Avvistamenti recenti: Collegno (TO), 29 luglio 2017: impatto di un furgone con alcuni “cerchi luminosi”?

Solo a fine agosto è pervenuta al CISU in modo diretto da parte del testimone la segnalazione di un’esperienza ufologica potenzialmente di un certo interesse.

Verso le 02.55 della notte sul sabato 29 luglio 2017, un uomo che si recava al lavoro alla guida del suo furgone Fiat “Ducato”, giunto nei pressi del sottopasso San Massimo, nel centro abitato di Collegno (Torino), di colpo si sarebbe trovato davanti, sull’asfalto, sei o sette luci di forma circolare, di colore bianco intenso e del diametro di circa settanta centimetri, che si spostavano erraticamente attraversando la carreggiata (larga cinque metri circa) davanti a lui.

Vedendosele davanti all’improvviso, il testimone avrebbe frenato d’istinto, portando la velocità del mezzo da 80 a 30 km/h ma senza riuscire a impedire che il furgone passasse sopra le “luci”. Nello stesso istante del supposto impatto l’uomo sarebbe stato investito da un bagliore accecante e da un calore intensissimo, tanto da indurlo per qualche istante a lasciare la prese del volante e a sollevare i piedi da freno e frizione.

Ripreso il controllo, avrebbe accelerato percorrendo circa cinquanta metri nel sottopasso, intravvedendo dallo specchio retrovisore una “luce rossa” che sembrava schizzare via orizzontalmente. Fermatosi e sceso dal mezzo, non avrebbe osservato più nulla ma si sarebbe accorto che malgrado l’ora notturna la carrozzeria del furgone sarebbe stata caldissima, come se fosse stato sotto il sole per ore.

Considerata la peculiarità dell’esperienza, il 29 agosto due soci del CISU, Edoardo Russo e Angelo Galbiati, hanno effettuato un’ampia indagine sul campo intervistando direttamente il testimone nel corso di un sopralluogo sul punto esatto dell’esperienza. Nel corso dell’indagine sono state eseguite foto dettagliate del veicolo, dei luoghi e del campo visivo dall’interno dell’abitacolo, dal quale sono state anche fatte riprese video per ricostruire meglio – in movimento – tempi e dinamica dell’evento. Non sono mancate misurazioni degli angoli visuali e dell’illuminazione, critici in questa occasione.

Il rapporto d’indagine sul fatto di Collegno è in corso di stesura e il suo completamento – con conseguente valutazione della sua natura – richiederà qualche tempo.

Come sempre, si ricorda che pur fornendo notizie casistiche o riportando i primi esiti di inchieste in corso di realizzazione, il Centro Italiano Studi Ufologici esprime il suo parere sui casi di soluzione non ovvia solo dopo aver completato i relativi accertamenti e aver realizzato i rapporti scritti, da mettere poi a disposizione dei colleghi per ulteriore valutazione collettiva e per eventuali feedback.

Come valutare l’attendibilità delle notizie che appaiono in rete?

Fino ad un certo punto della sua storia, l’ufologia di orientamento scientifico ha considerato i “falsi” (cioè quelli in cui in modo deliberato qualcuno “crea” o diffonde notizie su un avvistamento di un presunto UFO mai avvenuto) un problema di dimensioni contenute per lo studioso.

In altri termini: le volte in cui, dopo adeguata indagine, si poteva pensare che il caso fosse un’invenzione del testimone o di altri erano decisamente poche.

Pur in mancanza di dati precisi, l’impressione è che il quadro sia completamente cambiato. L’anonimato assicurato dalla rete, le possibilità infinite dei programmi di manipolazione, la prevalenza della dimensione costantemente satirica, giocosa della realtà ha rovesciato le prospettive.

La prova dell’efficacia delle cose consiste nell’inventare le cose, non nello scartare le falsità.

Per questo, gli studiosi sono sommersi di scherzi, immagini e video adolescenziali di ogni tipo con pretesi, ridicoli “UFO”.

