Segnalazioni recenti/ Sommariva del Bosco (Cuneo), 14 giugno

Poche ore dopo il fatto, un uomo di Sommariva del Bosco (Cuneo) ha contattato via posta elettronica il Centro Italiano Studi Ufologici per render nota l’esperienza ufologica che aveva vissuto la notte sul 14 giugno. Pervenuto a poche ore dal primo contatto anche il questionario con allegate due foto, il CISU riteneva il fatto degno di un rapido approfondimento.

Per questo, già nel pomeriggio del 22 giugno due soci della nostra associazione potevano svolgere un’indagine diretta sull’episodio intervistando a lungo il testimone sul luogo dell’accaduto e prendendo misure e rilievi.

Il teste si è dimostrato altamente collaborativo. La valutazione del caso di Sommariva è ancora del tutto provvisoria e il rapporto d’indagine è in fase di stesura da parte di vari membri del CISU. In attesa di una possibile futura trattazione dell’evento sulle pagine di UFO – Rivista di Informazione Ufologica, qui forniamo soltanto alcuni elementi di massima di un avvistamento che, anche solo per la sua dinamica, risulta di un discreto interesse.

Intorno alle 01.13, non riuscendo a dormire per il caldo, l’uomo si affacciava a una finestra della sua abitazione e, guardando il cielo un po’ velato, ad un tratto vedeva a nord-nord ovest una grossa luce alta sull’orizzonte che gli sembrava venire verso di lui, dato che diventava via via più grossa e luminosa.

Era di colore arancio e progressivamente si rivelava per una sfera di notevoli dimensioni apparenti (molto più di Venere, meno della Luna). Effettuava un peculiare movimento rotatorio su se stessa. Il teste aveva già fotografato una prima volta il corpo con il suo Samsung Galaxy S6. A questo punto il fenomeno produceva come una scia color oro, luminosa,  e in quel momento l’uomo riusciva a riprendere una seconda foto, in cui però la striscia di luce appare rossa.

Poi il corpo sarebbe scomparso o si sarebbe spento – ma lui vide questa “sparizione” solo attraverso lo schermo della fotocamera, su cui lo stava seguendo –  e, dopo aver alzato lo sguardo senza vedere più nulla a occhio nudo, cercando ancora, non più in quella posizione ma in un’altra l’uomo  avrebbe intuito una sagoma,  assai grande (più del suo pugno a braccio disteso), molto alta sull’orizzonte e a suo avviso molto vicina, di difficile definizione ma probabilmente simile a una grande “T” ma con “ali” parecchio diverse da quelle di un aereo, ferma in cielo. Avrebbe anche cercato di riprendere ancora più volte il fenomeno, ma senza che la fotocamera scattasse.

Poi il corpo avrebbe riacceso due lucine bianche, una anteriore e una posteriore. Sarebbe stato allora che avrebbe udito un rumore come di tuono, ma ancora più forte, come di un rombo. Poi il fenomeno sarebbe scomparso rapidamente, con un’accelerazione elevatissima.  L’esperienza si sarebbe protratta per circa tre minuti. Il padre dell’uomo, che dormiva nella stessa casa e diversi altri abitanti del paese si sarebbero svegliati per l’intensità del rumore.

Le due foto, disponibili in originale insieme a tutti i dati relativi sono all’esame del CISU insieme all’intero dossier.

Ricordiamo che il CISU non trae da nessun singolo caso ufologico – nemmeno da quelli rimasti non identificati dopo adeguata analisi – nessuna conclusione circa le cause dell’intera fenomenologia. Per l’episodio segnalato, peraltro, gli accertamenti da parte nostra sono appena iniziati.

Un’indagine ufologica su eventi la cui natura non sia  – come avviene sovente – quasi immediatamente spiegabile, può richiedere tempi lunghi: quelli dell’analisi, dello studio e della discussione fra colleghi.

