Argentina: sette anni di commissione ufficiale sugli UFO

Il 6 maggio scorso ha compiuto sette anni la Comisión de Estudios de Fenómenos Aeroespaciales (CEFAe) istituita nel 2011 in seno alla Fuerza Aerea Argentina (FAA) per il preciso scopo di “organizzare, coordinare e svolgere in forma metodica l’indagine delle possibili cause degli avvistamenti di oggetti non identificati nello spazio aereo nazionale, che siano stati espressamente denunciati, pubblicando il risultato di quei casi sui quali si sia arrivati ad una conclusione certa e precisa”.

La nascita del CEFAe fu a suo tempo salutata con entusiasmo dagli stessi ufologi, in Argentina e all’estero, in quanto fra i collaboratori erano stati ammessi anche studiosi appartenenti al mondo dell’associazionismo, che si sentirono così “ufficializzati”.

 

 

In realtà, nei primi quattro anni della sua esistenza la commissione non svolse quasi nessuna attività. Il cambiamento di rotta ci fu nel gennaio 2015, quando a dirigere il CEFAe fu chiamato il colonnello Rubén Lianza, un ufficiale pilota in congedo, laureato in ingegneria aerospaziale, già responsabile dell’ufficio stampa dell’Aeronautica.

A partire da quel momento, la Comisión de Estudios de Fenómenos Aeroespaciales ha cominciato a pubblicare un rapporto annuale che presenta i casi ricevuti e il risultato delle indagini eseguite. Deve trattarsi di segnalazioni pervenute direttamente dai testimoni, a condizione che abbiano riempito un questionario dettagliato e il caso sia corroborato da qualche elemento di prova oggettiva analizzabile come foto, filmati o tracce. Nel 2015 il rapporto comprendeva 10 casi, nel successivo anno 2016 i casi ricevuti (e tutti spiegati “con cause di origine conosciuta”) erano diventati 40 [ne abbiamo già parlato qui]. Per l’anno 2017, il CEFAe ha dettagliato 19 indagini, tutte coronate da una spiegazione.

 

Il malumore degli appassionati argentini si è quindi fatto palpabile e – come è avvenuto tutte le volte che un governo ha accolto le annose richieste di rilasciare al pubblico i dati raccolti sugli UFO senza però che emergesse quel che in molti speravano di trovarci – il CEFAe è stato accusato di essere un semplice paravento che nasconde o che neppure riceve i casi “scottanti”. Accuse acutizzate dal fatto che il 29 novembre 2016 con una disposizione dello Stato Maggiore Generale dell’Aeronautica rivolta alla Commissione è stato ordinato di includerne fra i membri e consulenti solo “persone con profili professionali e con titoli universitari, tecnici o scientifici, con o senza legami con l’Aeronautica militare”, con conseguente estromissione degli ufologi argentini che si erano fatti vanto del loro ruolo “ufficiale”.

 

In realtà, l’attività e l’attivismo della commissione sono dovuti all’impegno personale di Rubén Lianza che, cosa nota a pochi, già da molti anni era interessato all’argomento, tanto da aver partecipato negli anni ’80 ad attività ufologiche e perfino a indagini “sul campo” (Nella foto qui accanto si riconosce Rubén Lianza insieme all’ex ufologo italo-argentino Alejandro Agostinelli nel corso dell’indagine sul famoso caso della traccia sul Monte Pajarillo, nel febbraio 1986).

E se si scorre la lista aggiornata dei consulenti esterni vi si trovano ancora  nomi di ufologi di provata reputazione e serietà (i francesi François Louange e Antoine Cousyn, lo spagnolo Vicente-Juan Ballester Olmos, l’uruguayano Milton Hourcade). Nessuno di loro però è argentino.

 

Non sembra quindi un caso che questo weekend (2-3 giugno) si tenga a Victoria (nello stato argentino di Entre Rios) un congresso internazionale centrato proprio su “La investigacion oficial en Latinoamerica”, organizzato dalla CEFORA (Comision de Estudio del Fenomeno Ovni de la Republica Argentina, un’associazione creata nel 2009 per richiedere al governo argentino di aprire i suoi archivi ufologici come altri paesi sudamericani hanno già fatto): al congresso è stata annunciata la partecipazione di esponenti delle varie commissioni militari sugli UFO di Cile, Perù e Uruguay, ma nessuno dal CEFAe, a conferma che tutto il mondo è paese e… nessuno è profeta in patria!

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Nella fotografia di apertura, in alto: il direttore del CEFAe, Rubén Lianza (foto Alejandro Agostinelli).

“Maratona UFO” in Argentina, il 24 giugno, per il 70° anniversario dell’ufologia contemporanea

Sabato 24 giugno cade il settantesimo anniversario della nascita dell’ufologia contemporanea. E’ importante sottolineare che questa data non dipende da “astronavi aliene precipitate”, “giorni della firma di patti segreti coi governi” o da altre fantasie da “storia alternativa” – sarebbe a dire, da balle di vario genere oggi dilaganti.

L’ufologia (nel senso di studio) e il fenomeno UFO (nel senso di ciò che si discute) nascono perché un piccolo imprenditore americano, a bordo del suo modesto aereo privato, vede e subito dopo descrive ad altri qualcosa di strano che ritiene di aver visto in cielo.

L’ufologia contemporanea, insomma, significa studio razionale e sensato di osservazioni di cose strane viste in cielo o nei pressi del suolo. 