La scienza e la tecnica, insieme alla ragione, ci offrono innumerevoli attrezzi per far fronte con successo a questi sviluppi.

Il problema dei fake (chiamiamoli tranquillamente balle), anche se oggi più grave di ieri per l’ufologo e per chiunque altro rimane sempre lo stesso: saper valutare in modo corretto l’attendibilità delle fonti dalle quali ci arrivano le notizie.

Per provare a capire come operare nell’ambiente odierno è necessario prendere atto di un evento di portata epocale avvenuto da tempo. Questo: i media tradizionali sono ormai quasi completamente fuori dal circuito della costruzione del discorso collettivo sugli UFO (o presunti tali).

Forse le cose stanno così anche per le questioni più importanti, ma per il nostro problema la cosa è ormai evidentissima.

Per questo, vi proponiamo di imparare ad usare i numerosi tools presentati in un articolo comparso su First Draft, un sito dedicato al miglioramento delle competenze e degli standard relativi alla presentazione e alla condivisione dell’informazione circolante online.

Saperli impiegare tutti insieme oggi per l’ufologo vuol dire moltissimo: significa essere in grado in tempi rapidissimi di capire quali percorsi, modificazioni, editing, applicazione di software hanno subito immagini, video e testi scritti.

Oggi queste competenze hanno assunto un’urgenza almeno pari a quelle tradizionali (e assolutamente necessarie) per l’ufologo, che si riassumono nelle domande tradizionali: “che cosa ha visto questa persona che mi sta riferendo la sua testimonianza? Perché mi sta raccontando la sua esperienza? Come posso trasformarla in dati utili per la conoscenza scientifica?”, tutte basate su un presupposto implicito: il rapporto face to face fra individui – il testimone e l’inquirente, chi ha vissuto un’esperienza e chi prova a renderne conto e a interpretarla.

 

Strumenti per gli ufologi di oggi: l’analisi dei video

Una ventina di giorni fa, sul forum francese “UFO-Scepticisme” è apparso un post interessante.  S’intitola “Investigation des Vidéos, méthodologie et exemple d’utilisation”.

La sua utilità sta nel fatto che presenta una serie di strumenti e di risorse telematiche utili per indagare sulla natura delle riprese video di presunti fenomeni UFO.

Gli ufologi di ogni parte del mondo, Italia compresa, sono quotidianamente subissati da falsi di ogni genere. In essi la manipolazione dei video svolge un ruolo fondamentale.  Di solito chi crea o modifica queste immagini cede alla tentazione di spettacolarizzarli sino al punto da rendere del tutto superflua qualsiasi discussione sulla loro attendibilità.

Ma non è sempre così. In parecchi casi  i video si presentano credibili –  e questo senza dimenticare che molte riprese sono fatte in perfetta buona fede e che dunque NON si tratta di falsi.

Sia nell’una sia nell’altra evenienza all’ufologo di orientamento scientifico oggi è richiesto di saper impiegare gli strumenti disponibili per emettere valutazioni razionali e argomentate.

Ecco dunque alcune delle risorse menzionate da “UFO-Scepticisme” che vi proponiamo di imparare ad usare  per riuscire a far fronte alle riprese video di avvistamenti di qualcosa d’insolito nel cielo.

Cominciamo da un tool che serve per risalire alla data di prima comparsa online di un videoSovente i rilanci da una fonte inattendibile all’altra di immagini per noi interessanti rendono più complicato risalire alla versione originale di esse. Con questo strumento  non solo è possibili farlo, ma pure  ottenere preview di vario genere.

Si può impiegare anche un’estensione di Chrome che permette di selezionare le immagini di un video per le quali desideriamo ottenere screenshot e catture in modo da consentirne analisi più precise.

Qui invece si posso comparare due immagini per le quali avete fatto uno screenshot o una cattura. Lo stesso vale per quest’altro strumento.