 

 

 

 

Le immagini UFO menzionate in un documento militare Usa

Sebbene il 17 dicembre del 1969 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, dopo ventidue anni d’interesse, avesse dichiarato conclusa la sua attività d’indagine sui fenomeni UFO in seguito ai risultati negativi della cosiddetta Commissione Condon dell’Università del Colorado, oggi sappiamo con sufficiente chiarezza che quell’interesse dei militari americani è proseguito in varie forme.

Oggi si dispone di una fonte documentaria attendibile che sostiene  ulteriormente quest’affermazione.

Ai primi di maggio l’ufologo australiano Paul Dean ha pubblicato sul suo blog UFOs – Documenting the Evidence la riproduzione di un breve paragrafo di un manualetto prodotto dallo staff del vice-segretario alla Difesa per gli affari pubblici del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti in una prima versione nell’aprile del 2001 e poi modificato nell’ottobre del 2002. In esso figurano cose rilevanti per il nostro problema.

Si tratta del DoD Instruction 5040.6, Life-Cycle Management of DoD Visual Information (VI), ossia dell'”Istruzione del Dipartimento della Difesa n. 5040.6 – Gestione del ciclo vitale dell’Informazione visiva del Dipartimento”. In altri termini, spiega in modo sommario come i militari americani devono gestire le immagini audio-video di loro competenza. E’ in documento annesso a questo, però, che si trova quello che ci riguarda, cioè nel DoD Manual 5040.6-M-1, Decision Logic Table Instructions For Recording And Handling Visual Information Material” (DoD Manual 5040.6-M-1), cioè il “Manuale del Dipartimento della Difesa 5040.6-M-1 – Tavole d’istruzione per la logica decisionale nella registrazione e il trattamento del materiale contenente informazione visiva”.

In sostanza,  insieme questi due documenti forniscono indicazioni su come si devono trattare le fotografie, i video e ogni altra forma di immagine digitale o tradizionale ripresa da militari di tutte le forza armate degli Stati Uniti, sia per quanto riguarda il salvataggio e l’archiviazione, la circolazione e la trasmissione a terzi.

Alla pagina 53 (capitolo 5, paragrafo 21) del secondo di queste due istruzioni si trova una tabella intitolata

“IMMAGINI RELATIVE AD OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI (UFO) E AD ALTRI FENOMENI AEREI.”

Ecco cosa spiega il testo. La tabella che segue riguarda immagini in cui siano stati registrati UFO e altri fenomeni aerei non immediatamente identificabili come velivoli convenzionali o missili. La tabella elenca pure la priorità assegnata ad ogni categoria di immagini e fornisce le relative istruzioni per il loro trattamento.”

Segue la tabella vera e propria, che ha il titoletto “Immagini di UFO e di altri fenomeni aerei”. E’ molto breve e formata da due piccole colonne. Quella di sinistra ha il titoletto “Descrizione dell’oggetto”, quella di destra “Istruzioni”.
A sinistra ci sono due tipi di eventi che potrebbero essere ripresi, ossia: Oggetti aerei non immediatamente identificabili come aerei e convenzionali e, di seguito, Fenomeni aerei (comprese luci in movimento e fenomeni simili).

La colonna di destra, che invece, come spiegato, deve riportare le priorità d’importanza per simili immagini e le istruzioni per il trattamento non pare assegnare speciale enfasi alla questione. La priorità infatti è “normale”, e le istruzioni consistono nel “fornire copie o duplicati a seconda delle necessità ai comandi locali e a quelli superiori. Trattare le immagini registrate con videocamera secondo quanto previsto dall’Appendice 2”.

Pur senza assegnare particolare rilievo alla faccenda, da questo documento emerge che il Dipartimento alla Difesa chiede che le immagini di presunti UFO e altri fenomeni aerei insoliti siano trasmesse dai membri delle Forze Armate ai loro comandi. Non è chiaro che cosa comporti questa catena di trasmissioni. Non vi è infatti alcuna indicazione circa ulteriori analisi e processi valutativi.

