Roberto Farabone, presidente onorario

Il  20 ottobre scorso il consiglio direttivo del CISU ha nominato Roberto Farabone presidente onorario del Centro Italiano Studi Ufologici. займ на карту ночью срочно

Nato a Bologna nel 1944, laureato in fisica, si è poi trasferito a Milano, dove ha svolto l’intera carriera lavorativa come informatico in una multinazionale, scrivendo vari libri e manuali tecnici.

Interessato agli UFO dalla metà degli anni ’60, entrò a far parte del CUN per poi assumere un ruolo di primo piano nel CNIFAA (Comitato nazionale indipendente per lo studio dei fenomeni aerei anomali) e diventare nel 1976 direttore della rivista UPIAR (UFO Phenomena International Annual Review), primo esempio di pubblicazione di tipo scientifico sull’argomento.

Nel 1979 fu tra i promotori della lettera di richiesta, firmata da oltre 30 scienziati e universitari, per chiedere al Ministero della difesa l’accesso ai dati ufologici raccolti dai militari italiani. Lo stesso anno venne nominato coordinatore del comitato scientifico del Centro Ufologico Nazionale, per poi far parte del comitato redazionale dell’organo interno Quaderni Ufo.

Nel 1982 fu coordinatore dell’International Upiar Colloquium on Human Sciences and UFO Phenomena, tenutosi a Salisburgo, curando poi la pubblicazione degli atti.

Alla costituzione della Cooperativa Iniziative e Studi UPIAR ne assunse il ruolo di presidente e poi di consigliere fino al 2005.

Socio fondatore del CISU,   ha ricoperto la carica di presidente dal 1988 al 1996.

Nella sua lunga attività ufologica ha effettuato indagini, tenuto conferenze, partecipato a convegni e scritto decine di articoli pubblicati fra l’altro su Notiziario Ufo, Ufologia e Ufo Forum.

Ritiratosi dall’ufologia attiva, ha donato il suo archivio e la sua biblioteca ufologica al Centro Italiano Studi Ufologici.

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Nella foto in evidenza: Roberto Farabone al 4° convegno nazionale di ufologia (Bologna, 13/10/1990)
Nella foto in basso: Farabone con Renzo Cabassi e Alessandro Meluzzi al Congresso internazionale del CISU (Torino, 20/06/1987)

 

L’ondata del 1978 al convegno del CUN

Sabato 27 ottobre si è tenuto a Roma il consueto convegno autunnale organizzato dal Centro Ufologico Nazionale (CUN), che quest’anno ha visto come attrazione principale la partecipazione dell’americano Luis Elizondo, già responsabile dell’AATIP (il “Progetto di identificazione delle minacce aerospaziali avanzate” che all’interno del Pentagono si è occupato anche di UFO tra il 2007 e il 2012) ed ora direttore della TTSA (l'”Accademia di arti e scienze Verso le stelle”, creata dall’ex cantante Tom DeLonge, anch’egli presente a Roma per l’occasione). займы без отказа 100 процентов

Fra i relatori che al mattino hanno preceduto l’esposizione pomeridiana degli ospiti d’Oltreoceano, è toccato a Edoardo Russo (segretario del CISU) presentare una relazione intitolata “1978: un’ondata solo italiana?”.

Dopo una sintetica esposizione sull’eccezionalità di quell’annata nel nostro paese (quanto a numero di avvistamenti UFO, di incontri ravvicinati, di notizie sui giornali, di programmi radio-televisivi, di attività ed eventi ufologici in genere), il relatore ha evidenziato come tale ondata abbia riguardato quasi solo l’Italia, a differenza delle altre nazioni europee e dei principali paesi extra-europei, ed abbia avuto dimensioni uniche sia nel confronto con l’estero sia rispetto agli anni precedenti e successivi.

La relazione ha suscitato un inaspettato interesse mediatico, tradottosi in un’intervista al TG2 RAI che proprio al tema dell’ondata 1978 ha dedicato il titolo del servizio andato in onda il giorno successivo alle ore 13.

Confermata da CUN e A.M. la diminuzione di avvistamenti

Dopo la pubblicazione dei dati del CISU circa le segnalazioni UFO raccolte nel 2017, anche il Centro Ufologico Nazionale ha pubblicato i suoi dati relativi agli avvistamenti ricevuti l’anno scorso (110 in tutto), che confermano il trend discendente non solo rispetto al 2016 ma anche nell’intero decennio precedente, a differenza di alcuni annunci sensazionalistici diffusi da alcuni mass media italiani ai primi di gennaio.
Benché meno significativo, risulta invariato il numero delle segnalazioni (22 nel 2016, 22 nel 2017) pervenute dall’Italia al Mutual UFO Network (MUFON) attraverso il Case Management System che offre il più noto sistema di raccolta diretta on line al mondo (7.686 avvistamenti l’anno scorso), ma la barriera linguistica ne fa un indicatore molto parziale per i paesi non anglofoni.
Anche il Reparto Generale Sicurezza dell’Aeronautica Militare Italiana ha rilasciato il consueto riepilogo delle segnalazioni di oggetti volanti non identificati (OVNI) ricevute nel corso del 2017 e per la prima volta dal 1979 (quando venne istituzionalizzato questo servizio) ai militari italiani non risulta arrivata nessuna notizia di avvistamenti in Italia per l’intero anno. Come già rilevato in passato, in Italia – a differenza di altri paesi – i totali annuali dei casi UFO ricevuti dall’ente pubblico sono sempre stati di gran lunga inferiore a quelli raccolti dalle associazioni ufologiche, ma un totale pari a zero fa comunque effetto.
L’andamento delle segnalazioni di avvistamento non è costante nel tempo e nello spazio, ma aumenta e diminuisce secondo dinamiche le cui cause non sono note. Un trend discendente degli ultimi anni sembra caratterizzare l’Europa, ma siamo ancora in attesa di completare i dati delle altre organizzazioni ufologiche che partecipano alla rete continentale EuroUfo.net per poter fornire dei numeri precisi nelle prossime settimane.