Altra estensione di Chrome è quella che consente la ricerca di immagini secondo modalità simili a quelle di strumenti come Tineye o Google Image. Così, è possibile capire se un video già esistente è stato in seguito spacciato per qualcos’altro.

Questo strumento, invece, permette di eleborare le immagini  e di capire quali sono i metodi più comuni di ritocco.

Questo invece è un tracking tool, ossia un sistema per capire quali video hanno colpito l’interesse di un utente che in secondo momento, magari, ha postato un suo video di nostra competenza. Potrebbe aver svolto attività che ci consentono di comprendere meglio la dinamica delle attività che hanno preceduto la messa in circolazione da parte di qualcuno della ripresa video di un presunto UFO.

Ancora, ecco un tool di condivisione che permette di lavorare in gruppo alla valutazione di un video.

A questa pagina un altro strumento di Chrome per suddividere per fotogrammi un video postato su YouTube.

Infine, qui potete capire come si fa a reperire i video che sono stati geolocalizzati.

Ad ogni modo, già nel 2016 su FirstDraftNews, un sito di grande importanza per l’offerta di strumenti e tecniche di valutazione di notizie, foto e video che compaiono sul web erano già stati pubblicati almeno tre articoli che presentavano utensili in parte sovrapponibili a quelli menzionati da “UFO-Scepticisme”. Li potete trovare qui, qui e qui, con l’avvertenza specifica che l’ultimo riguarda più da vicino il newsgathering, ossia la raccolta delle notizie che appaiono in rete e le tecniche per una loro prima valutazione quanto ad attendibilità della fonte. Su questo punto torneremo meglio in un prossimo futuro.

Insomma: le possibilità di analisi crescono. Gli strumenti ci sono e sono sempre più disponibili gratis o comunque a costi modestissimi.

Quel che conta è che chi vuole interessarsi di UFO ne sia al corrente e sia convinto che saperli maneggiare è decisivo per dare risposte attendibili alle sfide che ci sono poste.

 

Risorse operative per ufologi: gli inganni del cielo

Gli inganni del cielo rappresentano il pane quotidiano dello studioso di ufologia.

Uno dei compiti  dell’ufologo di orientamento scientifico consiste nell’analisi dei resoconti dei testimoni, D’altro canto l’esperienza ci dice che dopo adeguati approfondimenti la stragrande maggioranza di essi sarà spiegata in termini convenzionali, Perciò, avere una conoscenza adeguata degli inganni del cielo e magari disporre di un prontuario è una necessità per noi che vogliamo indagare.

Oggi disponiamo di un buon strumento online per le nostre esigenze.

Il sito francese Méprises du ciel (Inganni del cielo, appunto) offre un lungo elenco di possibili fonti di confusione da parte di osservatori anche ben preparati.

Divide queste cause in tre grandi categorie (artefatti fotografici, fonti naturali, fonti artificiali) a loro volta ripartite in numerose sottocategorie e  molte volte in sezioni ancora più specifiche, da consultare una per una con cura.

Ampiamente illustrato da spiegazioni, foto, video e corredato sovente da riferimenti bibliografici, il sito ha un ulteriore pregio: fa vedere per immagini come molte fonti di errore (ad esempio, i satelliti artificiali) si presentano in concreto a chi le osserva da terra, ossia da grandi o grandissime distanze.

Un’altra cosa importante  è la presenza di fonti di errore comparse di recente. Non dimentichiamo che gli sbagli nell’osservazione mutano negli anni al cambiare della scienza, della tecnica e della cultura.

Andate, per sincerarvene, alla pagina dedicata alle nuvole di schiuma per feste, una nuova combinazione di polimeri e di gas elio che, modellati da stampanti 3D, fanno volare in cielo oggetti leggerissimi dotati di forme sempre nuove – in pratica senza limiti di fantasia.

Noi del Centro Italiano Studi Ufologici abbiamo ritenuto talmente interessante questo sito da inserirlo nella nostra pagina Risorse operative.