Anche se questo documento comporta per definizione la quasi certezza che negli ultimi decenni i militari americani hanno prodotto e archiviato documentazioni su eventi ufologici da loro osservati, documentazioni che restano per ora non di accesso generale agli studiosi e al pubblico, il fatto che queste brevi istruzioni siano state pensate dal Sottosegretariato agli affari pubblici  fa sospettare che le preoccupazioni relative ad un utilizzo cattivo o distorto di eventuali immagini insolite abbia giocato una parte nella loro genesi. Purtroppo, si tratta di un documento troppo laconico e isolato per poter asserire di più.

Avvistamenti recenti/ Savona, 4 novembre 2016 – Isola di Mykonos (Grecia), agosto 2015

A metà gennaio una guardia giurata ha contatto via posta elettronica il Centro Italiano Studi Ufologici per descrivere una sua osservazione fatta la notte sul 4 novembre 2016 mentre si trovava in servizio con un collega presso il porto di Savona.

Alle 00.34, mentre insieme all’altro effettuava un normale giro di controllo presso un cantiere navale, la sua attenzione sarebbe stata richiamata dal suo compagno che gli voleva far notare la presenza nel cielo sereno di una grossa sfera luminosa dalla luce fissa e priva di scia.

Il corpo sembrava sospeso ad un’altezza sul mare valutata dal testimone che ci ha contattato in circa 300 metri, forse sulla zona delle Albisole, com’è denominata l’area che comprende i due comuni di Albisola Superiore di Albissola Marina, oppure verso Celle Ligure, comunque in direzione nord-ovest rispetto al porto savonese.

All’improvviso la luce si sarebbe mossa verso il basso in verticale “ad una velocità fuori dal comune” per poi fermarsi a poche decine di metri dal mare. A quell’altezza si sarebbe spenta.

Il corpo sarebbe stato “grande come un elicottero” e sarebbe sceso da un’altezza sull’orizzonte pari all’inizio a 60° sino ad una di 20°. Secondo chi ci ha scritto sarebbe comunque stato lontano dagli osservatori diversi chilometri, forse addirittura “dieci”.

Il corpo è stato fotografato con uno smartphone “Huawei P8”. L’immagine inviataci mostra con chiarezza i dettagli di una banchina portuale e nel cielo notturno un corpo chiaro, sferico, di dimensioni apparenti notevoli e dalla luminosità intensa.

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Un secondo avvistamento in apparenza interessante è stato effettuato ormai parecchio tempo fa da un italiano che risiede all’estero per lavoro. Ci è stato segnalato anch’esso via email dal testimone soltanto il 31 gennaio di quest’anno.

Nell’agosto del 2015 chi ci ha scritto lavorava come chef a Mykonos, la città capoluogo dell’omonima isola dell’arcipelago greco delle Cicladi.

Dopo aver finito di lavorare ed aver cenato, forse intorno all’una di notte, il testimone insieme ad altre tre persone si trovava in una delle vie di Mykonos quando dapprima lui e una sua collega, poi anche gli altri due, avrebbero visto nel cielo limpido tre luci bianco-giallognole poste in posizione allineata, in verticale rispetto al mare, ma sfalsate fra loro, cioè in diagonale. Dovevano trovarsi ad una quota fra i mille e i duemila metri, in direzione dell’isola di Tinos. La loro luminosità era fissa.

Da est, ossia dalla loro destra, andavano a ovest. Diedero l’impressione di muoversi “a notevole velocità” ma nel completo silenzio.

Dopo aver percorso un tratto che il nostro interlocutore stima oggi “tra i quattro e gli otto chilometri”, una delle tre luci si sarebbero fermata di colpo. L’uomo, che si dichiara appassionato di aeronautica e conoscitore dei velivoli civili e militari, sostiene che mentre la prima si era “completamente arrestata”, le altre due avrebbero proseguito senza apprezzabili variazioni di velocità.

Dopo aver sostato per un tempo fra i tre e i sei secondi quella immobile avrebbe effettuato “una  manovra di volo ad altissima velocità”, comunque superiore di due o tre volte rispetto a quella della fase precedente. Avrebbe compiuto due looping completi (l’acrobazia aeronautica nota anche come “giro della morte”) e sarebbe andata a riunirsi “in formazione” con le altre due luci.

