Meno UFO in cielo, più UFO sui giornali

Se anche diminuiscono le segnalazioni dirette di testimoni di avvistamenti UFO, risultano invece in aumento le notizie e gli articoli che sull’argomento vengono pubblicati sui giornali italiani.

Nel 2017 sono infatti più che raddoppiati i ritagli e le citazioni UFO su quotidiani, settimanali e altri periodici non specializzati. Lo ha confermato Gildo Personé, responsabile per l’Archivio Stampa del Centro Italiano Studi Ufologici: “Nel corso dell’anno appena concluso sono 1.965 i ritagli e le notizie raccolti, mentre erano stati 910 quelli archiviati per l’anno 2016 e 763 quelli del 2015”.

Il confronto è ancor più sorprendente se si considera che il CISU non ha più rinnovato, dopo ventisei anni ininterrotti (e oltre 22.000 articoli ricevuti), l’abbonamento al servizio di raccolta ritagli dell’agenzia specializzata L’Eco della Stampa, scaduto il 24 luglio del 2017. Da quel momento, il monitoraggio dei mass media italiani è interamente basato sul volontariato dei nostri soci, che comunque già negli anni precedenti avevano dimostrato un’efficienza perfino superiore a quella del servizio a pagamento.

Molte volte è stato affermato che il numero degli avvistamenti sarebbe collegato a quanto (e quando) ne parlano i giornali. Il fatto che negli ultimi cinque anni in Italia il numero di notizie di stampa sugli UFO sia andato costantemente aumentando, mentre il numero di segnalazioni di avvistamento sia andato sempre diminuendo, smentisce drasticamente ogni correlazione tra le due variabili, alla faccia di superficiali quanto ingiustificati sociologismi.

In ogni caso, il Centro Italiano Studi Ufologici prosegue il monitoraggio della stampa italiana ed invita tutti gli studiosi e gli appassionati a collaborare, segnalando e trasmettendo copia di ogni notizia apparsa su riviste e giornali, nazionali o locali, in originale o copia cartacea (all’indirizzo: CISU, casella postale 82, 10100 Torino) o anche in formato digitale (al recapito e-mail: cisu@ufo.it). Gli iscritti al CISU e i collaboratori esterni hanno pieno accesso all’archivio digitale così formato ed aggiornato.

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