Ricordate sempre, però: l’esperienza sul campo, quella fatta parlando in modo diretto con i testimoni, ascoltandoli con cura, prendendo nota rigorosa di quanto raccontato, magari registrandone (col loro permesso) i racconti non potrà mai essere sostituita un sia pur utilissimo, ben fatto ed encomiabile sito di riferimento. Accanto a strumenti come questo, dunque, occorre l’uso del Manuale di metodologia d’indagine. E il vostro lavoro.

Il fatto di concentrare l’attenzione sugli “sbagli” non è un fallimento dell’ufologia: è un modo per comprendere la realtà delle cose, il modo in cui funzionano – e scoprire che di solito non sono così semplici come pensavamo.

Ed è anche il sistema migliore di attrezzarsi per capire se gli “UFO veri” ci sono.

Buone indagini sugli avvistamenti della vostra zona.

Attendiamo le vostre relazioni.

 

“I want you” – per l’Ufologia razionale

Per l’approccio serio al fenomeno UFO occorrono persone curiose ma razionali, orientate alla tecnica, alle scienze, ai loro linguaggi e ai loro metodi.

L’ufologia di taglio scientifico e il CISU hanno bisogno di individui che non siano  fruitori né passivi né irridenti di notizie più o meno improbabili ma che abbiano gli strumenti  per verificare in modo empirico i resoconti osservativi.

Per il CISU questo vuol dire compiere accertamenti  strutturati (ossia indagini sul campo) sulle segnalazioni ufologiche che ci pervengono.

Siamo una piccola associazione. L’ideale sarebbe che voi vi associaste e che deste (anche) un sia pur piccolo contributo economico al funzionamento del CISU.

Se anche per ora non ve la sentite di aderire come collaboratori,

  • noi vi chiediamo di attivarvi come individui e di compiere indagini su qualche presunto avvistamento UFO di cui – non ne dubitiamo – avrete conoscenza fra i vostri colleghi, amici, parenti.

 

  • Vi  chiediamo di servirvi di uno strumento, cioè del Manuale di metodologia d’indagine del CISU, che potete scaricare qui. Usatelo liberamente, fatelo circolare – ma traetene spunto.

 

  • Vi chiediamo di acquisire esperienza, di chiederci consigli e pareri su come procedere sapendo che il primo nostro interesse è  la privacy dei testimoni che, quando commettono errori percettivi gravi e persino quando rivelano le loro debolezze umane, restano per noi interlocutori privilegiati e occasione per domande nei mille ambiti delle scienze umane e fisiche.

 

  • Vi chiediamo di redigere dei rapporti d’indagine, impegnandovi da protagonisti per capire se i casi ufologici che incontrate sono più o meno spiegabili in termini convenzionali o se alcuni fra essi – tutto sommato – ci pongono in difficoltà e poi discutere che cosa fare di questi eventi.

 

  • Vi chiediamo di farci avere questi rapporti. Il nostro fine è  valutare mettendo in comune le competenze ciò che accade, non di stupire con aneddoti difficili da verificare e ancor meno di difendere l’indifendibile. Se non siete associati al CISU, senza il vostro permesso queste vostre relazioni d’indagine non saranno rese pubbliche. Le generalità dei testimoni resteranno sempre riservate.

Anche se non avete modo di svolgere indagini, vi chiediamo di inviarci ritagli stampa (o altro materiale) che capitassero sotto i vostri occhi e che andranno ad incrementare gli archivi dell’associazione e soprattutto ad accrescere la capacità di comprensione di questo bizzarro fenomeno.

  • Vi chiediamo di fidarvi: il CISU è animato da persone razionali, talvolta anche con quaranta e più anni d’esperienza. Costoro hanno seguito testimonianze UFO di ogni genere, sempre ad occhi aperti – senza  disprezzarle e senza esserne succubi. Ora è il momento di una nuova generazione di persone aperte, serie, rigorose, competenti, curiose, che lavorino in un quadro comune: la concezione scientifica del mondo.