Nel momento in cui il gruppo si riformò, le tre luci avrebbero aumentato “di scatto la propria velocità”, senza alcuna accelerazione, in modo istantaneo (qui il testimone dichiara in modo senz’altro iperbolico che a quel punto dovevano andare ad “oltre i diecimila chilometri orari”) percorrendo una traiettoria diagonale ascendente che le avrebbe portate ad allontanarsi rispetto al punto di osservazione dei testimoni sino a sparire verso nord-ovest.

Il testimone ha anche stimato l’altezza sull’orizzonte alla quale dovevano trovarsi le luci all’inizio dell’avvistamento (12°, dunque piuttosto basse) e quella finale (25°, quindi decisamente più in alto nella volta celeste rispetto a prima).

A titolo indicativo si precisa che l’uomo ritiene che i corpi si trovassero “a trenta chilometri” da loro. Il dettaglio è naturalmente del tutto soggettivo e vale solo a trasmettere la sensazione che gli oggetti non identificati secondo lui dovevano giacere in un punto assai distante.

Come sempre, si sottolinea che per il Centro Italiano Studi Ufologici queste notizie hanno carattere del tutto preliminare ed il fornirle non implica nessuna conclusione circa la natura degli eventi descritti.

 

 

Avvistamenti recenti/ Tuscania (Viterbo), 25 novembre; Firenze 4 dicembre; Torino, 5 dicembre

Ecco alcuni fra gli episodi di potenziale interesse giunti di recente al Centro Italiano Studi Ufologici. Come succede con una certa frequenza, anche in questo gruppo di episodi sono presenti due osservazioni diurne di corpi volanti.

Venerdì 25 novembre 2016, tre minuti dopo le 11 del mattino, un uomo che si trovava davanti casa, nei pressi del cimitero di Tuscania (Viterbo), sente un fruscio che gli sembra quello di uno spostamento d’aria, alza la testa e vede da una direzione di 220° provenire un corpo volante simile ad un uccello o a un pipistrello con le ali chiuse che si sposta assai veloce in direzione di Montefiascone. Gli pare a quota abbastanza bassa, tanto che pensa per un attimo a un uccello, poi ad un frammento meteoritico in caduta o a un qualche tipo di drone, ma la velocità del corpo secondo lui è altissima. E’ scuro e riesce a seguirlo per appena tre secondi. A suo avviso non è distante di più di cinquanta metri. Poi sparisce. Il testimone ha trasmesso al CISU il suo questionario d’avvistamento poche ore dopo la sua osservazione.

Il  GAUS (Gruppo Accademico Ufologico Scandicci) continua a trasmettere al CISU i suoi questionari d’avvistamento. Quasi in tempo reale rispetto a quanto visto un pensionato ha riferito a quell’associazione che domenica 4 dicembre 2016, mentre si trovava sul Lungarno Aldo Moro di Firenze, davanti alla sede regionale della RAI, alle 17.25 ha visto alto nel cielo sereno in direzione sud, un oggetto luminoso triangolare dotato di tre luci rosse che si muoveva lentamente a zigzag e che aveva dimensioni apparenti un po’ inferiori a quelle della Luna. Dopo uno o due minuti il corpo si sarebbe mosso in senso verticale, rimpicciolendo e sparendo. Durante l’allontanamento il colore del corpo sarebbe diventato bianco. Il testimone è riuscito a scattare un’immagine del fenomeno con la fotocamera del suo cellulare Samsung J 5 ma, ripreso nella sua fase finale di visibilità, in essa risulta visibile solo un puntino luminoso. Il teste ha inviato al GAUS il file con l’immagine scattata e pure alcuni schemi dettagliati per spiegare sia la posizione celeste del corpo sia per mostrare quale era la visibilità della volta al momento del fatto. Qui sopra riproduciamo volentieri uno degli schemi.

E’ invece pervenuta direttamente al MUFON, la maggiore associazione ufologica statunitense, un altro caso interessante verificatosi lunedì 5 dicembre, alle 12, a Torino, dove un uomo ha osservato un corpo volante dall’aspetto metallico, di color argento e bronzo, che gli è apparso come un disco sormontato da quella che ha descritto come una cupola a forma di tronco di cono compiere manovre nel cielo. L’episodio è in via di approfondimento.

