallée negli USA nel ’62) coordinata dall’astronomo americano Joseph Allen Hynek, all’epoca consulente dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti. Di quel gruppo Vallée era diventato un esponente di punta, pubblicando i primi due libri di “ufologia scientifica” (“Anatomy of a Phenomenon” nel 1965, “Challenge to Science” nel 1966), prima che il “collegio invisibile” emergesse dall’anonimato nel 1973 con la fondazione del Center for UFO Studies (CUFOS) diretto dallo stesso Hynek.
Già alla fine degli anni ’60 però Vallée aveva cominciato a spostare la sua attenzione verso alcuni aspetti del problema UFO che sembravano puntare più in là di semplici visitatori extraterrestri. “Passport to Magonia” nel 1969, “The Invisible College” e “The Edge of Reality” nel 1975, “Messengers of Deception” nel 1979 segnarono le tappe della sua evoluzione di pensiero dall’ETH all’ipotesi parafisica, e poi alla teoria che il fenomeno nascondesse in realtà un’intelligenza non umana ma terrestre, che aveva influenzato e plasmato l’evoluzione della nostra specie.
L’uscita di questo volume presso le edizioni Venexia (che negli ultimi due anni avevano già pubblicato di Vallée la successiva “trilogia del contatto”: Dimensioni, Incontri, Rivelazioni, 1988-1991) colma un vuoto nella bibliografia ufologica italiana di livello alto, col solo limite che la traduzione manca di qualsiasi attualizzazione e contestualizzazione del libro, alcune tesi del quale (ad esempio la celebre curva di correlazione inversa tra stranezza e probabilità di emersione di un caso) risultano ormai superate, mentre alcuni episodi solo accennati nel testo sono stati in seguito ampliati e chiariti nei diari dello stesso Vallée (“Forbidden Science”, 1992) e in successive indagini, primo fra tutti l’incontro ravvicinato avvenuto nella tenuta di Castelporziano, con testimone l’autista personale del presidente della repubblica italiana (caso del quale ci siamo ampiamente occupati sul n. 28 di UFO – Rivista di Informazione Ufologica).
Lo storico della scienza Marco Ciardi al convegno del CISU
E’ Marco Ciardi il secondo ospite esterno al CISU del 32° Convegno nazionale di ufologia, organizzato a Torino sabato 7 ottobre dal Centro Italiano Studi Ufologici.
Professore di Storia della scienza all’Università di Bologna, Ciardi si interessa allo studio dei rapporti tra scienza, filosofia e letteratura, pseudoscienza e magia, ed è fra l’altro reduce dal notevole successo (di vendite e di critica) del suo ultimo libro Il mistero degli antichi astronauti (Carocci), dedicato a quella che anni fa veniva chiamata archeologia spaziale ed oggi paleo-astronautica, ovvero la tesi secondo cui visitatori extraterrestri avrebbero interagito con le civiltà del passato.
Sull’argomento degli “antichi astronauti”, Ciardi terrà una conferenza alla Biblioteca Civica torinese venerdì 6 ottobre. Al nostro convegno invece, la sua relazione verterà su Gli UFO, la scienza e la storia della scienza.
Xavier Passot, dal GEIPAN al convegno del CISU
Sarà Xavier Passot l’ospite d’onore del 32°convegno nazionale di ufologia, organizzato dal CISU a Torino, sabato 7 ottobre.
Ingegnere informatico e appassionato di astronomia, Passot è stato per cinque anni (dal 2011 al 2016) direttore del GEIPAN, il gruppo distudio e informazione sui fenomeni aerospaziali non identificati, che dal 1977 opera all’interno dell’agenzia spaziale francese (il CNES) per raccogliere ed analizzare le segnalazioni UFO in Francia.
Sotto la sua direzione, il GEIPAN ha accelerato la pubblicazione su Internet dei propri archivi, rivitalizzato le attività di indagine e aperto ad un’inedita collaborazione con gli ufologi privati, culminata nel seminario CAIPAN, tenutosi a Parigi nel 2014 per mettere insieme competenze ed esperienze di scienziati e ufologi sulle tecniche di raccolta ed analisi dei dati in ambito ufologico.
Proprio sul suo quinquennio alla guida del GEIPAN Passot sta scrivendo un libro e verrà a relazionare al convegno torinese, in occasione della sua visita alla sede e agli archivi del CISU.
Per partecipare al convegno è richiesta l’iscrizione (gratuita) scrivendo a: cisu@ufo.it
Torino, sabato 7 ottobre: 32° Convegno annuale di ufologia – Tutti invitati!
Conto alla rovescia per il 32° convegno nazionale di ufologia, organizzato per l’intera giornata di sabato 7 ottobre a Torino dal Centro Italiano Studi Ufologici.
Il convegno si terrà presso Palazzo Capris (via Santa Maria, 1), nel centro cittadino.
Fin dal 1986 infatti, il CISU organizza annualmente la principale occasione di incontro fra gli studiosi del fenomeno UFO che nel nostro paese si riconoscono nell’orientamento scientifico.
