Un premio internazionale al CISU

Nel corso del seminario di studi CAIPAN-2, organizzato a Tolosa dal Centre National d’Etudes Spatiales, è stato annunciato un premio internazionale al Centro Italiano Studi Ufologici.

L’iniziativa è stata comunicata dall’ufologo canadese Yann Vadnais, direttore del   Groupe d’assistance et de recherche sur les phénomènes aérospatiaux non identifiés (GARPAN), a margine dell’annuncio circa il lancio promozionale di  una cripto-valuta denominata “UFO-Coin“, con una sovvenzione che la società finanziaria americana ha deciso di assegnare ad organizzazioni ufologiche particolarmente meritevoli nell’ambito della conservazione documentaria.

La sovvenzione è stata assegnata a quattro beneficiari: l’associazione francese SCEAU (Sauvegarde et Conservation des Etudes et Archives Ufologiques), l’organizzazione svedese AFU (Archives for the Unexplained), l’iniziativa francese ODH-TV (Ovni dans l’histoire Tv) e il Centro Italiano Studi Ufologici.

Un’altra sovvenzione è stata assegnata alla neonata Società internazionale di studi trans-disciplinari in ufologia (SIETO), per una borsa di studio destinata a una tesi universitaria sull’argomento UFO.

 

 

E’ morto l’ufologo inglese Peter Rogerson

Il 6 marzo è morto a Manchester Peter Rogerson, uno dei più colti studiosi inglesi dell’argomento ufologico.

Nato nel 1951, lavorava come bibliotecario e fin dal 1969 si aggregò al comitato redazionale del MUFOB, una rivistina indipendente che in quegli anni si trovò a dar voce nel Regno Unito alla “new ufology” lanciata oltre-oceano da John Keel e Jacques Vallée, in contrapposizione all’ufologia extraterrestrialista “dadi e bulloni”.

Appassionato lettore e studioso anche di psicologia sociale, folklore, stregoneria, in quarant’anni di pubblicazioni di quello che in origine si chiamava “Merseyside UFO Bulletin”, poi “Metempirical UFO Bulletin” e infine “Magonia” (e poi per i successivi otto anni in versione webzine), Rogerson scrisse numerosi articoli, sempre poco convenzionali, centrati sulle componenti culturali e – come diceva lui stesso – “umanistiche” dell’argomento UFO, oltre a centinaia di recensioni librarie, che si possono ora leggere liberamente on line dal sito web della rivista, dove ha continuato a scrivere fino all’ultimo.

Ma un suo contributo tutt’altro che secondario all’ufologia fu l’iniziativa di proseguire ed ampliare il mitico catalogo dei casi di atterraggio UFO che Jacques Vallée aveva pubblicato in appendice al suo libro “Passport to Magonia”, nel 1969. Avviato nel 1971 e pubblicato a puntate per oltre dieci anni, l’INTCAT (International Catalogue of Type-1 Events) portò rapidamente da 923 a oltre 5.000 i casi raccolti, catalogati e minuziosamente riportati con riassunto e fonti, coinvolgendo vari studiosi di mezzo mondo, generando filiali locali e cataloghi nazionali in almeno quattro continenti.

In Italia la traduzione dell’INTCAT venne iniziata nel 1978 da Edoardo Russo sulle pagine del supplemento ufologico di “Clypeus”, e fu all’origine del catalogo nazionale ITACAT, curato da Maurizio Verga.

Pochi sanno che Rogerson, in base a sue considerazioni sociologiche, aveva “previsto” la grande ondata italiana di avvistamenti dell’autunno 1978.

L’enorme collezione libraria di Peter Rogerson (oltre 5.000 volumi) era stata da lui donata all’AFU (Archives for the Unexplained) ed è stata trasferita in Svezia nell’arco degli ultimi anni.

[in alto: Peter Rogerson nella sua biblioteca di casa, foto di Clas Svahn]