 

 

Avvistamenti recenti/ 16 settembre: Firenze – 23 ottobre: Busa di Vigonza (Padova) – 3 novembre: Lancenigo di Villorba (Treviso) – 7 novembre: Martellago (Venezia)

Continua la raccolta sistematica delle segnalazioni UFO da parte del CISU. Questa raccolta conduce ogni anno a un Catalogo nazionale delle segnalazioni che comprende tutti i casi noti, anche se derivanti da fonti precarie. Tale catalogo non implica  nessun giudizio a priori sulla natura delle segnalazioni, che vanno analizzate una per una. Tutti coloro che ritengono di aver visto un fenomeno UFO possono compilare (li troverete nella parte destra della home page del sito) i questionari di avvistamento in formato doc oppure pdf. La privacy è assolutamente garantita.

Ecco alcuni esempi recenti.

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Il 24 ottobre 2016 un uomo ha spedito al Centro Italiano Studi Ufologici un nostro questionario con il quale spiegava che mentre il giorno 23 di quel mese, mentre alle 19.55 si trovava in località Busa di Vigonza (Padova), uscendo di casa notava in cielo due luci – verde e rossa – che in un primo tempo facevano pensare ad un aereo. Dirigevano verso di lui. Subito dopo, però, fecero un velocissimo movimento verso destra zigzagando per due volte. Poi rotearono su se stesse e si allontanarono da dove erano giunte. Il tutto sarebbe durato trenta secondi. L’osservatore non è stato in grado di stimare la distanza alla quale le due luci potevano trovarsi.

Il 13 novembre un impiegato ha fatto pervenire ancora alla nostra associazione un questionario nel quale descrive in modo dettagliato quanto gli sarebbe accaduto alle 04.35 del mattino del 3 novembre mentre alla guida della sua auto con un amico si trovava in località Lancenigo di Villorba (Treviso). Un “bolide” di colore verde acceso avrebbe tagliato loro la strada da destra a sinistra passando rapidamente a non più di venti metri di quota e a centocinquanta metri di distanza. Avrebbe avuto le dimensioni di un aereo da caccia e sarebbe stato osservabile ai due per dieci secondi. Fenomeno analogo sarebbe stato rivisto da entrambi alle 21.30 di quel giorno. Quello che vedete in questa pagina è il disegno originale del fenomeno ad opera di uno dei testimoni.

Il 14 di questo mese un altro osservatore ci ha descritto compilando il questionario CISU quanto aveva visto il 7 novembre a Martellago (Venezia). Alle 21.05, mentre era a casa sua, da una finestra di casa vedeva sfrecciare “bassissimo”, sui tetti delle case, un corpo volante dotato di sei luci rotonde. Fu scorto per pochi secondi muoversi da ovest ad est forse ad appena cento metri da lui. Produceva un rumore simile a quello di “un aereo che vira”, tanto che fece pensare al testimone che un velivolo stesse per schiantarsi, ma in realtà sarebbe scomparso “nel nulla” e sarebbe stato composto da sei grosse luci tonde disposte a rettangolo con lato di due luci e base di tre.

Infine, l’associazione ufologica GAUS di Scandicci ha portato a conoscenza il CISU di un caso fotografico che pur pervenuto al gruppo toscano solo nella seconda metà di novembre in realtà risale al 16 settembre scorso. Quel giorno, verso le 11.50 del mattino, una persona ha seguito per circa venti minuti due oggetti scuri rotondi vicini tra loro che si allontanavano nel cielo di Firenze. E’ riuscito a fotografarli per tre volte con il suo smartphone Samsung “Galaxy Note Gtn 700”. Esiste la possibilità che si trattasse di un qualche tipo di palloni, ma il caso è ancora allo studio. Le foto sono state gentilmente trasmesse dal GAUS al CISU.

