UFO a Roma sulla strada del mare

La notte del 3 marzo scorso, intorno alle ore 22, una guardia giurata che si sta recando al lavoro percorrendo in auto la strada a scorrimento veloce (Cristoforo Colombo) che unisce Roma a Ostia, nota alcune luci in cielo all’altezza dell’EUR. срочный круглосуточный займ онлайн

Si tratta di tre luci rosse, osservate dapprima in lontananza e attribuite ad uno stesso oggetto volante. Mentre continua a procedere, il testimone  ha l’impressione che l’oggetto stia procedendo ad una velocità costante con moto uniforme, molto vicino alla sua sinistra. Per guardarlo meglio, abbassa il finestrino e lo osserva mentre l’oggetto lo sorvola lentamente in diagonale, come se gli tagliasse la strada. Non potendosi fermare in quel tratto di strada, l’uomo nota nel buio quello  che definisce un contorno pentagonale di un oggetto che gli sembra decisamente piatto, con una dimensione apparente pari a due volte l’ampiezza della Luna piena e dimensioni reali che lui stima all’incirca 5 metri di lunghezza, ad un’altezza di un centinaio di metri. L’avvistamento dura in tutto un minuto circa, iniziando da sud e finendo a nord. Il cielo è sereno e la Luna non si vede (in effetti compare un’ora più tardi).

I nostri archivi contengono numerose testimonianze da parte di guardie giurate notturne, che proprio per il lavoro che fanno hanno non poche probabilità di osservare fenomeni ufologici: sono ben 138 i casi nel catalogo specialistico curato per il CISU da Camillo Michieletto. Per quanto riguarda le condizioni ambientali, non pochi avvistamenti da parte di automobilisti, soprattutto se avvenuti su strade fuori città, riportano qualche effetto su motori e apparati elettrici dell’auto (perdita di colpi, addirittura spegnimento del motore, oppure spegnimento o abbassamento dei fari). In questo caso, nulla di tutto ciò. C’è da dire però che questi fenomeni stanno diventando sempre più rari nella casistica moderna: 85 casi italiani censiti nell’EmCat, il  catalogo degli effetti elettromagnetici prodotti dagli UFO, fino al 1999, contro 4 casi solamente negli ultimi vent’anni.

La spiegazione più semplice dell’avvistamento fuori Roma sembrerebbe quella di un aereo in avvicinamento all’aeroporto di Fiumicino. il testimone descrive tre luci dello stesso colore, ma in particolari condizioni meteo (ad esempio in caso di  foschia) i colori potrebbero essere alterati. Il dubbio viene   per il riferimento alla forma pentagonale dell’oggetto, che potrebbe indicare piuttosto la sagoma di un ultraleggero visto lateralmente. In questa seconda ipotesi, al di là della strana disposizione delle luci, mancherebbe però il rumore del motore che, benché attutito dall’abitacolo dell’automobile nella prima parte dell’osservazione, avrebbe dovuto sentirsi quando il guidatore ha abbassato il finestrino. Per le stesse ragioni, anche l’ipotesi (avanzata dallo stesso testimone) che potesse trattarsi di un drone di grandi dimensioni (non certo di un piccolo quadricottero radiocomandato) presenta incongruenze con parte della descrizione.

Al momento non risulta ci siano stati altri testimoni, nonostante la strada in questione sia abbastanza trafficata anche nelle ore notturne, e per questo motivo non possiamo andare oltre con le ipotesi.

 

L’ondata del 1978 al convegno del CUN

Sabato 27 ottobre si è tenuto a Roma il consueto convegno autunnale organizzato dal Centro Ufologico Nazionale (CUN), che quest’anno ha visto come attrazione principale la partecipazione dell’americano Luis Elizondo, già responsabile dell’AATIP (il “Progetto di identificazione delle minacce aerospaziali avanzate” che all’interno del Pentagono si è occupato anche di UFO tra il 2007 e il 2012) ed ora direttore della TTSA (l'”Accademia di arti e scienze Verso le stelle”, creata dall’ex cantante Tom DeLonge, anch’egli presente a Roma per l’occasione). займы без отказа 100 процентов

Fra i relatori che al mattino hanno preceduto l’esposizione pomeridiana degli ospiti d’Oltreoceano, è toccato a Edoardo Russo (segretario del CISU) presentare una relazione intitolata “1978: un’ondata solo italiana?”.

Dopo una sintetica esposizione sull’eccezionalità di quell’annata nel nostro paese (quanto a numero di avvistamenti UFO, di incontri ravvicinati, di notizie sui giornali, di programmi radio-televisivi, di attività ed eventi ufologici in genere), il relatore ha evidenziato come tale ondata abbia riguardato quasi solo l’Italia, a differenza delle altre nazioni europee e dei principali paesi extra-europei, ed abbia avuto dimensioni uniche sia nel confronto con l’estero sia rispetto agli anni precedenti e successivi.

La relazione ha suscitato un inaspettato interesse mediatico, tradottosi in un’intervista al TG2 RAI che proprio al tema dell’ondata 1978 ha dedicato il titolo del servizio andato in onda il giorno successivo alle ore 13.