Tutto qui.

In questa occasione sono in programma occasioni ed eventi di ogni genere. Molti stupidissimi, commerciali, fatti per chi pensa che “ufologia” sia una parte dell’ideologia complottista oggi popolare o di qualche forma di neo-religione che a dei e demoni ha sostituito gli “alieni”.

Altre sono serie e danno cibo per la mente. Per questo le portiamo alla vostra attenzione.

Ad esempio, dall’altra parte del globo, in Argentina, ci sarà una vera e propria Maratona ufologica che, a Buenos Aires, avrà per sede l’Istituto d’indagine Storica “Museo Roca”.

Una serie di conferenze e di tavole rotonde impegneranno i partecipanti per gran parte della giornata.  L’approccio sarà di tipo multidisciplinare: vedrà impegnati storici professionisti, psicologi, giornalisti, astrofisici, antropologi, psichiatri e militari delle Forze armate argentine.

Saranno dunque affrontati in maniera critica tutti gli ambiti della migliore ricerca attuale: dall’analisi e metodologia d’indagine della casistica corrente degna d’interesse, alle determinanti culturali e antropologiche che alla fine degli anni ’40 del secolo scorso provocarono l’esplosione della questione dei “dischi volanti”, sino agli aspetti propriamente psicologici della fenomenologia.

Qui potete leggerne il programma.

Il Centro Italiano Studi Ufologici condivide questo modo di operare e di affrontare il complesso problema di nostro interesse, e saluta nell’amico e studioso di anomalistica Alejandro C. Agostinelli uno degli animatori di questa importante iniziativa di studio.

I lettori del nostro sito saranno aggiornati sul contenuto degli interventi. E’ possibile che le nostre pubblicazioni, riservate agli iscritti, presentino al pubblico italiano qualche contributo di particolare rilievo proveniente dagli studiosi convenuti nella capitale sudamericana.

 

CEFAE: il gruppo d’indagine sugli UFO dell’Aeronautica militare argentina

Il sensazionalismo ufologico ha fra i suoi punti fermi la convinzione che governi, militari e servizi segreti di tutto il mondo passino il tempo ad occuparsi di UFO.  Si tratta di convinzioni semi-paranoidi che col dilagare di idee irrazionali concernenti i più vari ambiti stanno minando in modo radicale la possibilità di proporre ragionamenti seri sui fenomeni UFO.

In realtà, qualche organismo pubblico che si occupa di UFO c’è davvero. In alcuni Paesi esistono  piccole strutture – di solito nell’ambito delle aviazioni militari o civili, a volte in ambito scientifico, come nel caso del GEIPAN francese – dedicate alla raccolta e all’analisi di avvistamenti di oggetti volanti non identificati.

Segnaliamo un caso meno noto di altri, quello dell’Argentina. Il 15 settembre scorso, a Buenos Aires, il comandante Ruben Lianza, della Forza Aerea Argentina, ha tenuto una conferenza pubblica presso il “Centro culturale della scienza”, che si trova nel centro della capitale.

Era lì in veste di dirigente la CEFAE, ossia la “Comisión de Estudio de Fenómenos Aeroespaciales” dell’aeronautica militare del Paese sudamericano. Sebbene in riserva, nel 2011 è stato richiamato in servizio per adempiere a questo compito.

La CEFAE, di cui qui vedete il logo, è sorta per decisione dello Stato maggiore della Forza Aerea argentina con lo scopo d’indagare “le possibili cause degli avvistamenti degli oggetti non identificati dello spazio aereo nazionale” e di rendere pubblici i risultati di queste indagini.

Lianza ha ricostruito la storia dell’interesse formale dei militari argentini per gli UFO. I documenti d’archivio partono dal 1968, quando la ricerca era compito dei Servizi di sicurezza dell’Aeronautica. Nel 1979 fu creata una “Commissione nazionale d’indagine per lo spazio”, il cui compito principale era di verificare le segnalazioni di possibili rientri di “spazzatura spaziale”. Fu sciolta nel 1987. Solo nel 2011 nacque la CEFAE.

Nella sua conferenza l’ufficiale ha illustrato il lavoro d’indagine sugli avvistamenti e come si operi attraverso “filtri” successivi che conducono nella gran parte dei casi a trovare spiegazioni convenzionali. Ogni anno, ai primi di dicembre la CEFAE pubblica un rapporto sul sito ufficiale dell’Aeronautica militare. Lianza ha precisato che la CEFAE ha l’obbligo di fornire delle risposte ai cittadini, senza per questo diventare un “semplice addetto alle spiegazioni”. 

Esiste una necessità assoluta – ha sostenuto Lianza – di creare una forte consapevolezza fra il pubblico e i funzionari di ogni organismo potenzialmente coinvolgibile nel problema in specie per ciò che concerne i  rientri atmosferici di grandi bolidi o di frammenti di velivoli spaziali e di satelliti. La CEFAE ha dunque pure un compito didattico: formare risorse umane, compito che viene assolto tramite corsi tenuti nell’ambito dell’apposito Dipartimento dell’Aeronautica, il CTPAN.

“Finora non esiste un’evidenza scientificamente valida che il nostro pianeta sia sorvolato da astronavi  extraterrestri… ma noi abbiamo i racconti dei testimoni UFO, dei rapporti testimoniali che sono lì e che meritano risposte le più concrete e accurate possibili…”