 

Questo non è un UFO 2/ – 20 settembre 2016: mongolfiere sull’Italia

Nel corso della giornata di martedì 20 settembre 2016 (ma forse già in un caso il 19), molte persone da diverse parti dell’Italia centro-settentrionale hanno segnalato, talvolta divertite, talora sorprese e confuse, la presenza nel cielo di “sfere bianche” che si muovevano ad alta quota e a velocità ridotta, in generale seguendo una direzione nord-sud o nord ovest-sud est.

Le notizie sono giunte particolarmente circostanziate dal Piemonte, in specie dalla province di Torino (dove almeno due soci CISU hanno osservato e fotografato uno degli oggetti)…

mongolfiera_20092016_trana_
20 settembre, ore 11.15 circa: una delle foto meno chiare ma che fanno intuire la natura generale dell’oggetto. E’ stata realizzata da Trana (Torino), dove l’aerostato è stato seguito pure con un telescopio.

 

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20 settembre, ore 11.25 circa: uno degli aerostati è ripreso con chiarezza da un socio CISU da Eremo di Pecetto Torinese.

…e di Alessandria, e in Toscana (province di Lucca, Pisa, Pistoia e Arezzo). Nella media valle Garfagnana pare che centinaia di persone si siano precipitate all’esterno di case e luoghi di lavoro per seguire e riprendere il transito di una delle “sfere”. Potete vedere qui un breve servizio  dell’emittente locale “Noi Tv” che mostra parte di uno dei video,  realizzato nel paesino di Fornaci di Barga. Altri avvistamenti sono stati fatti in provincia di Arezzo, e la mongolfiera coinvolta in questa parte di avvistamenti è è poi scesa in provincia di Perugia, a Torgiano.

Sebbene alcuni testimoni avessero capito immediatamente grazie a binocoli, telescopi e teleobiettivi la natura generale dei fenomeni (un certo numero di aerostati) c’è voluta qualche ora per risalire all’identità precisa dei corpi, anche se in alcuni osservatori (tra questi un nostro socio) e commentatori è rimasta la convinzione che potesse trattarsi di uno o più palloni sonda e non di oggetti dotati di equipaggio: un testimone della Lucchesia ha infatti sostenuto che  in cielo ci  fosse anche un pallone sonda di grandi dimensioni.

La questione è stata resa  certo un po’ più complicata dal fatto che non si è trattato di una sola mongolfiera, ma di parecchie, che sono transitate su varie regioni , con rotte diverse e in orari assai differenti.

Queste mongolfiere provenivano dal nord-ovest della Germania e partecipavano ad una delle più blasonate competizioni internazionali per questo genere di velivoli, la Gordon Bennett Cup, giunta nel 2016 alla sua sessantesima edizione.

La gara, che quest’anno ha visto suoi i decolli dalla città di  Gladbeck (Renania Settentrionale – Vestfalia)  a partire dalle 23.54 del giorno 18, ha comportato – fra le altre cose – almeno un inconveniente in territorio italiano: una mongolfiera con equipaggio polacco è stata costretta a scendere al tramonto del giorno 20 a Moretta di Borgonovo (Piacenza), come potete constatare in questo servizio dell’emittente Telelibertà Piacenza.

A questa pagina potrete  invece verificare le rotte dei palloni, che peraltro erano – per motivi di sicurezza – dotati di trasponditore per il traffico aereo e dunque tracciabili pur con dei limiti anche da siti quali Flightadar24

In modo specifico, la mongolfiera che ha determinato particolare emozione fra i testimoni della Garfagnana e che poi è scesa in provincia di Perugia dovrebbe essere stata quella denominata nel corso della gara “Usa 1” e il cui identificativo aeronautico è N505HY: questa è la pagina Facebook dell’equipaggio statunitense con la cronaca del volo.

Sebbene siano frequenti le segnalazioni di presunti UFO identificabili con palloni sonda di piccole o di grandi e grandissime dimensioni, assai rari in Italia sono invece i casi spiegabili con mongolfiere, in specie se, come il 20 settembre, danno luogo ad avvistamenti multipli e su larghissime porzioni del territorio nazionale.