L’astrofisico Josef Allen Hynek: il ridicolo è contro il metodo scientifico

Il ridicolo non è parte del metodo scientifico e la gente non dovrebbe accettare l’insegnamento secondo il quale si può agire così. Il flusso costante degli avvistamenti, spesso effettuati da gruppi di testimoni affidabili, solleva domande imperative riguardanti il dovere scientifico e il senso di responsabilità.

Prof. Josef Allen Hynek (1910-1986)

Quest’affermazione, tratta da “The Journal of the Optical Society of America” (maggio 1953) è del prof. Josef Allen Hynek, uno dei primi scienziati che si occupò degli UFO per conto dell’Aeronautica militare statunitense prima – come consigliere scientifico del progetto Blue Book – e in seguito come dirigente del “Center for UFO Studies” (CUFOS), associazione di orientamentoscientifico lui fondata nel 1973.

Hynek rimane una delle figure di riferimento per il Centro Italiano Studi Ufologici.

 

Giulianova, 10 luglio: un uomo osserva da vicino una sfera luminosa?

Secondo una fonte locale la cui attendibilità non siamo in grado di giudicare, nella notte su domenica 10 luglio 2016, alle 01.40, un uomo le cui generalità sono omesse ma definito “persona stimata, professionista serio che non fa uso di alcool, né di sostanze stupefacenti”, mentre si trovava su un tratto a nord della spiaggia di Giulianova (Teramo) avrebbe visto comparire a pochi passi dalla riva “una luce, quasi sferica, di un colore bianco ma opacizzato”.

Si sarebbe mossa “con uno strano movimento, quasi a zig zag, a ricordare il volo frenetico di un colibrì”.

L’uomo avrebbe precisato che “era ad un’altezza di circa 15 metri dal suolo… ho provato ad avvicinarmi e quella strana sfera, che peraltro dava l’impressione di allungarsi quasi a diventare ovale, è rimasta lì, quasi ferma. Con me ho sempre una pila al led e quando ho sparato il fascio di luce contro. La cosa che più mi ha impressionato è che il mio fascio di luce non rifletteva quello strano oggetto, anzi, veniva deviato”.

Poi avrebbe cercato di avvicinarsi di più al fenomeno che però ad un certo punto sarebbe partito “a velocità supersonica, sparendo nel buio, senza emettere alcun suono o rumore”.

Secondo la stessa fonte locale qualche giorno prima due ragazzi di Roseto degli Abruzzi, sempre nel teramano, avrebbero vissuto un’esperienza simile. Quella volta la luce avrebbe volteggiato al di sopra di uno scoglio, sul litorale rosetano, prima di sparire, anche in quel caso “a velocità impressionante con un movimento a zig zag”.

Se i testimoni di questi o di altri fatti avvenuti in zona leggessero questa pagina, sappiano che il CISU è interessato a raccogliere le loro testimonianze, nel massimo rispetto della loro privacy. Se interessati, possono contattare qualcuno dei nostri rappresentanti locali o perlomeno riempire con cura il questionario di avvistamento che trovate in fondo a questa pagina.