Ted Phillips, l’“ingegnere” di Hynek

Il 10 marzo 2020, è mancato Ted Phillips, uno dei più noti ufologi statunitensi. займы онлайн заявка

Nato nel 1942, Phillips era un ingegnere civile e fotografo professionista. Giovanissimo, nel 1957 partecipò
come volontario al programma di localizzazione ottica satellitare Vanguard e poi lavorò come ingegnere nel progetto missilistico Minuteman.

Iniziò ad occuparsi di UFO nel 1964 come membro dell’APRO (Aerial Phenomena Research Organisation). Conobbe Joseph Allen Hynek in occasione dell’indagine sul famoso atterraggio con tracce a Socorro (1964) e ne divenne uno stretto collaboratore fino alla sua morte, nel 1986.

Membro attivo del CUFOS (Center for UFO Studies), Phillips fu tra i componenti del gruppo selezionato di ufologi che nel 1978 si incontrarono presso le Nazioni Unite con il Segretario Generale dell’ONU insieme ad Hynek, a Jacques Vallée e all’astronauta Gordon Cooper.

Fu proprio Hynek a suggerirgli di concentrarsi sui casi di tracce fisiche di UFO e nel corso degli anni di questa ricerca
Ted Phillips raccolse ed analizzò 3.200 casi provenienti da 91 paesi del mondo, convincendosi che il fenomeno
UFO abbia un’evidente base fisica. Questa sua opinione è ben riassunta in una dichiarazione per la Encyclopedia
of UFOs di Ronald Story: «I dati disponibili sono prevalentemente statistici ma, prendendo un gran numero di rapporti, possiamo iniziare a sviluppare un quadro abbastanza chiaro degli oggetti osservati e delle tracce rimaste. Ovviamente, un rapporto che coinvolge un oggetto atterrato ha un valore molto maggiore di un caso di luce notturna. L’oggetto a terra elimina immediatamente una serie di  possibilità. Non ci si aspetterebbe che un pallone atterri, lasci tracce insolite e poi salga verticalmente ad alta velocità. Stelle e pianeti non compaiono a livello del suolo tra i testimoni e una fila di alberi. Quando diversi testimoni osservano un oggetto a forma di disco con una superficie metallica, senza ali e senza suono, che atterra e poi decolla in verticale, con le loro descrizioni hanno eliminato la  maggior parte delle spiegazioni naturali o convenzionali. Quando questi oggetti lasciano tracce sul luogo di atterraggio, abbiamo qualcosa di tangibile da esaminare».

Nel 1998 fondò il Center for Physical Trace Research (CPTR) – di cui è stato direttore fino alla morte –
per raccogliere, catalogare ed analizzare gli atterraggio UFO con tracce fisiche, in collaborazione con le maggiori
associazioni statunitensi.

È stato autore del protocollo di raccolta delle evidenze fisiche per il MUFON (Mutual UFO Network) con il
quale ha anche collaborato tra il 2006 e il 2008 per l’indagine sulle strane luci viste nel Marley Woods, nell’estremo
sud del Missouri.  Negli anni ha partecipato a numerosi documentari e programmi televisivi
sull’argomento.

600 numeri del MUFON Journal

Col fascicolo datato aprile 2018 tocca quota 600 il “MUFON Journal”.

L’organo ufficiale del Mutual UFO Network esiste infatti dal settembre 1967 e, pur non essendo la più antica pubblicazione ufologica tuttora in corso, è l’unica ad essere uscita ininterrottamente con cadenza mensile per oltre 50 anni, compiuti l’anno scorso nel silenzio generale, e raggiungere quindi il record dei seicento numeri pubblicati.

La rivista nacque come bollettino ciclostilato, intitolato “Skylook”,  diretto e redatto da un’appassionata del Missouri, Norma Short, al quale collaboravano fra gli altri due ufologi (Walter Andrus e John Schuessler) che poco più di un anno dopo patrocinarono la nascita del “Midwest UFO Network”, staccatosi dalla storica associazione nazionale APRO (Aerial Phenomena Research Organization).

Fin dall’inizio “Skylook” divenne quindi l’organo ufficiale della neonata organizzazione pubblicando le indagini dei suoi iscritti. Nel 1976 assunse la denominazione  “The MUFON UFO Journal”.

 

Dopo Norma Short, dal 1974 alla guida del mensile si sono susseguiti una decina di direttori, a volte giornalisti (Dwight Connelly, Dennis Hauck, Bob Pratt) a volte gli stessi dirigenti del MUFON (Walt Andrus, James Carrion), con alti e bassi di qualità a seconda delle rispettive competenze e inclinazioni: nei primi anni il cuore del “Journal” fu la pubblicazione di numerose indagini su casi di avvistamento. La stagione d’oro (tra il 1977 e il 1997) coincise con le direzioni di Richard Hall e di Dennis Stacy, che diedero ampio spazio anche ad articoli teorici e a posizioni ideologiche controcorrente, sempre nell’ambito di un approccio razionale e dichiaratamente scientifico al problema UFO, contrastando invece le derive contattistiche e cultistiche.

 

Dal 2012 al timone del “MUFON Journal” c’è il giornalista Roger Marsh, che coordina tutto il settore divulgativo dell’organizzazione americana: rivista, newsletter, libri, sito web, notiziario radio, ufficio stampa, pubbliche relazioni.