In oltre trent’anni il convegno si è tenuto in varie città italiane, grandi (Bologna, Firenze, Milano, Roma, Torino) e meno grandi (Arezzo, Rimini, Saint Vincent, Terni, Treviso, Viterbo).
A volte il convegno ha natura tecnica, coinvolge solo i ricercatori e si svolge a porte chiuse. Altre volte invece ha finalità divulgative ed è aperto al pubblico. Un elenco dei primi 31 convegni e dei loro temi, con i testi, le slide e i video di alcune relazioni, si trova qui.
Nel 70° anniversario della “nascita” del fenomeno di quelli che all’epoca (nel 1947) vennero battezzati “dischi volanti”, il convegno di quest’anno sarà pubblico, ad ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con precedenza a chi si sarà prenotato (e-mail a: cisu@ufo.it).
Fra i relatori di quest’edizione 2017 sono previsti anche ospiti dell’ambiente universitario e scientifico, dall’Italia e dall’estero. Maggiori dettagli verranno diffusi nei prossimi giorni.
“Fratello dello spazio”: una rarità del cinema di fantascienza ufologica torna in tv
Lo scorso 4 agosto, il canale televisivo Iris ha trasmesso il film di fantascienza Fratello dello spazio. Si tratta di una pellicola italo-spagnola realizzata nel 1988, ma mai uscita nelle sale cinematografiche del nostro Paese.
La rilevanza ufologica è doppia: la trama (in parte ricalcata sul più celebre film “E.T.”) racconta di un disco volante precipitato e di un pilota extraterrestre sopravvissuto, braccato dai militari americani ed aiutato da una donna. Ma di particolare rilievo è anche il nome del regista, Roy Garrett, pseudonimo americaneggiante di Mario Gariazzo [nell’immagine in evidenza]. Sempre con quello pseudonimo, Gariazzo aveva già diretto nel 1978 due film di ispirazione ufologica: Occhi dalle stelle e la versione erotica Incontri molto… ravvicinati del quarto tipo.
Pochi sanno però che Mario Gariazzo (1930-2002) era stato un ufologo attivo già alla fine degli anni ’50: iscritto al NICAP (l’organizzazione americana diretta da Donald Keyhoe), prima di trasferirsi da Torino a Roma aveva lanciato e diretto (con lo pseudonimo “Sidereus”) la rivista “Dischi volanti”, che uscì nelle edicole italiane per soli quattro numeri nel 1960, e successivamente mantenne un rapporto (soprattutto epistolare) con diversi studiosi dell’argomento, cercando a lungo di coniugare la professione cinematografica con la passione per gli UFO.
Università di Torino: due tesi para-ufologiche
Uscito il nuovo numero di “Cielo insolito”, rivista di storia ufologica: scaricatelo liberamente!
Prosegue con regolarità l’uscita di Cielo insolito, rivista di storiografia ufologica curata da due esponenti del Centro Italiano Studi Ufologici, Giuseppe Stilo e Maurizio Verga.
Il numero 4 porta la data di giugno 2017 conta 28 pagine, lo potete scaricare gratis qui e diffondere a vostro piacimento, vi offre rare illustrazioni usate in modo adeguato rispetto ai contesti storici discussi e vede anche un lungo contributo in inglese dello studioso norvegese Ole-Jonny Braenne.
Ecco in dettaglio cosa contiene:
- Luciano Salce non era repubblichino, di G. Stilo, un editoriale nel quale si argomenta contro la tendenza ad attribuire con qualche facilità ad ufologi italiani del passato appartenenze neofasciste o adesioni alla Repubblica Sociale Italiana;
- Febbraio 1946: veri e propri dischi volanti in un fumetto italiano, ancora di G. Stilo, in cui si presenta e si discute un raro fumetto pubblicato a Torino ai primi del 1946 nel quale compaiono disegni di velivoli in tutto simili a quelli presentati a partire dall’anno successivo come “dischi volanti”;
- The alleged historical provenance of the Hessdalen UFO phenomena, di O. J. Braenne, che mostra come la pretesa esistenza di una casistica ufologica “antica” per la valle norvegese di Hessdalen, sito di presunti fenomeni aerei anomali ripetitivi, ad un’analisi delle fonti si riduca a ben poco cosa;
- I fenomeni solari: un enigma scientifico e storiografico, con il quale Stilo spiega che i cosiddetti fenomeni solari non nascono né in un contesto religioso cattolico né nel XX secolo.
Cielo insolito è strettamente connesso con le attività dell’Operazione origini, uno dei progetti di studio del Centro Italiano Studi Ufologici. Chiunque voglia collaborare alla ricerca di fonti d’archivio e di biblioteca concernenti gli UFO e altri fenomeni aerei insoliti può rivolgersi direttamente ai due redattori.
La pubblicazione del numero 5 è prevista per il prossimo mese di dicembre.
[L’illustrazione di questo articolo è tratta da “Secret Teaching of All Times”, uscito nel 1928. In esso l’esoterista canadese Manly P. Hall mostra il cielo dell’antica Atlantide popolato da ogni tipo di velivolo avanzato].