Come valutare l’attendibilità delle notizie che appaiono in rete?

Fino ad un certo punto della sua storia, l’ufologia di orientamento scientifico ha considerato i “falsi” (cioè quelli in cui in modo deliberato qualcuno “crea” o diffonde notizie su un avvistamento di un presunto UFO mai avvenuto) un problema di dimensioni contenute per lo studioso.

In altri termini: le volte in cui, dopo adeguata indagine, si poteva pensare che il caso fosse un’invenzione del testimone o di altri erano decisamente poche.

Pur in mancanza di dati precisi, l’impressione è che il quadro sia completamente cambiato. L’anonimato assicurato dalla rete, le possibilità infinite dei programmi di manipolazione, la prevalenza della dimensione costantemente satirica, giocosa della realtà ha rovesciato le prospettive.

La prova dell’efficacia delle cose consiste nell’inventare le cose, non nello scartare le falsità.

Per questo, gli studiosi sono sommersi di scherzi, immagini e video adolescenziali di ogni tipo con pretesi, ridicoli “UFO”.

La scienza e la tecnica, insieme alla ragione, ci offrono innumerevoli attrezzi per far fronte con successo a questi sviluppi.

Il problema dei fake (chiamiamoli tranquillamente balle), anche se oggi più grave di ieri per l’ufologo e per chiunque altro rimane sempre lo stesso: saper valutare in modo corretto l’attendibilità delle fonti dalle quali ci arrivano le notizie.

Per provare a capire come operare nell’ambiente odierno è necessario prendere atto di un evento di portata epocale avvenuto da tempo. Questo: i media tradizionali sono ormai quasi completamente fuori dal circuito della costruzione del discorso collettivo sugli UFO (o presunti tali).

Forse le cose stanno così anche per le questioni più importanti, ma per il nostro problema la cosa è ormai evidentissima.

Per questo, vi proponiamo di imparare ad usare i numerosi tools presentati in un articolo comparso su First Draft, un sito dedicato al miglioramento delle competenze e degli standard relativi alla presentazione e alla condivisione dell’informazione circolante online.

Saperli impiegare tutti insieme oggi per l’ufologo vuol dire moltissimo: significa essere in grado in tempi rapidissimi di capire quali percorsi, modificazioni, editing, applicazione di software hanno subito immagini, video e testi scritti.

Oggi queste competenze hanno assunto un’urgenza almeno pari a quelle tradizionali (e assolutamente necessarie) per l’ufologo, che si riassumono nelle domande tradizionali: “che cosa ha visto questa persona che mi sta riferendo la sua testimonianza? Perché mi sta raccontando la sua esperienza? Come posso trasformarla in dati utili per la conoscenza scientifica?”, tutte basate su un presupposto implicito: il rapporto face to face fra individui – il testimone e l’inquirente, chi ha vissuto un’esperienza e chi prova a renderne conto e a interpretarla.

 

Strumenti per gli ufologi di oggi: l’analisi dei video

Una ventina di giorni fa, sul forum francese “UFO-Scepticisme” è apparso un post interessante.  S’intitola “Investigation des Vidéos, méthodologie et exemple d’utilisation”.

La sua utilità sta nel fatto che presenta una serie di strumenti e di risorse telematiche utili per indagare sulla natura delle riprese video di presunti fenomeni UFO.

Gli ufologi di ogni parte del mondo, Italia compresa, sono quotidianamente subissati da falsi di ogni genere. In essi la manipolazione dei video svolge un ruolo fondamentale.  Di solito chi crea o modifica queste immagini cede alla tentazione di spettacolarizzarli sino al punto da rendere del tutto superflua qualsiasi discussione sulla loro attendibilità.

Ma non è sempre così. In parecchi casi  i video si presentano credibili –  e questo senza dimenticare che molte riprese sono fatte in perfetta buona fede e che dunque NON si tratta di falsi.

Sia nell’una sia nell’altra evenienza all’ufologo di orientamento scientifico oggi è richiesto di saper impiegare gli strumenti disponibili per emettere valutazioni razionali e argomentate.

Ecco dunque alcune delle risorse menzionate da “UFO-Scepticisme” che vi proponiamo di imparare ad usare  per riuscire a far fronte alle riprese video di avvistamenti di qualcosa d’insolito nel cielo.

Cominciamo da un tool che serve per risalire alla data di prima comparsa online di un videoSovente i rilanci da una fonte inattendibile all’altra di immagini per noi interessanti rendono più complicato risalire alla versione originale di esse. Con questo strumento  non solo è possibili farlo, ma pure  ottenere preview di vario genere.

Si può impiegare anche un’estensione di Chrome che permette di selezionare le immagini di un video per le quali desideriamo ottenere screenshot e catture in modo da consentirne analisi più precise.

Qui invece si posso comparare due immagini per le quali avete fatto uno screenshot o una cattura. Lo stesso vale per quest’altro strumento.

Altra estensione di Chrome è quella che consente la ricerca di immagini secondo modalità simili a quelle di strumenti come Tineye o Google Image. Così, è possibile capire se un video già esistente è stato in seguito spacciato per qualcos’altro.

Questo strumento, invece, permette di eleborare le immagini  e di capire quali sono i metodi più comuni di ritocco.

Questo invece è un tracking tool, ossia un sistema per capire quali video hanno colpito l’interesse di un utente che in secondo momento, magari, ha postato un suo video di nostra competenza. Potrebbe aver svolto attività che ci consentono di comprendere meglio la dinamica delle attività che hanno preceduto la messa in circolazione da parte di qualcuno della ripresa video di un presunto UFO.

Ancora, ecco un tool di condivisione che permette di lavorare in gruppo alla valutazione di un video.

A questa pagina un altro strumento di Chrome per suddividere per fotogrammi un video postato su YouTube.

Infine, qui potete capire come si fa a reperire i video che sono stati geolocalizzati.

Ad ogni modo, già nel 2016 su FirstDraftNews, un sito di grande importanza per l’offerta di strumenti e tecniche di valutazione di notizie, foto e video che compaiono sul web erano già stati pubblicati almeno tre articoli che presentavano utensili in parte sovrapponibili a quelli menzionati da “UFO-Scepticisme”. Li potete trovare qui, qui e qui, con l’avvertenza specifica che l’ultimo riguarda più da vicino il newsgathering, ossia la raccolta delle notizie che appaiono in rete e le tecniche per una loro prima valutazione quanto ad attendibilità della fonte. Su questo punto torneremo meglio in un prossimo futuro.

Insomma: le possibilità di analisi crescono. Gli strumenti ci sono e sono sempre più disponibili gratis o comunque a costi modestissimi.

Quel che conta è che chi vuole interessarsi di UFO ne sia al corrente e sia convinto che saperli maneggiare è decisivo per dare risposte attendibili alle sfide che ci sono poste.